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Autore: Legendary Reshiram    16/07/2012    2 recensioni
Salve a tutti, ed eccomi qui a riscrivere una fic pazza xD Quando si studiava troppo... °-°" Scritta mesi fa, pubblicata solo perchè mi sembrava carina, non sono neanche sicura di volerla continuare (e non credo che un probabile cap.2 arriverà presto, anzi, se c'è prima di settembre è un miracolo!)
"La vita di un ragazzo è continuamente spossata da regole e divieti, impostagli da Maurizio. Ma il giovane orfanello che vive nella reggia di Roma sa farsi valere, e ora nulla può fermarlo. Cosa arriverà a fare pur di vivere tranquillo?"
EDIT: Ripostata per festeggiare una data per me molto importante, leggete e capirete!! Inoltre, speciale spazio autrice in più xD Spero che qualcuno legga questa roba!
{Si può considerare Storico, ma in generale è Fantasy}
Genere: Avventura, Fantasy, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter One ~ That's Enough


-Adesso basta!- urlai, deciso, alzandomi di scatto dal trono e scappando via dalla stanza, sbattendo oltretutto la porta.
"Non è possibile, non possono continuare così! E' incredibile..." continuai a ripetermi, infuriato.
E' davvero impensabile come questi re di Roma riescano a trattarmi così... Cioè, i miei natali sono sconosciuti a tutti, neppure io ricordo nulla dei miei genitori. Vi chiederete: che cosa mi ha portato qui, nella reggia degli imperatori romani? Quando ero da poco nato, lo stesso imperatore Maurizio era arrivato nel paese in cui mi trovavo mentre marciava per andare a combattere i persiani - ossia un villaggio nella strada per la Mesopotamia. Per un insolita coincidenza, aveva visto questo piccolo bambino e mi aveva raccolto. Dicendo "Tu diverrai un grande guerriero, me lo sento! Se non, eh perchè no, re di Roma!"; mi affidò a un cantore e mi portarono alla reggia dove viveva. O almeno, questo è quello che lo stesso Maurizio mi racconta spesso, quando i suoi dieci figli ed io ci raduniamo, la sera, nella sala più importante del palazzo.
Esatto, mi considera alla stessa stregua dei suoi figli, ma io non l'ho mai riconosciuto come "padre". Anzi, nonostante il mio carattere chiuso, apparentemente imbranato e pasticcione, ma con gran determinazione e in parte un pò arrogante; egli mi tratta sempre con un sorriso tirato e mi continua, "gentilmente", a portare a quegli addestramenti con la spada - dove non capisco mai nulla.
Però ora che ho tredici anni, mi fa già comandare -come gli altri suoi figli- una parte della reggia, mi ha dato un set di damigelle e schiavi -che ho rifiutato- e poi mi ha promesso anche il governo di parte dell'Italia.
Ma a me non serve a nulla, non mi interessa di queste cose! Voglio essere un bambino normale, come quelli che corrono e ridono nei giardini dei nobili!
Eternamente costretto a stare in casa, leggere noiosi libri inutili e uscire a giocare da solo con un pallone una volta al mese: questa è la mia vita. Tutto il resto del tempo? A parte gli allenamenti con la spada al pomeriggio, niente. Chiuso in quella stanza del "trono". Al diavolo!
Non sopporto più quelle donnine che Maurizio mi manda, tutte povere schiave che non riesco neanche guardare: mi fanno troppa compassione. Come si fa a vedere delle persone così povere e giovani, trattate in questo modo? Di solito le mando sempre a giocare, divertirsi, fare ciò che le piace... E loro soprese, ricambiano entusiaste e, a volte, perfino commosse. Odio l'imperatore per come le tratta, picchiandole, scaricandogli tutte le colpe...

Non ne posso più. Now, that's enough, come direbbe Chimy (soprannome di Tiberio), il mio focoso "amico" dai capelli rosso fuoco, che adora l'inglese.
Basta.
Corsi per il labirintico palazzo, ignorando lo sguardo allibito di Chimy quando lo incrociai, e mi chiusi nella mia camera. Da un pò di tempo avevo in mente di fuggire, di ribellarmi, di sentirmi libero, finalmente. Bene, adesso è giunta l'ora.

