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Autore: Princess Kurenai    16/07/2012    5 recensioni
[Coppia Hemsworth/Hiddleston]
[Hiddlesworth Week | Day 1 - First Kiss]
" Che diavolo è questa?", chiese alzandosi.
Sapeva benissimo cosa fosse in realtà... ma era la prima domanda era riuscito a formulare.
Ciò che gli premeva davvero sapere era: che ci faceva una frusta nel camerino di Tom?
" Oh, quella? È una frusta.", rispose semplicemente l'inglese, come se non ci fosse niente di sbagliato nel possederne una.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hiddlesworth Week'
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Titolo: Hiddlesworth Week
Titolo del Capitolo: Lashed to the Heart
Fandom: Cast The Avengers
Personaggi: Tom Hiddleston, Chris Hemsworth
Genere: Introspettivo, Romantico. Fluff
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash
Conteggio Parole: 1874 (FiumiDiParole)
Prompt: Day 1 - First Kiss
Note: 1. Partecipante alla challenge indetta da 500 Themes Italia con prompt: 493. Scegli tu! {Frustata al cuore}
2. Partecipante alla prima Hiddlesworth Week indetto da 「Then Chris smiles, and it’s all okay!」 Hiddlesworth~.
3. Tratta da un fatto veramente accadutoXD Chris si è davvero fatto male con la frusta e sia lui che Tom hanno raccontato quella scena… diciamo che dava molto da pensareXD
4. Dedicata alla persona che amo<3


{ Hiddlesworth Week ~
- Lashed to the Heart -



Il lento fruscio delle pagine del libro che venivano voltate, ed il brusio delle luci al neon del camerino, erano gli unici rumori che accompagnavano quella serata particolarmente pacifica.
Era un momento di calma più unico che raro per Tom Hiddleston, visti i suoi recenti impegni con le riprese di Thor, e per quel motivo sentiva la forte necessità di approfittare di quella serata libera.
E qual era modo migliore di godersi quella pausa, se non il rilassarsi con un buon libro, magari accompagnato da dell'ottimo budino?
Era ovviamente una prospettiva allettante, ma presto comprese che non tutti condividevano quella sua necessità di una serata pacifica con la sola compagnia di un libro.
" Ehi Tom!", il sorridente viso di Chris apparve infatti sulla porta del suo camerino. " Posso entrare?"
Tom lo guardò senza nascondere a sua volta un sorriso, chiudendo istintivamente il libro.
Per quanto volesse stare solo a leggere, non poteva non apprezzare le visite di quello che aveva iniziato a vedere come il suo migliore amico. " Certo. Vieni pure.", lo accolse con gentilezza.
" Eri occupato?", domandò l'australiano, chiudendo la porta alle sue spalle per lanciare poi un'occhiata al tomo che Tom teneva tra le braccia.
" Leggevo e basta. La tua compagnia però è migliore di quella di un libro.", lo rassicurò ridacchiando, per poi aggiungere un: " Certo, poi dipende dal libro... se avevo tra le mani qualche opera di..."
" Tom non rovinare la stupenda frase che hai appena detto per paragonarmi a dei libri che hai letto!", esclamò Hemsworth interrompendo l'amico senza smettere di sorridere.
" Non posso?", rise Hiddleston, appoggiando il tomo sul bracciolo divano.
" No. Non puoi.", rispose Chris scuotendo il capo divertito, andando poi a sedersi accanto all'altro. " Hai programmi per questa serata libera?"
" Intendevo solo leggere. Ma se hai delle idee migliori... sono pronto ad ascoltarti."
Chris fece per esporre il suo progetto per la serata - pizza e bowling: come rifiutare? -, ma il suo sguardo venne attirato da un insolito oggetto ordinatamente riposto sul tavolino accanto a lui.
" Che diavolo è questa?", chiese alzandosi.
Sapeva benissimo cosa fosse in realtà... ma era la prima domanda era riuscito a formulare.
Ciò che gli premeva davvero sapere era: che ci faceva una frusta nel camerino di Tom?
" Oh, quella? È una frusta.", rispose semplicemente l'inglese, come se non ci fosse niente di sbagliato nel possederne una.
Chris la prese in mano, poi guardò l'amico come se lo volesse scherzosamente rimproverare.
" Thomas William Hiddleston. Non so se dirmi deluso o sorpreso: non pensavo ti piacessero queste... arti perverse."
" Stupido! Mi serve per la coreografia con i pugnali! E sta attento: potresti farti male.", lo avvertì ridendo.
" Certo. Pugnali. Dicono tutti così!", ghignò Chris, non riuscendo a non provare un certo 'calore' nell'immaginare Tom vestito di pelle con una frusta in mano...
" Tutti chi?", indagò l'inglese. " Conosci tante persone che usano delle fruste per dei giochi erotici?", insinuò.
" È un modo di dire Tom!", esclamò Hemsworth, maneggiando l'arma con curiosità per scacciare quelle immagini tanto sbagliate quanto erotiche dalla sua testa.
