Crossover
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Autore: Morgana le fay    16/07/2012    3 recensioni
Durante una gita scolastica Amy, Bree e Nikky si ritrovano in un altro mondo, dove dovranno sapere perché sono lì e cosa centrano con un certo dottore che vuole vendetta.
...
Crossover tra Bleach, Naruto, D.Gray man, tutor hitman Reborn, FMA.
Cammei: Inuyasha, lovely complex, Nana.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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CAPITOLO 15: It takes a fool to remain sane

 

 

Amy non era sicura di aver afferrato bene ciò che le stavano dicendo.

Ci provava, ma non riusciva a capirlo. Proprio no.

Voltò lentamente lo sguardo verso Tsuna Sawada, il decimo boss dei Vongola e mimò con le labbra un “cosa?”, lui, rosso di vergogna, in risposta la guardò con uno sguardo un po’ smarrito, quindi la mora tornò a concentrarsi su Reborn, l’Arcobaleno non che tutor del castano.

“Ehm.. non sono sicura di aver capito cosa vuoi che facciamo esattamente..”

“E’ semplicissimo, Amy, voglio che oggi proteggiate Imbrana-Tsuna per questa giornata. Ci sono delle persone che vogliono ucciderlo e Roy mi ha assicurato che siete brave in queste cose. Dunque accettate?”

Amy spalancò la bocca e cercò di mettere insieme delle parole che potessero esprimere cosa pensava.

“Io.. non so se siamo poi così adatte al compito..”

“Oh io ne sono sicuro!” detto ciò colpì Tsuna in testa e gli disse qualcosa tipo “comportati bene” o “impara da qualcuno che sa combattere” e se ne andò.

Amy cercò di ricomporsi e pensò di raggiungere Reborn prima che uscisse dal giardino, ma non le sembrò una buona idea.

Insomma non sarebbe stato proprio il caso!

Sbuffò irritata “E’ sempre così?”

Il castano che guardava tutto tranne la ragazza borbottò “fa anche di peggio..”

Il sopracciglio della Armstrong schizzò in alto “Peggio?! Peggio di lasciarti alle..” guardò la sveglia: 5.57 del mattino “..neanche sei del mattino senza preavviso, facendoti entrare come uno scassinatore..” indicando la sua portafinestra che dava sul retro della casa e da cui filtravano i primi raggi di luce “..nella camera di una ragazza!!” coprendosi ancora di più con le coperte perché non vedesse la canottiera e gli shorts con cui dormiva e in parte per farlo sentire più in colpa “A te sembra che possa fare di peggio?”

Tsuna assunse una espressione un’espressione mortificata.

“Mi dispiace, Amy-kun!”

La mora si pentì di aver inveito contro lui.

Infondo non era colpa sua e lei non era così pudica.

“Oh Tsu-chan!” gettò a terra le coperte e abbraccio il ragazzo “sei così carino!!” cinguettò felice.

“A..A.. Amy!”lui era di una fluorescente tonalità bordeaux.

“Su su, tesoro!” la mora si alzò in piedi e si infilò una felpa che aveva rubato ad Ed “vieni con me. Hai fatto colazione?”

“Io.. no.” Il ragazzo era ancora scosso.

-Non deve capitargli tutti i giorni che una ragazza lo abbracci o che sia mezza nuda davanti a lui.. Che carinooo!!-

“Ti preparo qualcosa io! Poi tenterò di svegliare una delle ragazze.”passando in corridoio diede uno sguardo alle porte delle altre due stanze, sapendo che non sarebbe stato facile farle alzare “Oggi lavoro al Devil’s, quindi resterai con le ragazze.”

-Se si svegliano prima che inizi il turno- aggiunse a se stessa.

“Allora chi è che ti sta cercando di uccidere?”

-E molto probabilmente ci riuscirà visto che sembri la mia versione al maschile più di Gerald-

“Sinceramente non lo so..  Non mi ha detto nulla!”

“Ah!” Amy lo squadrò.

-E’ sincero! Ma cavoli se rischia di morire, perché non gli hanno detto chi lo cerca!-

“Ma aspetta! Tu non avevi dei.. tipo compagni..”

“Si, infatti, ma Reborn li sta allenando.”

“Ti ha scaricato a noi, in poche parole!”

Tsuna annuì.

-Povero ragazzo!-

“Tranquillo, le ragazze Armstrong si occuperanno di te!”