Radunai tutti gli oggetti a me più cari, quelli utili, un pò di viveri e dell'acqua. Poi misi tutto in uno zainetto in pelle dai colori scuri (i miei preferiti). Ora era tutto pronto.
Questa notte sarei andato a dormire presto. Poi, sempre nel cuore della notte, sarei fuggito: intanto camera mia era nel primo piano, non era impossibile scavalcare una finestra e correre verso la libertà.
Mi sdraiai sul letto, incrociando le braccia sotto la testa, e respirai a fondo. "Eh, sì, finalmente!" pensai.
Mi vennero in mente le cose che adoravo di quella casa, le persone a me più care: Chimy, l'unico figlio del re che mi stava simpatico e che forse mi avrebbe rimpianto; Costantina, la moglie del re, che un pò fungeva da "madre" anche per me, trattandomi sempre con gentilezza e simpatia. Ma non pensai a Maurizio, no. "Il suo mondo è solo "regole, leggi da rispettare, per raggiungere la pace tra i popoli" Spesso è il tipico perfettino, quello lì... Acci-"
Un rumore alla porta mi distrasse dal filo dei miei pensieri. Qualcuno bussava. Poi sentii la voce, a volte irritante, ma sempre vivace, di Chimy: -Ehilà, c'è nessuno? Stai bene? Tutto ok? Qualcosa che non va?-
"Pessimista" pensai un pò irritato da tutte quelle domande. Trassi un sospiro ed andai ad aprire. Ma socchiusi soltanto la porta, non volevo far entrare il mio amico, avrebbe sospettato qualcosa.
-Ah, meno male che hai aperto. Non ci speravo più. Temevo che ti fosse successo qualcosa. Mi sono preoccupato di averti vist...- iniziò a parlare a mitraglietta.
Ma lo interruppi in tempo infilando la testa nella fessura della porta ed esclamando: -Va bene, ho capito!-
Poi mi tranquillizzai e continuai, un pò impacciato, come al solito: -Stai tranquillo, sto bene, semplice... Emh, non so come spiegare...-

-Agitazione? Dovuta a che cosa però...? No, aspetta, ci sono: sfogo! No? Allora... Crisi? Attacco di panico? Trauma? Ti è venuto in mente qualcosa di importante? Sfogo? Ah, no, questo l'ho già detto...- riprese, a tentativi, Chimy, parlando alla velocità della luce.
-Senti, la vuoi una camomilla?- esplosi, sovrastando (di poco) la sua voce. Uscii dalla stanza, facendo finta di essere agitato, e mi richiusi la porta alle spalle.
Lui si fermò di scatto e mi osservò di sbieco: -Eh? Perchè mai?-
Evidentemente, non sapeva le proprietà tranquillizzanti di quella bevanda, che tanto gli servivano... -Lascia perdere- risposi, scuotendo la testa.
Ma poi continuai, confuso dell'agitazione del mio amico: -Piuttosto, perchè sei così agitato oggi? Di solito non parli mai così... "tutto d'un fiato"-

"O meglio, di solito sei un pò meno scalmanato..." mi corressi.
-Eh? Oh, si certo! Me ne stavo dimenticando! Temo che tu non c'eri, ma all'allenamento con le spade (in cui tu eri arrivato in ritardo come al solito), hanno detto che tra due mesi ci sarà l'avvenimento più importante di sempre: la sfida di fine corso estivo!! Non si disputava da secoli! Non hai notato l'agitazione di tutto il gruppo? Avevi gli occhi bendati?-
-Uh? No, non ho notato nulla a dire il vero... Eh eh...- "E intanto io non ci sarò a questa festa..."
-Bah, sempre con la testa fra le nuvole, eh? Comunque, io sono davvero agitato... Saremo pronti?-
-Ma sì, stai tranquillo, non devi preoccuparti già da ora...-
Lui mi osservò allibito per qualche secondo. Lo osservai a mia volta sorpreso, cosa avevo detto di male adesso?

