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Autore: Bouchet    16/07/2012    3 recensioni
rating arancione-rosso.//Lea prese in mano la situazione. Non voleva più pensare a niente. Non le importava più di fare la figura della troia, di seguire il buon senso. Tutto quello che voleva e di cui aveva bisogno era Liam. Era stata troppo tempo lontana dal biondino, ed ora aveva bisogno di lui, disperatamente. Dopotutto, che cos’è l’amore, se non un perdersi e un ritrovarsi continuo?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Call my name. 1
 






La brezza marina soffiava morbida sulla pelle scoperta alla pallida luce della luna. Chi aveva avuto la brillante idea di andare via da una di quelle solite feste con la musica a palla e a cui si ci ubriacava senza nessun freno? Nessuno lo ricordava. Ma ora si ritrovavano lì, 8 ragazzi, una spiaggia, il mare.
La biondina, Lea, sciolse i capelli che aveva raccolto in uno chignon occasionalmente per la festa, lasciandoli ricadere ribelli e leggeri sulle spalle. La rossa, Jade, tolse la giacca di pelle. La mora, Misha, gettò via i  fastidiosi tacchi a spillo, poggiando i piedi doloranti sulla sabbia fresca.
I ragazzi iniziarono a spogliarsi, incitando anche le ragazze a liberarsi dei loro indumenti e a buttarsi in acqua con loro.
Di sicuro Jade non si fece tanti problemi. Pantaloncini e canotta andarono a far compagnia al suo giubottino di pelle, e si buttò tra le braccia di Niall, nonché suo fidanzato. Si tuffarono tra le acque scure e tiepide dell’oceano, mentre li raggiunsero anche Louis e Harry. Misha era piuttosto restia all’idea di buttarsi in acqua in slip e reggiseno, ma se non altro gli fece forza quello che era il suo “amico” Zayn. La prese dolcemente per mano e le disse : “non devi per forza spogliarti, non c’è niente di male a fare il bagno vestiti”. Misha gli sorrise dolcemente, e si fece guidare dal moro, raggiungendo il resto della comitiva, che si gettava scherzosamente acqua addosso.
Gli unici a rimanere sulla spiaggia furono Lea e Liam. Non che lo volessero, o almeno così la vedeva Lea. Lui non era più niente per lei, eppure il biondino continuava imperterrito a soggiornare nei pensieri quotidiani della bionda. Lea, ti ha lasciata, si ripeteva, per lui non conti più niente. Eppure, mentre sbottonava lentamente la camicia per raggiungere i suoi amici, Lea osservava come ipnotizzata il corpo perfetto del ragazzo, ammirando in ogni angolazione il corpo che conosceva più che a memoria. Scosse la testa, come per rinsavire e dimenticare quel ragazzo che inconsapevolmente le faceva ancora battere il cuore, ma invano. Dopo aver tolto la camicia, il ragazzo dai capelli ramati si voltò verso di lei, assumendo in viso una certa aria di sfida.

Beh, non vieni?” chiese beffardo.
La ragazza gli rispose, fingendosi indifferente. “E a te cosa interessa, Payne?
Oh, niente, ma sappi che non ti lascerò qui a fare l’asociale, Blake.
Un colpo al cuore. Succedeva sempre così, quando si interessava minimamente a lei. Da quando era tornato dal suo “viaggio”, era sempre stato così.
Ma davvero? E che cosa vorresti farmi?” lo stuzzicò Lea.
Nemmeno la fece finire di parlare, che Liam prese la bionda in braccio come se fosse un salame, poggiandosela sulla spalla.
Ma che fai? Lasciami andare, subito!” gridò infastidita, ma, nel profondo, si divertiva. Le piaceva essere presa così, da lui. Le piaceva qualsiasi cosa fosse fatta da lui.
Arrivarono al bagnasciuga, dove Liam indugiò un attimo. Lea batteva i pugni contro la sua schiena e agitava i piedi, ma lui ridacchiava divertito.
Allora ragazzi, la butto?” chiese ai suoi compagni.
SI!” urlarono di risposta tutti, comprese le sue amiche Misha e Jade.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte.  Avanzò con sicurezza in acqua, l’acqua lo avvolse fino alla vita, e rilasciò d’improvviso la ragazza.
Lea riemerse dall’acqua, dopo il tuffo improvvisato che le aveva fatto fare.
Questa me la paghi, Liam!” sbottò, battendo i pugni contro il petto del ragazzo, fino a farlo avanzare dove non toccava più.
Ah, sì?” domandò  con tono di sfida. Prese il polsi della ragazza, la girò e fece aderire la sua schiena contro i suoi addominali. Il cuore della ragazza iniziò a battere velocemente, mentre la mani del ragazzo percorrevano la schiena di lei, soffermandosi sui fianchi. Era in suo controllo, e Liam lo sapeva. Non aveva mai dubitato sui sentimenti della sua ragazza. Ooops, ex.

