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Autore: Mari_98    15/07/2012    6 recensioni
Credi davvero che le persone abbiano la capacità di innamorarsi o no a comando?
Non si sceglie di chi innamorarsi come non si sceglie di innamorarsi o no.
Succede, succede e basta e non puoi opporti non è una cosa che si può scegliere a comando.
Non puoi combatterci quando succede, puoi provarci si ma anche se non vuoi è una cosa più forte di te, più forte del cervello e del cuore stesso, puoi opporti con tutte le tue forze ma ogni volta che vedrai quella persona ogni sforzo sarà stato completamente inutile, perchè il cuore ti batterà così forte che sembra uscirti dal petto e le farfalle nello stomaco impazziranno e tu non potrai farci proprio nulla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una parte di me,non ti dimenticherà mai.
Sono una ragazza come le altre,una ragazza timida,testarda,ma con un cuore immenso.Ho diciassette anni  e mi chiamo Alison.
Doncaster,la città in cui vivo.Mi sono affezionata a questa città,ai luoghi,alle persone.
Ero brava a scuola,infatti mia madre decise di mandarmi a scuola a Londra.All'età di sette anni persi mio padre,se n'era andato per sempre.
Mi lasciò da sola con mia madre e mio fratello.Non c'è mai stato per me,e forse neanche si ricorderà di me.
Dov'era quando avevo davvero bisogno di lui? Le storie che mi raccontava alla sera,le passeggiate e le giornate di famiglia,solo ricordi!
Ho un fratello,Louis.C'è sempre stato per me,non mi ha mai abbandonato quando avevo bisogno.Era il fratello migliore del mondo.
Louis lo aveva perdonato papà,ma io non ci riesco.
Passavo tutte le notti a piangere per lui,che nonostante tutto a preferito stare con un'altra famiglia.Non si stava accorgendo di tutto il male che mi stava facendo.
Alison,porta giu le valigie che si parte -disse mio fratello urlando.
Portai giu le valigie,le caricai in macchina e partimmo per Londra. Addio papà,ora che lascio Doncaster non ti rivedrò più. -pensai.
Mia madre si innamorò di un uomo,e ora convivono insieme. Cambiammo pure cognome. Ora il nostro cognome era Tomlinson.
Arrivammo a Londra e ci dirigemmo verso la nostra nuova casa.Entrammo in casa,era enorme e spaziosa.Per non parlare della mia stanza.Era meravigliosa!
Mi diressi verso la camera di Louis per vederla. -Pure la tua stanza non è male - gli dissi.
Le regole sono sempre le stesse,in camera mia non puoi entrare,quindi .. fuori! - mi disse il moro cacciandomi dalla sua stanza. Era sempre il solito su queste cose.
Sopra al letto nostra madre ci lasciò le divise scolastiche che indosseremo domani per andare a scuola.
Mio fratello aveva già fatto amicizia con la figlia dei vicini,li guardavo dalla finestra della mia stanza senza farmi vedere.
Iniziava a piacerli scommetto.Lo capivo dal modo in cui la guarda,lo conoscevo troppo bene Louis.
Io ho sempre avuto paura di innamorarmi di nuovo della persona sbagliata,di soffrire ancora.
Era quasi ora di cena,ma non avevo fame.Allora,decisi di fare una doccia e di andare a dormire.
Alison,alzati! -gridò mio fratello entrando di scatto in camera mia.
Mi veniva voglia di strozzarlo quando faceva cosi,ma ci ero abituata. Mi preparai e scesi giù a far colazione inisieme a Lou.
Sia mia madre che Mark,l'uomo con cui mia madre convive,lavoravano fino alla sera tardi,li vedavamo poco.
La scuola era a dieci minuti da casa nostra,ma dovevamo prendere la metro.
Arrivammo a scuola,era grandissima.Non era come la scuola che frequentavamo a Doncaster.
All'entrata c'erano scritte le classi con i nomi degli alunni. -La mia classe è di sopra,ci vediamo a pranzo Alison- mi disse Lou,salutandomi.
La campanella suonò,ed era ora di andare in classe.Ero da sola,non avevo affianco nessuno..
-Oggi abbiamo una nuova compagna.Alison Tomlinson. _ disse la sig.ra Parker,l'insegnante di storia.
Mi presentai velocemente alla classe per poi ritornare al mio posto. La lezione iniziò da cinque minuti,ma venne subito interrotta.
-Scusi il ritardo!- disse un ragazzo riccio entrando in classe.
-Tu e la puntualità non andate per niente daccordo vero? vai pure a sederti- gli rispose la Parker.
Si sedette vicino a me,era l'unico posto vuoto.Mi stavo annoiando,allora iniziai a disegnare sul libro di storia.Sentivo il suo sguardo fisso su di me.
-Piacere Harry_ mi disse a bassa voce senza farsi beccare dalla Parker.
Mi girai verso di lui,sorrisi e mi presentai.
Occhi verdi,quegli occhi che portavano alla perfezione.Il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso.



 
  
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