Parole di un fiorellino giallo
Penso che in fondo ne sia valsa la pena. Di morire, intendo.
Per le telecamere.
Tanto non ne saremmo uscite entrambe comunque, giusto? E Capitol City avrebbe voluto
Katniss, non me. E poi c’era Peeta e tutta quella storia degli innamorati sventurati. E abbiamo
fatto scena, noi due, e Katniss ha sfidato gli strateghi adornando il mio capo con splendidi
fiori. Quindi penso che in fondo ne sia valsa la pena.
Mi dispiace solo per la mamma, per tutti i miei fratelli. Forse qualcun altro avrebbe cantato
allo scadere del giorno lavorativo. Forse non sono mai stata così importante.
Però mi sono sentita forte nell’arena, quando sono riuscita a sopravvivere meglio di altri, e
indispensabile per la sopravvivenza di Katniss. So di aver aiutato nell’eliminazione delle
provviste. So che, nonostante tutto, sono riuscita ad avvicinare Katniss alla vittoria.
Quindi, sapete che vi dico? Parlo a voi, gente di Capitol City! Mi avete voluta morta e morta mi
avrete, ma so bene, anche con una lancia a trapassarmi l’intestino, che tutto ciò non sarà
accaduto invano. E anche se è presto, anche se sembra che tutto stia solo sbocciando, mi
chiedo se le cose potrebbero cambiare. Me lo chiedo sentendo la ninna nanna di Katniss, che
sa tanto di casa. Una canzone dei Giorni Bui, vecchia quanto il tempo stesso. Me lo chiedo
guardando il volto disperato, ma determinato della mia amica. Mi chiedo “ma è possibile che
questa persona ci possa riuscire, un giorno? Che possa davvero cambiare le cose?”, e penso
che sì, lei ce la può fare. Forse non da sola, forse non subito, ma ce la può fare. E allora forse
sarò più utile come ricordo.
Sarà l’intuizione di una bambina morente, sarà un presagio speranzoso, non so. Ma è a
questo che penso con lo sguardo perso tra i cieli dell’arena. Penso che infondo ne sia valsa
davvero la pena.
Bacheca dell'autrice
Spero vi piaccia. Ho sempre amato il personaggio di Rue e ci sono rimasta davvero male quando è morta. Quindi ecco qui la piccola Rue, ancora un'ultima volta.