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Autore: LittlepieceofAlibi    15/07/2012    2 recensioni
Nessuno sa da quanto tempo siano amici, nemmeno loro. Nessuno ha idea di quando abbiano iniziato a piacersi l’un l’altro. In realtà, rappresentano un enorme interrogativo persino per loro stessi. Diavolo, davvero: non ce la fanno nemmeno sotto pressione psicologica a risalire al presumibile momento in cui «Piacere, Chris», «Piacere mio, Darren», «Sono un tuo grande fan da A very Potter musical!», «Nah, scommetto che se andassi a sbirciare nella cronologia del tuo computer Wikipedia ti tradirebbe».
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto scritto qui sotto non ha alcun fine lucrativo o diffamatorio nei confronti di Chris e Darren, giusto perché ogni tanto è giusto ricordare.

Avevo già postato questa storia, che in realtà avrebbe dovuto far parte della CrissColfer week. Per vari motivi non ho potuto portarla a termine, perciò ripropongo questa breve os perché boh, mi andava di condividerla con il resto del mondo. Hope you enjoy! <3


Labels are for clothes





Chiunque provi a chiedere a Darren o a Chris, non importa chi dei due, quando effettivamente sia scoppiata la loro amicizia, rimarrebbe irrimediabilmente deluso, non potrebbe fare altro che ciondolare per tutto il resto della giornata tra una faccenda e l’altra con la mente focalizzata fastidiosamente su quel punto di domanda al neon.


Perché prova a chiederlo a qualcun altro che non sia né Darren né Chris, e ti ritroveresti di fronte all’espressione più vacua di sempre.

Nessuno sa da quanto tempo siano amici, nemmeno loro. Nessuno ha idea di quando abbiano iniziato a piacersi l’un l’altro. In realtà, rappresentano un enorme interrogativo persino per loro stessi. Diavolo, davvero: non ce la fanno nemmeno sotto pressione psicologica a risalire al presumibile momento in cui «Piacere, Chris», «Piacere mio, Darren», «Sono un tuo grande fan da A very Potter musical!», «Nah, scommetto che se andassi a sbirciare nella cronologia del tuo computer Wikipedia ti tradirebbe».

Il punto è, con tutta la probabilità del mondo, questo non è mai accaduto.
Chiunque fosse stato sul set il giorno dell’arrivo di Criss, potrebbe giurare di averlo visto sparire con la divisa del suo personaggio e riapparire dieci minuti dopo con indosso il blazer e la naturale radiosità di chi sta parlando con una persona che conosce da una vita intera. E Chris al suo fianco con lo stesso sfolgorio nello sguardo, mentre rideva di quello che nessun altro in quel momento riusciva a percepire, e le labbra di Darren, muovendosi, si stiravano in un sorriso disinvolto.

È stato strano per tutti quanti, quel giorno, saperli sconosciuti ed avere al contempo l’impressione che non avrebbero potuto conoscersi meglio di così. Nessuno ha indagato e ognuno ha imparato ad accettare e accondiscendere con un sorriso imbarazzato nei momenti in cui solo Chris capisce e ride con gusto di ciò che dice Darren, e viceversa, naturalmente.

Tant’è che, superato il disagio del non ricordarsi proprio come siano diventati così affiatati, perché non c’è stato un momento in cui uno di loro ha pensato “oh, questa è la mia persona”, entrambi passano alla fase di rifiuto verso l‘etichetta di amici. A volte sembra loro quasi offensivo, ma non tutti possono saperlo e Darren e Chris sorridono e raccontano di quante cose nerd facciano insieme.

No, proprio il termine amicizia non calza loro per niente.
Come possono rispecchiarsi in un concetto tanto ristretto e ritrovarsi di tanto in tanto in stand-by e sentire chiaramente il cervello ingranare, proiettato inconsciamente verso un futuro, che in fondo un poco desiderano entrambi, nel quale pagano insieme le bollette e quando si svegliano trovano l’altro sorridente in cucina, la tavola apparecchiata per due per la colazione?

Non possono. Hanno imparato fin da piccoli che il mondo non è solo bianco o nero, e si trovano d’accordo sul fatto di essere, insieme, un arcobaleno.

Perché ogni tanto si sentono un po’ sconosciuti, quando passano giorni e giorni e forse un mese intero senza vedersi per via dei diversi impegni, poi uno bussa alla porta dell’altro e si siedono sul divano senza parlare per ore, senza sapere cosa dirsi, anche quando ci sarebbe così tanto da raccontare.

A volte si sentono come una coppia costantemente travolta dalle attenzioni del cast e della troupe, che neanche Lea e Cory ora che stanno davvero insieme; durante il tour c’è stato il camerino di Darren e Chris, la camera d’hotel di Darren giusto accanto a quella di Chris, l’auto che scortava Darren e Chris, i vestiti di scena di Darren viaggiavano in coppia con quelli di Chris, la sedia di Darren, durante le riprese, è di fianco a quella di Chris, e dopo un po’ sia Darren che Chris hanno iniziato a pensare di funzionare al massimo solo se insieme. E rendersi conto che, nonostante le personalità di entrambi spicchino e brillino nella loro individualità, i loro compagni coltivino questo pensiero… be’, questo li fa un po’ incazzare. Anche se hanno tutti delle buone motivazioni per farlo.

