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Autore: sashaminez    15/07/2012    0 recensioni
Sasha è una ragazzina che vive in America centrale, è stata abbandonata dal padre in orfanotrofio dopo la morte della madre. Li conosce Ricardo (Ric) con il quale scappa.. Durante il viaggio incontrerà molti altri ragazzi. E scoprirà segreti sul suo passato a lei sconosciuti. Cercherà di tornare alle origini ma dovrà avere a che fare con mostri di tutti i tipi. Ce la farà a trovare un posto nel mondo?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                          E’ UNA STORIA CHE HO SCRITTO ORMAI ANNI FA, QUINDI E’ DA TANTO CHE NON LA LEGGO E E’ PROBABILE CHE CI SIANO PARECCHI ERRORI. SE AVETE VOGLIA CI SONO ANCORA MOLTI CAPITOLI DA AGGIUNGERE ( finora ho scritto 90 pagine J)!!! PER FAVORE QUALCHE RECENSIONE JGRAZIE IN ANTICIPO! CIAO BELLISSSSIME XX   Sasha Santiago Minez
 
 
Questa storia inizia in un modo un po’ bizzarro. Ehh si, inizia con l’abbandono da parte miei genitori!
 
 
 
 
1896. Io Clodian Shraaza  Minez, dichiaro di essermi sposato con Gloria  Santiago e di donare a lei il mio più grande amore e il mio più grande bene, dichiaro di voler impiegare la mia fatica e il mio impegno affinché mia moglie possa vivere una vita felice come ha sempre sognato e come si merita di vivere.
 
1897. Io Clodian Shraaza  Minez, condivido i miei beni più preziosi quali la casa, la bottega, il negozio ma, cosa più preziosa dichiaro di condividere con mia moglie la fede in cristo e la vita fin che morte non ci separi.  
 
1898. Io Clodian Shraaza  Minez, dichiaro di avere una figlia nata il 30 ottobre del seguente anno. Mi impegno a fare del mio meglio per rendere la vita di mia figlia, Sasha Santiago Minez il meno possibile contaminata dal mio lavoro.
 
1905. Io Clodian Shraaza  Minez, seguente morte della mia coniuge Gloria Santiago Minez il 24 Giugno dell’anno seguente, dichiaro di voler condividere i miei beni più preziosi con mia figlia, Sasha Santiago Minez, quali, casa, bottega, e bene più importante, la famiglia .
 
1911. Io Clodian Shraaza  Minez, dopo seguente richiamo in guerra dichiaro di voler lasciare mia figlia, Sasha Santiago Minez sotto la tutela di Mrs. Clotilde  nell’orfanotrofio nazionale di Constancia.
 
1912. Io Clodian Shraaza  Minez, seguente incidente personale militare, dichiaro di voler lasciare i miei beni più preziosi a mia figlia Sasha Santiago Minez, quali casa, bottega e tutti i miei risparmi.
 
 
 
Questo è solo l’inizio della mia storia.
Non ho mai vissuto serenamente con i miei genitori, non perché non mi amassero, ma perché mia madre morì per “spagnola” dopo essere stata 5 anni rinchiusa in quarantena. Mio padre come potete vedere dalle dichiarazioni all’esercito americano qui sopra è partito anche lui per la guerra molto presto, e non ha potuto far parte della mia difficile infanzia. Infatti sono stata mandata molto presto in orfanotrofio da, come si legge sopra, Mrs. Clotilde. Mrs. Clotilde, come si faceva sempre chiamare, era una donna disgustosa, fredda e spaventosa. Aveva appena 47 anni ma per noi ragazzi ne dimostrava almeno 20 in più! Portava sempre i capelli castano scuro legati in due chignon proprio sopra le orecchie. Portava un cappellino nero con una rosa verde scuro calato sulla faccia per nascondere quelle grosse sopracciglia color catrame  come gli occhi d'altronde. Era abbastanza magra e portava un vestito stretto sopra che ingrandiva il seno, e che arrivato all’ombelico pian piano s’allargava, era d’un verde cupo. Mrs. Clotilde era la padrona dell’orfanotrofio da quasi 20, ma nessuno conosce la sua vera storia. Si dice che fosse figlia di una strega e che fosse stata abbandonata all’età di 7 anni in una vecchia villa che poi lei trasformò in orfanotrofio. Altri dicono che è LEI, una strega e che accoglie i bambini per poi mangiarseli. A volte mi chiedo veramente lei chi sia! Beh ma cominciamo da principio. Appena morì la mamma, diventai io la donna di casa: pulivo, cucinavo, lavavo i piatti, facevo il bucato, insomma ero già una piccola donna a soli 7 anni. Quando però mio padre venne richiamato in guerra dovette lasciarmi sotto la tutela della strega (Mrs. Clotilde) all’inizio ero disperata non volevo assolutamente lasciare mio padre poi però capii che forse era meglio così, era meglio farsi un’altra vita e così fu. Mi portò alla mattina presto con la nostra macchina nero cupo. Ci trovammo davanti un cancello enorme nero, appena ci vide, la guardia ci aprì, entrammo per la strada a sassolini. Passammo per un bosco, quando gli alberi diminuirono ci trovammo davanti un parco enorme, mai visto una cosa del genere. Andammo avanti una centinaia di metri e riuscimmo a scorgere lontano una villa fantastica, era la mia nuova casa!
 