Anche se non era un intenditore, si vedeva che si trattava di una frusta di ottima fattura. Sembrava una di quelle utilizzate al circo per domare gli animali. Un'arma leggera ma... pericolosa.
" Attento.", ripeté Tom.
" Va tutto bene. Va tutto bene!", dichiarò Chris, sorridendo. " Sono cresciuto in una fattoria praticamente! So come si utilizzano."
Esagerava ovviamente, perché in realtà non ne aveva mai maneggiata una... ma, in fondo, che poteva succedergli?
Niente. Lui avrebbe prestato attenzione e non gli sarebbe successo niente.
" È ugualmente pericolosa."
" Non preoccuparti!", gli rivolse un ampio sorriso, facendo un passo avanti per farla schioccare sul pavimento del camerino... tuttavia qualcosa andò storto.
Si era distratto giusto un attimo per guardare Tom - aveva mandato al diavolo tutti i suoi propositi sul restare attento -, e il suo piede era finito sulla punta della frusta, impedendogli il corretto movimento...
L'arma si tese all'inverosimile, e in una manciata di nanosecondi la frusta si liberò dalla sua scarpa e l'arco che compì fu talmente errato che andò a colpirlo direttamente sul viso.
" Ah!", lasciò subito cadere per terra la frusta, coprendosi il volto bruciante di dolore con le mani.
" Chris! Oh mio Dio, Chris!", la voce allarmata e preoccupata di Tom riuscì a malapena a riscuoterlo dal pulsante dolore che provava, e l’inglese non fu neanche in grado di fargli allontanare le mani per controllare l'entità del danno.
Ostinatamente preoccupato, Hiddleston tentò di prenderlo per i polsi, ma l'altro teneva saldamente i palmi premuti contro la parte lesa - come se quello gli donasse un po' di sollievo.
" Chris fammi vedere che ti sei fatto! Ti prego!", esclamò Tom, non riuscendo a non agitarsi. " Sposta quelle dannate mani!"
Ricevette in risposta solo un grugnito e, cercò subito una soluzione... ma la sua mente si rifiutava puntualmente di collaborare.
Tutti i suoi pensieri andavano sul viso di Chris... era solo una botta leggera? O era più grave?
All'idea di trovarsi davanti ad una ferita più grave, la sua mente elaborò subito sangue e pulsante carne viva...
Rabbrividì, mordendosi le labbra.
" Cosa...", si guardò attorno agitato, e finalmente i suoi occhi si posarono sul frigobar.
Lo aprì velocemente, rischiando anche di rompere lo sportellino, ed afferrò la prima cosa fredda che gli capitò tra le mani.
" Chris! T-ti prego... metti questo in faccia. Ti f-farà bene...", gli carezzò tremante il braccio e, lentamente, l'australiano allontanò le mani scoprendo un vistoso segno rosso proprio sulla guancia, sotto l'occhio.
Non era niente di grave, si sarebbe solo formato un livido. Ciò nonostante, Tom non riuscì a non sentirsi meno preoccupato quando notò gli occhi lucidi di Chris.
" Ehi...", allungò la mano per sfiorare la guancia sana dell'australiano. " Fa tanto male?", domandò ansioso.
" Ho... fatto una figura di merda...", si lamentò Hemsworth, come se quella fosse l'unica cosa importante. " E non piangere...", aggiunse senza cambiare tomo.
Tom si asciugò rapidamente gli occhi - non si era neanche reso conto di averli umidi - e sforzò un sorriso nel rendersi conto che Chris stava bene.
" Sei uno stupido. Te lo stavo dicendo che era pericoloso, ma tu no... hai fatto di testa tua come al solito!", lo rimproverò dolcemente, posando sulla guancia lesa dell’amico quella che si rivelò essere una lattina di Tea Freddo.
Chris emise un verso tra l'infastidito e il sollevato quando l'oggetto si appoggiò sulla sua guancia - era piacevolmente freddo, ed alleviava un po' il pulsante bruciore che avvertita.
" Scusa...", mormorò poi, portando a sua volta la mano sulla lattina, sfiorando le dita di Tom con le sue. " Non volevo farti preoccupare..."
L'inglese accennò un sorriso.
" Mi preoccuperei per tutto...", ammise, fissando Chris negli occhi.
Erano ancora lucidi e carichi d'imbarazzo. Doveva ammettere che gli davano un aspetto 'tenero' – aveva quasi voglia di riempirlo di baci e coccole! -, e nonostante avvertisse ancora su di sé una piccola ombra d'ansia, Tom non riuscì a non sentirsi vagamente a disagio.
Ma che stava pensando?
" Te ne do tante di preoccupazioni?", domandò a mezza voce Hemsworth.
" Abbastanza.", sorrise l'altro.
" Mi consoli davvero così.", ricambiò subito il sorriso, e solo in quell'istante Hiddleston si sentì davvero sollevato.
Se Chris sorrideva per lui andava tutto bene. L'aveva sempre pensato, anche da quando si erano conosciuti a casa di Ken Branagh. Era stato colpito dal suo sorriso ancor prima di scoprire quell’affiatamento che li aveva uniti sin dal principio.
