Quando mi risvegliai definitivamente dal mio sonno, erano le sei. Sapendo che provare ad addormentarmi di nuovo sarebbe stato inutite, decisi di andare a fare una corsa. Mi vesti velocemente con un pantaloncino una t-shirt extra large delle scarpe da ginnastica e poi legai i capelli. Uscii di casa senza provocare il minimo rumore e corsi per almeno 6 chilometri, guardando il sole che piano piano saliva timido nel cielo dipingendolo di mille colori. L'aria era frizzante e fresca, mi accarezzava ogni parte del corpo accompagnando il ritmo regolare della mia corsa. Arrivata in un punto della costa mi fermai, e salii sugli scogli che si allungavano ben oltre la spiaggia e arrivavano a un punto dove l'acqua mi sarebbe arrivata si e no al seno. Mi sedetti sulla roccia e rimasi ferma per un tempo indeterminato a pensare e osservare la linea di confine, che distingueva la fine del mare, con l'inizio del cielo. Cercavo di dirottare i miei pensieri su qualsiasi cosa che non fosse il ragazzo del mio sogno, ma a quanto pare, i miei tentativi non servivano a niente. Così, mezza irritata, mi alzai e tornai sui miei passi verso casa. Quando arrivai davanti al portone, davanti, ci trovai seduta un'Erica con il viso rosso e due occhi colmi di lacrime. -O santo cielo Erica che è successo??- mi avvicinai e le presi delicatamente il viso tra le mani -Si tratta di G-g-gabriele- Disse lei balbettando mentre pronunciava il nome del suo ragazzo.- Vieni dentro e raccontami tutto.- Le diedi un abbraccio e l'accompagnai dentro casa fino a farla sedere sul divano del soggiorno.- Gabriele mi ha lasciato!! Questa notte sono andata a dormire da lui... questa mattina mi sono svegliata perchè avevo sete. Sono scesa in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e mentre tornavo in camera, ho urtato il suo cappotto dal quale è uscita fuori questa foto. *mi mostrò una fotografia dove gabriele baciava una bionda su un sfondo di tramonto al mare* Allora sono andata in camera e l'ho svegliato e gli ho detto di spiegarmi questa storia. Mi ha detto che tra noi non c'era più il rapporto di una volta, che era diventato tutto monotono, che l'unica cosa che lo legava a me era il sesso. Allora io ho iniziato a urlargli in faccia tutto quello che mi passava per la testa e alla fine gli ho mollato un ceffone in faccia e gli ho sputato. Poi ho preso la mia roba e sono venuta qui- Aveva dato libero sfogo a questo fiume di parole senza mai fermarsi, senza mai riprendere fiato. Era visibilmente sconvolta e appena ebbe finito di raccontarmi l'acaduto, scoppiò di nuovo a piangere e si buttò tra le mie braccia.Ero incredula, davvero, conoscevo gabriele da molti anni e non era mai stato quel tipo di ragazzo da mettere corna o di stare con una ragazza solo per il sesso, anzi tutt'altro, lui era un tipo molto sensibile. Ma la mia priorità in quel momento era consolare a mia migliore amica darle tutto il mio appoggio e in seguito avrei cercato di capire le vere motivazioni di quel grandissimo coglione di Gabriele. Verso le 10, dopo che mi ero fatta una doccia e Erica più o meno ripresa, decidemmo di uscire e darci appuntamento con Jason in piazza per aggiornarlo su quanto era successo a Erica.Arrivammo in piazza che il nostro migliore amico ancora non era arrivato, così ci sedemmo su una panchina ad aspettarlo. Dopo dieci minuti lo vedi svoltare l'angolo che era distante da noi circa trenta metri, ma non era solo: con lui c'era un ragazzo. Ebbi un'improvvisa sensazione di Dejà-vù. *Flashback* "Il mare di notte, io che guardavo le onde. Un ragazzo mi tocca la spalla. Un ragazzo alto moro con degli occhi color miele e delle labbra rosee: una angelo senz'ali."


Sono consapevole che questo capitolo potrebbe un po' annoiare, ma è fondamentale perchè segna una prima svolta della storia. Quindi, per favore, non chiudete subito, andate avanti con la lettura e cercate di portare pazienza. Un grazie a tutte quelle che leggono e anche recensiscono.Il vostro pensiero è fondamentale. Davvero. Aspetto con ansia i commenti e le visualizzazioni. Un bacio :)