-Se Nico si sveglia!-

 

 

 

Bree osservò Amy correre fuori dal cortile, uscire dal portoncino e proseguire velocemente in strada, poi chiude la porta e si voltò a guardare Tsuna.

“Bene. Come stai Tsuna? Tutto bene a scuola?”

“Certo!” sembrava un po’ agitato “Come mai non sei tornata più poi?”

“Roy voleva che stessimo lì per poche settimane e quindi allo scadere del tempo ce ne siamo dovute andare.”

Tsuna si torceva le mani in modo quasi convulsivo e la ragazzo lo notò subito.

“Ecco c’è una cosa che vorrei chiederti..” iniziò esitante il decimo Vongola.

Sembrava seriamente in ambasce.

-Ti ricordi l’ultimo giorno di scuola? Ricordi che ti ho cercata per dirti che un ragazzo ti cercava..?

Beh ecco mi sono accorto che vi assomigliavate molto.. Dopo che te ne eri andata.. E mi chiedevo cosa voleva da te..-

Ecco questo sarebbe stato il bel discorso, esclusi alcuni balbettamenti, che il castano avrebbe voluto farle, ma non riteneva giusto parlarne quindi ripiegò su argomento più, si sperava, tranquillo.

“Ecco è successo qualcosa tra te ed Amy?”

La bionda sollevò lo sguardo dalla sua tazza di tè alla pesca super zuccherato.

“Si, insomma.. Sembrava che fossi un po’ a disagio stamattina..”

Bree abbassò gli occhi non sapendo cosa dire.

Era passata quasi una settimana da quando Amy era tornata a casa sconvolta perché si sentiva tradita da tutti i segreti delle amiche.

Nikky aveva felicemente sbandierato che era ufficialmente fidanzata con Kiba.

Mentre lei.. beh lei aveva provato a confessare che stava per innamorarsi di un cattivo e che a momenti chissà quale segreto avrebbe rivelatogli.

Alla fine era solo riuscita a dire che aveva molto lavoro e che in segreto in realtà usciva con i suoi compagni di sventura del laboratorio.

Si sentiva in colpa, anche perché aveva il sospetto che Amy sapesse che quella non era la verità, ma proprio non ci riusciva.

“Diciamo che c’è stata una specie di incomprensione.. nulla di che!”

Gli sorride un po’ per dimostrargli che andava tutto bene, in fondo.

Tsuna la fissò un attimo come se cercasse le parole.

“Qualunque cosa sia successa non è importante, però non dovresti nascondere le cose alle tue amiche. Se questa incomprensione sta incrinando il vostro rapporto, dovresti parlarne.”

“Sai questo è un ottimo consiglio.” Disse lentamente la bionda.

- Irrealizzabile però nel mio caso..-

Tsuna s’imbarazzò “Beh.. Ogni tanto mi escono queste frasi decenti, dai!”

Bree gli sorrise.

Aveva deciso. D’ora in poi sarebbe andato tutto meglio.

 

 

Georgie fissò Amy chiedendosi come facesse a non capire una ovvietà simile.

Ehm Amy non per farmi gli affari tuoi..” iniziò la rossiccia.

“Ma visto che lo stai raccontando a tutti ormai lo sono diventati..” disse sarcasticamente Sasuke, beccandosi un bel calcio da Geogie e Amy e uno sguardo di disapprovazione da parte di Orihime.

“Ahia!! Hei!! Scusate tanto se sto dicendo la verità eh?! E’ una settimana che lo sta dicendo e io sono pure stufo di sentir parlare di sto tizio. Hai due possibilità: molli il tuo moroso e ti metti con quel tizio o resti con il biondino e dimentichi l’altro. Non è difficile!!”

La rossiccia si massaggiò le tempie pensando a come riparare il danno fanno dal suo adorato fidanzato.

- Però non ha tutti i torti.. Ha poche possibilità di azioni!-

La mora si rabbuiò.

“Prima che questo idiota mi interrompesse” fulminò il corvino “volevo solo dirti che forse devi darti tempo. Insomma comunque a Ichigo hai detto che lo odi e magari dovresti prima far pace con lui... Poi non puoi ignorare il fatto che provi qualcosa per Ed.. per me devi solo dare tempo al tempo! Manda tutti a quel paese e concentrati su altro!”

Amy alzò lo sguardo un po’ lucido su di lei sembrava dire “cioè?”

Georgie le sorrise.