Lea, non fare la ragazza facile. Sei più forte di questi sporchi trucchetti. Non venderti come le centinaia di troiette che si sono prostrate ai suoi piedi, tu sei superiore.

All’improvviso, si liberò dalla stretta di Liam, che si era allentata. Accadde tutto in un attimo. Lea poggiò le mani sulle possenti spalle del ragazzo, facendolo andare sotto. Aspettò che Liam riemergesse, cosa che successe dopo qualche istante.
Stronza, mi hai affogato!” sputò Liam, che tossì per l’acqua che aveva bevuto.
La vendetta è un piatto che va servito freddo e quando meno uno se lo aspetta,” sentenziò Lea, sfoggiando un perfido sorriso.
Liam la condusse dove riusciva a toccare, e la bloccò di nuovo, questa volta con più forza.
Ah, Lea, Lea…” sospirò, mentre portava le sue esili braccia al suo collo. Il respiro del ragazzo si fece sempre più affannato. La ragazza sapeva cosa significava. Non era di certo la prima volta che Liam cominciava ad ansimare quando stava con lei, specialmente se così vicino. Sulle labbra di Lea comparve un sorriso, ma non il suo solito sorriso puro. Era un sorriso pieno di malizia e di perversione, voleva fargliela pagare. E sapeva come avrebbe fatto.
Portò le sue gambe contro il bacino del biondino, facendole incrociare. Le dita si intrecciarono tra i suoi capelli, le labbra esploravano un sentiero non del tutto sconosciuto, già visitato.
Il ragazzo si irrigidì, la sue erezione era ormai evidente. Affondò le labbra nell’incavo del collo di Lea, sperando di celare il suo respiro alterato dagli affanni.
Non voleva darlo a vedere, ma la bionda era felice. Era felice di poter nascondere le sue vere intenzioni dietro una bugia, quella di vendicarsi. Le piaceva stare con lui, si era resa conto non riuscire a stare senza di lui. Il periodo che dovette affrontare dopo la rottura con Liam fu il più difficile di tutta la sua vita, ed andare avanti per lei fu un’impresa piuttosto ardua. E ora non le sembrava per niente giusto che tornasse, come se niente fosse, e facesse tutti i suoi sporchi comodi. Ora voleva farlo soffrire.