Quella volta però lo stava osservando fin troppo da vicino, ed era anche una situazione per così dire… 'intima'.
" Non devi essere consolato, ma rimproverato!", ribatté Tom.
" Cosa vuoi? Punirmi per caso?", ironizzò subito l'australiano, facendo tornare a galla l'immagine dell'altro con abiti in pelle e frusta.
Si sarebbe fatto punire volentieri da lui: era quello il vergogno pensiero che lo fece tremare.
" Qui ho una frusta. Si potrebbe anche fare.", rispose Tom, ghignando quasi malignamente e rendendo ancor più vivide le fantasie di Chris.
" Oh...", esalò.
" Male?", chiese l'inglese, dimenticando all’istante lo scherzo.
" No. No. O meglio, sì! Ma non tanto. Temo solo che Ken voglia uccidermi... domani abbiamo le riprese."
" Non preoccuparti. Lui capirà. Ora vediamo solo di non fartelo gonfiare troppo, va bene?", Tom allontanò la lattina, andando poi a cercare qualcosa di più fresco dal frigobar.
Chris lo seguì con lo sguardo, reprimendo la voglia di abbracciarlo.
Forse era il pizzicante dolore e la figuraccia appena fatta a volergli far cercare un contatto fisico con l'inglese, ma in realtà sapeva che era una bugia: voleva sempre toccarlo, in ogni singolo momento.
Non conosceva il motivo di quella necessità, sapeva solo che c'era come una sorta di... di attrazione fisica che, unità alla loro amicizia, stava diventando giorno dopo giorno più pericolosa.
" E... che gli dico a Ken? Che la tua frusta mi ha colpito?", esclamò, cercando di ignorare quelle considerazioni, riuscendo a strappare anche una risata all'altro.
" Perché non dici semplicemente la verità? Che sei goffo?"
" È stato solo un errore! Un caso!"
" Certo, dicono tutti così.", Tom sorrise, riprendendo le esatte parole pronunciate prima dell'incidente dall'australiano, avvicinandosi di nuovo a lui con in mano un'altra latina. " Ora però dobbiamo fare qualcosa per il gonfiore. Rimettiamo questa fresca sopra, poi andiamo a cercare una pomata."
" Grazie.", mormorò con un leggero broncio. Hemsworth.
" Ehi, non fare così.", sussurrò piano Tom, accennando poi un altro sorriso: " Sembri un bambino. Cosa vuoi un bacio?"
" Magari.", rispose Hemsworth con la gola improvvisamente secca.
Era una proposta innocente e scherzosa, ma la risposta di Chris - accompagnata dalle sue iridi stranamente serie, e rese quasi scure da chissà quale pensiero - fu in grado di fargli sorgere dei dubbi sulla purezza delle sue intenzioni.
" Moccioso.", cercò di scherzare Tom, avvicinandosi ugualmente alla guancia di Chris per baciarla - l'aveva fatto altre volte, era solo un bacio.
L'australiano restò quasi paralizzato quando lo vide così vicino – il respiro di Tom sulla sua pelle… - poi, velocemente, si voltò deviando l’obiettivo delle labbra di Hiddleston sulle sue.
Era stata un’azione folle e che aveva colto Tom impreparato, infatti bastò solo il brivido di quella lieve carezza – era quasi… il loro primo bacio – a farlo allontanare con il volto in fiamme.
“ C-chris… scusa…”, balbettò, come se fosse colpa sua.
Hemsworth sorrise, anche se era a sua volta imbarazzato dal gesto avventato appena compiuto.
“ Sono stato io… v-volevo farlo.”, ammise. “ Dovresti scusare me, ho... ho oltrepassato il limite.”
“ Volevi... farlo?”, ripeté Tom, stupito e facendo risvegliare la voglia che aveva di baciarlo e di coccolarlo che aveva provato fino a poco prima.
Chris assentì, mordendosi le labbra in una delle sue solite smorfie.
In quell'istante Hiddleston comprese che il confine tra amicizia e quel qualcosa di non ben definito che stava provano in quegli attimi, non era stato oltrepassato semplicemente da quel gesto... ma entrambi erano già andati oltre da molto, moltissimo tempo.
Dovevano solo rendersene conto.
Tutti i loro scherzi, gli abbracci e le attenzioni erano soltanto lo specchio di ciò che desideravano per davvero.
“ Allora potevi… chiedere.”, mormorò piano, spingendosi poi in avanti per baciarlo senza dargli diritto di replica o di ricorrere a qualche altro suo sotterfugio.
Ovviamente poco dopo avrebbero dovuto mettere in chiaro parecchie cose, magari chiudendosi in camerino e passare l’intera serata l’uno tra le braccia dell’altro a parlare… ma per il momento, tutto ciò che aveva senso per entrambi erano le loro labbra che si carezzavano e sfioravano in quello che poteva finalmente essere definito il loro primo vero bacio.
   
 
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