Poi lui scoppiò: -Come diavolo fai ad essere tanto tranquillo tu?-
Ah, ecco... Era solo questo... -Mah, forse perchè sai che non sono mai stato bravo con la spada, quindi che vada bene o no, per me cambierà ben poco, non credi...?- dissi un pò triste.
-Oh... Wow- mi rispose Chimy, osservandomi con una faccia meravigliata. Lui adorava come riuscivo ad essere così "pronto a tutto, sempre"
-Senti, non ricominciare con quello sguardo meravigliato, mh? Non oggi...- gli dissi un pò sorridendo.
Lui esclamò d'un tratto: -Eh? V-Va bene! Però intanto è venuto tardi, neh? Oggi sono sfinito... Vado a letto, ci vediamo doma?-
-No, guarda, ci vediamo dopo domani- dissi sarcastico. -Va bene, a domani, Chimy!-
-Bye! See ya later!- mi rispose lui già correndo. Aveva una passione insolita -per quei tempi- per l'inglese... Ma che continuava a manifestare ovunque, parlando, scrivendo, leggendo in questa lingua.
Lo osservai ancora un pò, prima di tornare in camera e chiuderla a chiave per evitare spiacevoli incontri. Mi sorprendevo sempre di come quel figlio di Maurizio riesca a farmi cambiare atteggiamento. Raramente sono così... Aperto. Solo con lui.
"Bofh, sarà perchè ha la mia stessa identica età..." pensai, sdraiandomi nel letto. Quella sera non mi cambiai, avevo ancora addosso ciò che mi avrebbe portato via da quel mondo: tunica marroncina, con maniche lunghe fino ai gomiti, stivali lunghi oltre al ginocchio, cintura verde con la mia piccola spada blu aggangiata. I capelli scuri lunghi fino -quasi- alle spalle erano, come al solito, ribelli nella frangetta (semplicemente detta "ciuffo" da Chimy) che mi copriva in parte la fronte.
Nonostante l'incontro con il mio amico, che mi ha ricordato come lui mi era affezionato, non cambiai decisione, e domani sarei partito comunque: era un motivo contro mille, anche se avrei potuto avvertirlo, per lo meno... Ma intanto... chi ha detto che me ne andavo per sempre? Potrei tornare, un giorno, no?


~ ~


La notte passò in fretta, ma mi svegliai precisamente alla mezzanotte. "Si parte!"
Come un gatto di strada, fuggii dalla finestra, zaino in spalle e sguado di chi è pronto-a-tutto. Atterrai in cortile, e incominciai a correre verso la tanto agoniata libertà.
"Questa è vita!" Pensai, assaporando quella strana sensazione che si ha solo quando si infrangono delle regole.
"Chissà come reagiranno tutti... Soprattutto Maurizio. Cosa dirà quando vedrà che io, suo "figlio" preferito sono scappato? Ah!" Pensai tutto gongolante.
Ma ad un certo punto mi colpì un pensiero, che in qualche modo mi inquietava. Mi fermai di botto, proprio al centro di quell'immenso prato. "E se osa dire qualcosa a Chimy? Ma lui non sa nulla... E chissà cosa potrebbe fargli il re, pensando che ne sappia qualcosa... No, forse no. Sa che siamo molto legati, ma forse potrebbe temerlo... Cioè, magari pensa che potrebbe avere delle informazioni e..." Iniziai a elaborare intricati discorsi anche insensati, basati su dubbi e possibilità.
"Ma che cavolo, basta!" Gridai, a me stesso.
Spesso, quando avevo paura, iniziavo a fantasticare così, su proposte e idee inquietanti e cupe. Ma quello non era il momento.

