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Autore: Kazeko92    16/07/2012    0 recensioni
Vivo per il suo sorriso. Ma ovviamente devo sorridere anche io. Non posso certo lasciarla sola, no?
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Avanti il prossimo" disse la dottoressa dal suo studio mentre l'ultimo paziente usciva. Entrò una vecchietta che subito salutò e si sedette. "Buongiorno signora! Non si sente bene oggi?" "Non sto poi così male... Tranne per un forte mal di gola che mi è venuto stamattina." "Ora controllo io, non si preoccupi" disse la dottoressa sorridendo come sempre. Si avvicinò all'anziana signora e le controllò la gola "Non è niente signora! Solo una leggera influenza. Prenda solo lo spray che le prescrivo e passerà tutto in pochissimo tempo." "Grazie dottoressa" sorrise la signora "Gentile come sempre..." la dottoressa sorrise e scrisse qualcosa su una ricetta. La signora la fissava incuriosita "Dica un pò signorina... lei è sposata? Fidanzata?" "No - rispose la ragazza ridendo - ho solo 26 anni, è presto per il matrimonio. Ma non sono neanche fidanzata. Perchè me lo chiede?" "È una ragazza così bella e il suo sorriso è sempre così solare... Se non ha il fidanzato allora c'è qualcuno che le piace!" la ragazza fece un grande sorriso "Veramente no. Anzi ho lasciato il mio ragazzo appena un mese fa... Direi che è un pò presto per trovarne un altro, non crede?" "L'ha lasciato un mese fa?!? Nessuno si è mai accorto di niente! Ha sempre continuato a sorridere solare come se non fosse successo niente! È davvero una ragazza coraggiosa... Complimenti" "Grazie - rispose la ragazza senza smettere di sorridere - ma il mio non è coraggio. È una promessa." "In che senso?" "Una persona speciale per me c'è, anche se non è un ragazzo... È una persona a cui tengo molto. È più di un'amica e più anche di una sorella. Per lei farei la guerra al mondo intero. Vivo per il suo sorriso. Ma ovviamente devo sorridere anche io. Non posso certo lasciarla sola, no?" la signora non disse niente. Si limitò a sorridere dolcemente alla ragazza e si ricordò di quando anche lei, da giovane, faceva quei discorsi per la sua migliore amica. Anzi no, sua sorella. Perchè in realtà loro erano come sorelle. Il legame di sangue non importava. Loro sentivano il legame comunque. Era bello avere una persona così importante nel cuore. Bastava solo pensarci e, nei momenti più tristi, tutte le cose negative sparivano. Ci si sentiva più forti. "L'amicizia è una cosa stupenda..." disse la signora fuori dallo studio della dottoressa, fissando le macchine che passavano. "E oggi che preparo alla mia 'sorellina'? - disse - Devo sbrigarmi... mi sta aspettando a casa." sorrise e si avviò verso casa.

 

Questa storia in realtà è un sogno che ho fatto e allo stesso tempo sono dei pensieri miei, a cui credo fermamente.

  
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