Villa “Emma”
 
Ero molto emozionata, mio padre parcheggiò a lato della stradina di ghiaia. Appena scesi dall’auto ci venne in contro un ometto vestito di nero, si avvicino e chiese.
- Siete voi i Minez?? Posso cortesemente prendere le valige e accompagnarvi dentro da Mrs. Clotilde?!?-
Mio padre schietto annuì e ci facemmo accompagnare all’interno della maestosa villa .
- Bene accomodatevi pure qui mentre vado ad avvisare la Signora del vostro arrivo.
L’entrata era strabiliante , era piena di quadri d’una maestosità inquietante . Ci accomodammo su un piccolo divanetto di pelle color marrone . Pochi minuti dopo la porta di fronte a noi si spalancò e ne uscì una ragazzina alta e magra , vestita di un rosso granata . Aveva dei capelli neri legati in una treccia posta sulla spalla destra , erano smisuratamente lunghi , arrivavano fino all’ombelico !
:- Salve signorina , tu devi essere Sasha , seguimi pure ti porto nella tua nuova cameretta ! Lei invece verrà accompagnato da Matilde nell’ufficio della Signora Clotilde che la sta aspettando . Avrà il tempo di salutare sua figlia più tardi .
Disse la ragazza. Mi prese per mano e mi accompagnò per il corridoio . Era un corridoio mooolto lungo , tutti e due i lati erano addobbati da quadri . C’erano due porte a destra e 3 a sinistra .. Tra le due porte , a destra si trovavano due grandi scale accostate che portavano al piano superiore , e sotto di esse si trovava una piccola porticina . Non potei fare a meno di notare la scritta sulla terza porta a sinistra , diceva : “UFFICIO MRS. CLOTILDE “ . In fondo al corridoio c’erano due grandi finestre dalle quali si poteva vedere il grande lago , e alle sue spalle il bosco . Salimmo le scale che portavano a un secondo corridoio . Ci dirigemmo verso destra dalla parte che si affacciava sul lago , a sinistra sopra una delle tante porte c’era scritto “ INFERMERIA” in fondo c’era un secondo corridoio orizzontale pieno di vetrate dalle quali si poteva ammirare il lago in tutta la sua inquietudine . La ragazza si fermò davanti alla penultima porta a sinistra prima del corridoio orizzontale .
:- Eccoci arrivati Sasha , questa è la tua nuova cameretta spero sia di tuo gradimento ……Ahh giusto , io sono Agata !
:- Piacere , io invece sono Sasha !
:- Ahah sisi , questo già lo sapevo ! Preparati pure , mentre non ci sono le ragazze , tra 20 minuti passerò a chiamarti .
Rispose ridendo la ragazza .
:- Quali ragazze ?!?
Chiesi curiosa
:- Le tue nuove compagne di stanza , sono al piano di sopra alla lezione di pianoforte . Da domani inizierai anche tu! Poi dirò alle ragazze di accompagnarti in giro per la villa così prenderai più confidenza col posto ! Ahh sì giusto , quasi dimenticavo , in camera c’è il bagno , puoi sceglierti un letto e un’ armadio . Mi sono trattenuta fin troppo , ora devo andare .A dopo Sasha .
:- Grazie ! A dopo !
Ci salutammo , aprii la porta e quello che mi trovai davanti fu fantastico . C’erano 4 letti a baldacchino , con lenzuola e coperte d’un rosa pallido . A destra c’era una porticina di legno bianco , evidentemente il bagno . A fianco alla porticina c’erano due grandi armadi di legno scuro, mentre nella parete opposta ce n’erano altri due . Era una stanza veramente grande e bella . Non doveva essere poi così male vivere là . Sopra uno dei quattro letti c’era un pacchetto lilla .Mi avvicinai per vedere cos’era , c’era una busta attaccata con scritto “ Per Sasha ” . Accertatami che fosse veramente per me , la presi e la aprii . Certo , chi aveva scritto doveva avere proprio una bella scrittura .
  
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