Nessuno dei due potrebbe comunque negare di aver passato almeno tre giorni da eremita, chiuso nella propria roulotte, o appartamento, o qualunque cosa, ad arrovellarsi su quanto quel loro rapporto a volte sia così fuorviante, perché Mia si è fatta risentire dopo mesi di silenzio o qualche idiota si è avvicinato troppo a Chris durante una festa e la stretta attanagliante allo stomaco è stata la stessa per entrambi.
Ne hanno parlato senza peli sulla lingua né filtri; forse è per il fatto di essere stati così a stretto contatto fisico e in fondo anche emotivo per via dei loro rispettivi ruoli nel telefilm, forse per colpa di qualcosa che neanche loro conoscono davvero, forse sono tante ragioni, tutte insieme.

Ma alla fine è normale essere così legati e conoscersi così in profondità da lasciare spazio a dubbi tanto delicati.
Chris ha detto a Darren più volte che sarebbe disgustoso, per lui, conoscere meglio la sua bocca che la sua anima, anche se la bocca di un amico - amico nei loro termini, ovvio - di norma non andrebbe conosciuta poi tanto bene.

Ma è anche questa, una delle peculiarità del loro qualcosa: la sera mangiano cinese d’asporto mentre guardano i film di Star Wars in ogni combinazione possibile, una volta in ordine cronologico e un’altra in ordine di uscita, e il giorno dopo Kurt e Blaine si stanno rotolando su un letto con le bocche calamitate l‘una verso l‘altra. È il loro lavoro, certo, ma i corpi sono sempre quelli.

Chris ricorda sempre con un certo imbarazzo quella volta in cui, appena ricevuto lo script della puntata del loro primo bacio, ha avuto una folle ansia da prestazione, perché, cavolo, era pur sempre la persona che forse conosce meglio sulla faccia della terra che doveva baciare per una decina di secondi! E Darren gli ha fatto promettere di non incazzarsi né di scappare via e l’ha baciato appoggiato all’isola della cucina e si sono baciati per almeno dieci minuti. Chris non ha proprio avuto voglia di scappare via. Anche Darren se lo ricorda, ma questo è l’unico episodio il cui fantasma non scivola mai via dalle loro lingue, che quella volta sì, sono state piuttosto impegnate.

Paradossalmente, a volte si sentono come fratelli, o piuttosto un duo di nerd incalliti con gli occhiali da vista scocciati e un gergo puramente tecnico, incomprensibile al resto della specie umana. Si sentono così quando l’altro è l’unico appiglio considerabile, l’unico al mondo che potrebbe capire davvero qualunque cosa senza il minimo sforzo. Come se le loro menti viaggiassero in qualche bizzarro modo sulla stessa frequenza; certo, a volte con delle interferenze, ma subito pronte a ristabilirsi.

E nonostante, davvero, a volte il desiderio di risalire a quando tutto è iniziato - magari dal loro incontro, dal primo sguardo, dalla prima parola, o magari no! - e delineare nettamente un punto di partenza è così forte da far venire il prurito dappertutto, scacciano via il fastidio e vanno avanti con i loro progetti comuni, le loro serate da sfigati, le lunghe dormite ristoratrici rannicchiati l’uno contro l’altro.

Per Darren e Chris è il futuro, quello che conta e prevale sul passato. A questo proposito, hanno parecchi interrogativi riguardo a loro due insieme tra molti anni, alcuni di essi espressi e altri un poco più privati, che sembrano assurdi anche solo sottoforma di vago pensiero.

E mentre, sparsi per tutto il mondo, i loro fan speculano su di loro e indagano sul possibile momento in cui la loro storia è iniziata, ignari di tutto, e cercano indizi persino nelle loro ombre, quello che importa realmente a Chris è il programma per quella sera.

Darren l’ha praticamente obbligato ad unirsi ad un party con la sua compagnia, anche se Chris è un po’ asociale e un po’ stanco perché il suo secondo libro è più ostico di quanto non credesse.
Sente di non poter uscire di casa con le proprie gambe e, forse leggermente spinto dalla pigrizia che la pazienza di Darren gli permette di sventagliare di tanto in tanto, lo chiama e «Ehi, Dar, stasera credo di non poter proprio-», «Alt, idiota! Sono già davanti casa tua con la merce. Vieni ad aprire.»

Chris va ad aprire la porta, comodo nella sua divisa da ozio; Darren esibisce un enorme sorriso, abbagliante più dei lampioni che ci sono là fuori e intanto porge il cofanetto dei DVD di Harry Potter, il cibo Thai e sì, a Chris sembra un po’ sempre la prima volta.
   
 
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