"Basta, calmati..." mi dissi.
Così ripresi a correre, in quella reggia deserta. Non vi erano neanche gatti, gufi, cicale... Niente. Solo un silenzio assoluto e inquietante.
Attraversai veloce il giardino e raggiunsi il portone dell'enorme "villa" in cui abitavo. Mi voltai solo un'ultima volta, per osservare quel posto al chiarore della luna.
Non era senz'altro una visione piacevole: i raggi giungevano a tratti, trasformando anche le figure più comuni in ombre inquietanti ed ambigue.
Un brivido freddo mi corse attraverso la spina dorsale e mi risalì lungo tutta la schiena.
"Chissà se qualcuno mi ha seguito... No, non credo. Tanto, io non sono ancora un figlio dell'imperatore! Nessuno sa chi sono... Sono un semplice trovatello! E quindi non dovrebbero avere nulla da ridire, giusto?" mi dissi, riprendendo a correre in quella notte che si rivelò anche abbastanza fredda.

Poi un pensiero vagante catturò la mia attenzione: "Dove sto andando?" Okay, ora sono uscito da quel posto, da quel mondo tutto-regole. Ma... ora dove volevo andare? Non ne ero ancora sicuro, non avevo ancora avuto tempo di elaborare la strada più giusta. Avevo preso una decisione fin troppo avventata. Non conoscevo la terra di Roma, se non da qualche scritto... E neanche il resto del Mondo... Cosa avrei fatto?
"Ah, bene... Furbo tu a non averci pensato" Mi dissi da solo. "Ma adesso non mi devo preoccupare di dove andare, ora devo solo andare il più lontano possibile da qui... Prima che mi trovino e me ne dicano di tutti i colori... Al resto ci penserò domani..." Conclusi.

Continuando a camminare, mi ero portato oltre a quelle dannate mura.
Oltre alle mura... Non vi ero mai andato.
La reggia si trovava sopra a un colle, ma vi era ancora una parte di terra edificata prima di raggiungere il pendio.
Avevo da poco superato questo limite, che... Ad un tratto avvertii che qualcosa non andava. C'era un strano silenzio, ancora più cupo di prima. "Com'è possibile, scusa?"

Poi un fruscio dietro di me.
"Me lo sono immaginato" Sperai ardemente, continuando a ripetermi: "Vero? Vero? Vero?"
Arrestai di colpo la corsa. Mi girai di scatto...

Non era un rumore frutto della mia immaginazione.
C'era qualcuno dietro di me.
Cappuccio in testa, un lungo cappotto che copriva interamente la sua figura avvolta dall'ombra... In piedi, dritto, si ergeva qualcuno... Stranamente alto poco più di me.
La luce della luna faceva in modo che non si riuscisse a scorgere altro che un ombra nera.
Una voce profonda, calma ma decisa, che non avevo mai sentito prima, proclamò:
-Salve signorino. Graziosa serata questa per una passeggiata notturna, erro?-





 

 

~Dietro le quinte~

Bene, salve a tutti!! =3
La vostra pazza scrittrice torna su efp xD Dopo chissà-quanti-mesi di assenza, eccomi qui con una piccola storiella (ma anche no) Scritta mesi fa, e pubblicata solo ora xD
Sì, sto elaborando qualche chappy delle varie storie, oltre al mio libro ^W^
Però non so, prima che finisse la scuola mi è venuta ispirazione per questa storia... Sapete quando? Durante musica, teoria O.ò Si, sono fuori. Sapete, il canto Gregoriano... Ah, cavolo... Devo chiudere il becco °A°
Comunque, questo capitolo si unisce in modo un pò strano alla storia che mi è venuta oggi. Di fatti, questo capitolo ce l'avevo in mente da molto tempo, ma completamente diverso xD Non avevo idea di una trama, ma volevo qualcosa di simile come inizio di una-qualche-storia... Poi oggi, puf! Sono riuscita a fondere quest'idea con quella e quell'altra e... ecco una storia =D (più che altro un esercizio per la verifica di produzione del lunedì T.T)

