1 Anno prima del Cell-game


In un palazzetto dello sport nella cittadella partenopea,
si stavano svolgendo dei vivi festeggiamenti per la proclamazione del campione del mondo…
“Ed ecco a voi signori e signori il grande,unico,formidabile…Mr Satan!!!!!!”
a parlare era stato il cronista del incontro che si era svolto poco prima.
Mr Satan era un uomo sulla quarantina con grandi occhi azzurri, folti capelli ricci neri e corporatura alta e robusta…un bel pezzo d’uomo insomma. Costui era il campione del mondo di arti marziali molto conosciuto soprattutto nella sua città la bella Napoli.
Quest’uomo era vedovo purtroppo da circa un paio d’anni e che  purtroppo aveva visto morire la giovane moglie non che compagna di vita che l’aveva accompagnato in tutto fino allora e che tempo prima le aveva regalato una meravigliosa figlia dalle caratteristiche fisico molto simile alle suo
al di fuori ovviamente del fisico molto asciutto e piccolo nonostante avesse una notevole forza e capacità di combattimento.Il suo nome era Videl…
Quest’ultima era una ragazza con una forte grinta e determinazione scaturitagli dalla prematura morte della madre, aveva al’incirca 10 anni ma che in realtà sembra averne molti di più ovviamente al livello psicologico e mentale come d’altronde molte ragazze della sua stessa città.
Beh in effetti era cosi perché in città come queste molte cose ti fanno crescere prima del previsto e ti portano a rigare dritta su un'unica strada o che sia buona o che sia cattiva.
Ovviamente la nostra Videl sapeva bene quale strada percorrere infatti era una delle bambine più apprezzate del paese aveva moltissimi amici e amiche anche  se solo una era la migliore…
Il suo nome era Sabrina era una ragazza molto bella una delle più corteggiate del paese,aveva al’incirca 5 anni in più a Videl ed era decisamente molto più sveglia infatti da li a poco avrebbe partorito uno splendido bambino a soli quindici anni e senza una persona al suo fianco.
E bene si questa ragazza era una delle tante ragazze madri che si trovavano a Napoli e che Videl non essendo ancora molto grande e autonoma non conosceva proprio bene.
Tra Sabrina e Videl non era una semplice amicizia o almeno non era una di quelle amicizie banali anzi erano unitissime sin dalla nascita…
Entrambe non sapevano che ben presto le loro strade si sarebbero divise per sempre. E si perché la notizia di un mostro dalla forma di un insetto tutto verde era giunta sino li e il padre di Videl nonostante l’amore per la sua patria avrebbe dunque deciso di sfidare quel orribile mostro e  quindi Videl sarebbe  dovuta andare via per sempre da Napoli e andare a vivere nella lontana città del Giappone:River city( Satan city oggi ihihi) abbandonando cosi per sempre le valorose e malinconiche strade di napoli… o forse no?

Era un caldo pomeriggio tra le strade di Napoli e la nostra cara amica Videl era intenta a finire di fare le ultime poche valige che gli erano rimaste da fare prima di andare incontro al suo destino.
“DRIIIIINN DRIIIIINN !” era il campanello della modesta casa Satan che suonava ripetutamente

“Chi è?” chiese con fare seccato la giovane bimba
“Videl sono io Sabrina perfavore apri la porta”
“Si certo entra pure!” rispose con voce allegra ma con un pizzico di malinconia la giovane Videl
“A che punto sei?” chiese la bionda
“Ho quasi finito mi mancano giusto un altro paio di cose e potrò chiudere anche quest’ultima maledetta valigia”
“Andiamo Vid non essere arrabbiata con tuo padre pensa se riuscisse a sconfiggere quel orribile mostro tu ritornerai qui più amata e apprezzata di tutti e poi con un sacco di quattrini…mmm non vedo l’ora Vid ma ci pensi noi due insieme di nuovo trionfanti più di prima ma soprattutto con un sacco di soldi nelle tasche aahahahahahah” disse con fare molto ambizioso l’amica forse anche un po’ troppo ambizioso
“E chi ti dice che io tornerò vittoriosa e soprattutto chi ti dice che tornerò dopotutto tu sai come fatto mio padre una volta che è salito su una barca non fa più marcia indietro”
“Cosaaaa??? Ma che dici Videl sai benissimo che prima o poi ci rincontreremo anzi sai che ti dico adesso ti faccio una promessa!”
“Davvero? E quale promessa? Avanti spara sono curiosa!” disse con gli occhi lucidi di speranza e amore la piccola Videl
“ Se non tornerai tu un giorno prima di sposarmi verrò da te a cercarti per farti fare da testimone come ci eravamo ripromesse da piccole d’accordo ci stai?”
“D’accordo ci sto.Affare fatto!”
le due si strinsero le mani e successivamente in un abbraccio…ma ad un tratto una voce le fece disolvere...
“Videl dobbiamo andare!”
“Arrivo papà.Addio sabrina” disse la più piccola mentre una lacrima calda le rigava il volto.
“E no Videl te ne sei gia scordata forse questo non è un addio ma soltanto un arrivederci” disse sabrina con uno dei suoi più sinceri sorrisi
“Aahahah allora arrivederci”
“Arrivederci”