Liam interruppe la raffica di pensieri nella mente della bionda. Le sue mani si andarono a posare con delicatezza sul suo fondoschiena, per far aderire al meglio i loro corpi. Come se fosse possibile.
Al suo tocco, la ragazza sussultò. Non riusciva a descrivere tutto quello che provava in quel momento, ma sapeva che era tutto ricollegato a lui. Era incredibile come tutta la sofferenza, la depressione e il dolore che aveva provocato quel solo ragazzo sparissero davanti alla bellezza del suo sorriso. Sapeva che lui avrebbe continuato a farle del male, ma a lei non importava.
Mi era mancato, lo sai?” sentenziò il biondino, riferendosi, molto gentilmente, al suo fondoschiena. “E’ mancato anche a lui.
Patetico. Vediamo fin dove si spingerà.Me ne ero accorta,” replicò Lea divertita. L’affermazione di Liam, però, in un certo senso le provocò un’enorme tristezza. Era questo quello che voleva, fin dall’inizio. Solo sesso.
Il ragazzo rimase piuttosto spiazzato da quello che aveva detto Lea. “Come fai a saperlo?
La bionda si concesse ad una sonora risata. “Ansimi,” spiegò lei. “Non è la prima volta che ti succede in mia presenza,” disse, rievocando ad entrambi ricordi da un lato spiacevoli.
Il ragazzo sorrise divertito. “Hey, tu lì sotto, datti una calmata,” commentò severo, abbassando lo sguardo. Lea rise di nuovo.Quanto sei idiota, pensò. Liam si rivolse di nuovo alla ragazza, guardandola dritta negli occhi. Quei suoi occhi nocciola la facevano impazzire, tanto che non poté reggere a lungo il suo sguardo intenso, così ricominciò a mordicchiare l’orecchio del biondino, cosa che lo faceva impazzire, e lo sapeva.
Il ragazzo ripoggiò di nuovo le sue labbra nell’incavo del collo della bionda, e cominciò a lasciarle una scia di baci che saliva, andava verso il collo, finiva alle guance e riscendeva. Lea sapeva perfettamente cosa volesse significare, fu così la prima volta che si baciarono. Ma lei non voleva assolutamente cedere. Lei non era una ragazza facile, non si faceva portare a letto dal primo sconosciuto. Ma da lui sì. Perché era profondamente innamorata di lui. Bastava come scusa?
Liam… io…” farfugliò la ragazza, ma il biondino non diede cenno di risposta, continuando a segnare le guance della bionda con piccoli baci umidi.
Doveva fare qualcosa. Non poteva cascarci. Ma era più forte di lei. La luna, il mare, gli amici che se ne fregavano altamente di loro due e che continuavano a schizzarsi a vicenda, lui. Era tutto così assurdamente perfetto.

Alla fine si fece forza. Prima che Liam potesse avvicinarsi pericolosamente alle due labbra, tolse una mano dai suoi morbidi capelli, per portarla sul viso del ragazzo.
Liam… no.” Concluse infine, guardandolo negli occhi. Quegli occhi in cui poteva annegare e non capire più niente. Altri cinque secondi e sarebbe stata completamente ammaliata da lui.
Cinque…
Il biondino parlò. “Non farò niente che tu non vuoi, Lea.” Risposta di cazzo.
Quattro…
Ma non prenderti in giro, so che è la cosa che vuoi di più in questo momento.” Vero.
Tre…
Non puoi farti beffe dei tuoi sentimenti così.” Sei bravo con le parole.
Due…
Segui il tuo istinto” Fosse facile.
Uno…
Liam si avvicinò vertiginosamente alle sue labbra. “Allora?” chiese in un sussurro.
Tlac.
Lea era ufficialmente assuefatta dalla presenza di Liam. All’improvviso prese il suo viso tra le sue piccole mani, ed iniziò a baciarlo freneticamente.
Non furono di certo baci molto casti. La passione pervase il corpo dei due amanti come una dose di eroina, e nessuno poteva più fermare il legame che si era fermato tra i due. Come sarebbe andata a finire?
Lea prese in mano la situazione. Non voleva più pensare a niente. Non le importava più di fare la figura della troia, di seguire il buon senso. Tutto quello che voleva e di cui aveva bisogno era Liam. Era stata troppo tempo lontana dal biondino, ed ora aveva bisogno di lui, disperatamente. Dopotutto, che cos’è l’amore, se non un perdersi e un ritrovarsi continuo?
 “Casa tua o casa mia?” chiese la bionda, respirando affannosamente tra un bacio e un altro, rivolgendogli un sorriso perverso.




Buonanotte.
Salve a tutti, ecco la mia seconda FF. Sono davvero emozionata, perché questa storia mi coinvolge tantissimo,
dato che questo primo capitolo è ispirato ad un episodio che mi è accaduto davvero.
All'inizio ero un po' scettica sul postarlo, ma poi mi sono fatta coraggio. Spero vi piaccia. c:
Ah, io non ci sarò per un po' di giorni. torno il 28 :)
Intanto vi aggiorno l'altra FF, dato che avevo promesso lol
ecco il link:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1093407&i=1
Detto questo, buona lettura. 
Spero vi piaccia!
-Alex.








 

 



 

 

   
 
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