Il protagonista, di cui non sono ancora certa del nome, è tutto mio, inventato. Sì, perchè non so ancora il nome xD Non so dire se è ispirato a qualcuno, forse. Non so cosa elabora questo cervello impazzito. Ma so che volevo che fosse qualcuno di carino xP
Scusate se a volte spara qualche termine non molto coerente... O meglio, quasi "volgare"... Dovevo sfogarmi °A°"
E' un racconto ambientato nel 593 (circa), fine estate/inizio autunno. Siamo a Roma, dove l'imperatore attuale è Maurizio.
Sia chiaro, è "storico" ma un pò... OOC. Ossia, mi sono inventata completamente il carattere di tutti i pg, non sapendo come essi erano (maddai -.-" NdTutti T.T Ndme) Ho ripreso i personaggi storici, caratterizzandoli a modo mio. Quindi lo metto come avvertimento, nonostante sia "storia" xD Però ho messo genere fantasy, perchè è più un avventura "fantasy" (come mi avete fatto notare, tutti i miei testi lo sono xP) incentrata su questo pg carino, ma ambientata in un periodo storico reale.

Ah, la reggia di Roma temo di essermela totalmente inventata, tanto da creare uno sfondo decente per 'sta storia xD
Che ne dite di Chimy? xD Oh, mamma mia... Sia chiaro, Chimy mi è venuto così, a casaccio xD Mi serviva un nome strano xD Poi però ho deciso di collegarlo con uno dei 10 figli di Maurizio: Tiberio. Non so perchè, forse perchè mi stava simpatico il nome xD
Così questo Chimy mi sta davvero simpatico xD English for ever! xD Temo che stavo pensando a Chicco di BW mentre lo facevo parlare... O.ò Non. Chiedetemi. Il. Perchè. O.ò

Sì, il dialogo con Chimy non era previsto all'inizio, ma mi sono divertita xP Che ne dite... Chi sarà l'"Ombra" alla fine? **
Per come pensa il protagonista alla fine, chi ha giocato a Pkmn Ranger 3 sa a chi stavo pensando mentre scrivevo... xD
Mi sono divertita molto a creare questa fic, correggo, long fic xD Spero vi piacca, e scusate della continua assenza... (e delle note più lunghe del testo O.ò)

Non sono ancora certa di continuare questa storia, è un idea un po' buttata lì, ma la pubblico solo perchè mi piaceva lo stile xD E per far vedere che finalmente efp ha ripreso a funzionare correttamente!! *^*
Per sapere qualcosa di Maurizio & CO... Let's go here!
Spero di vedervi in un "prossimo capitolo", e vi chiedo (se avete letto) di recensire la storia, così posso sapere come la trovate, mi fa sempre piacere! Dai, mi aspetto tante recensioni!

Va boh, io vado a crogiolarmi nell'ombra.
(Yay, adoro questa espressione, inventata by me! *^*)

Byee (non. mi. copiare. NdChimy Ehi, guarda che ti ho creato io, Chimy! Ndme -3-" Cattiva NdChimy)
Aemh, bye bye =3

Alla prossima!

Legendary Reshiram

... To Be Continued!

 

PS: Questa storia è stata pubblicata in un giorno speciale, come da descrizione...
Infatti oggi è il mio primo anniversario su EFP!! *^*
*parte la festa a cui partecipa sola con Whiry, Red e Chimy*
Yooosh!! (<--- grido di battaglia? NdChimy)
Mi sono davvero divertita su efp, sono contenta di essermi iscritta, ho conosciuto un sacco di persone fantastiche (non le elenco tutte, guardate tra autori preferiti xD) e ho letto un sacco di fic bellissime! Mi spiace non poter pubblicare molte cose, ma spesso non sono contenta dei miei lavori, e perciò aspetto... xD Be', alla prossima, eh!

Dietro alle quinte 2:
Io: Ehi, voi tre, gli auguri sono superflui?
Chimy: Sì, perchè intanto nessuno starà a leggere questa fic, quindi è inutile! ù.ù
Io: Pessimista ç.ç
Whiry: Mi ritrovo a dire che ha ragione
Io: Non anche te, dragonessa mia!! *ç* Red, tu non concordi vero? *occhi da cucciolo*
Red: Emh... No, dai qualche sacrosanta recensione arriverà, dai... :D
Io: YOOOSH!! Allora pubblico anche la fic su Kid Icarus! =3

  
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