“Manca poco a Natale e ti propongo di andare a fare shopping consolatorio!” si voltò verso l’altra cameriera del Devil’s nest “Ovviamente sei invitata pure tu  Orihime!”

Orihime esultò felice e Amy le sorrise dolcemente.

Si, aveva fatto una buona azione.

Magari questo avrebbe cancellato un po’ delle cattive azioni di cui si macchiava ogni giorno.

 

 

Nikky si svegliò felicemente riposata come poche volte le era capitato nella vita.

Uscì dalla stanza e si diresse in bagno a vestirsi.

Dal silenzio della casa probabilmente Amy era già andata al bar e Bree al lavoro di laboratorio.

Mentre spazzolava i suoi lunghi capelli corvini, sentì bussare alla porta.

“Nikky?”

Era Bree.

“Si?”

“Io devo andare. Tu però non andartene finché non torno, ok?”

“certo!”

La corvina entrò in cucina canticchiando e aprì il frigo per vedere se era rimasto qualcosa da mangiare.

“Ciao! Tu devi essere Nikky, giusto?”

La ragazza scattò e si voltò verso il salone.

Lì c’era un ragazzo magrolino, piuttosto basso e con una zazzera di capelli castani.

“Scusa! Non volevo spaventarti! Sono Tsuna Sawada.”

Nikky rimase paralizzata.

“Ehm.. Sono un ex compagno di classe di Bree e.. Ehm.. Ecco diciamo che Bree mi ha detto di dirti che dovreste proteggermi.. O una cosa simile!”

Nikky non emise un solo suono, fissava solo il ragazzo.

Tsuna intanto si sentiva ogni secondo più imbarazzato.

“Ehm.. resterò solo per oggi..”

Nikky come si svegliò, gli prese la mano.

“Perché non resti per sempre?”

 

 

Bree non si era mai sentita così sicura in vita sua.

Nemmeno quando andava a scuola e sapeva di conoscere tutto, nemmeno quando suo fratello si voltava verso di lei e lei sapeva già cosa avrebbe detto, nemmeno quando lavorava al laboratorio e sapeva esattamente dove Komui si era nascosto e ponderava se avesse ottenuto di più rivelando i suoi nascondigli e rivelando tutto o estorcendogli permessi e privilegi.

Sollevò lo sguardo.

Era la cosa giusta.

Non aveva più paura neppure.

“Tyki.. voglio che tu sparisca immediatamente dalla mia vita!”

 

 

 

Amy ridacchiò a quello che aveva appena detto Georgie.

Avevano appena accompagnato a casa Orihime e ora si stavano dirigendo verso casa Armstrong dopo un intenso pomeriggio di shopping natalizio.

“Sai Georgie mi sono chiesta spesso una cosa?”

La rossiccia si voltò con aria interrogativa.

“Com’è che tu, una persona così simpatica e solare, sia finita a mettersi con un ragazzo come Sasuke, così.. Mhm.. Rompiscatole?”

Un lampo rapido passo negli occhi blu della Gabaldon, un lampo simile alla triste ironia.

“Diciamo che ogni tanto il destino è strano. Non possiamo decidere tutto noi e non possiamo ignorare ciò che succede.”

Amy la fissò confusa, ma non proseguì.

Camminavano silenziose nelle strade alberate del quartiere di Amy, il crepuscolo stava portando con se la notte.

Considerando che le altre non avevano chiamato per chiedere rinforzi, probabilmente i presunti assassini di Tsuna non avevano trovato dove era nascosto e quindi era salvo.

“Sai ho pensato a quello che hai detto e penso che per prima cosa cercherò di ritrovare un equilibrio con  Eddy, poi mi occuperò delle scuse per Ichigo.”

“E’ una buona idea. Perché non..” s’interruppe.

Amy spostò lo sguardo davanti a se dove c’erano un ragazzo che sembrava aspettare solo loro.

“Hei aspetta!!” la mora inclinò un po’ la testa di lato “Ma io ti conosco! Tu sei Takeshi Yamamoto, il guardiano della pioggia dei Vongola. Che ci fai qui?”

“Si sono io.” Fissò prima la Armstrong poi spostò lo sguardo verso la ragazza accanto a lei e s’irrigidì.

Era la ragazza del concerto.

Sperò che il buio quasi imminente non facesse notare le sue guance in fiamme e tornò al vero motivo per cui si trovava lì.

Amy colse però il rossore sulle sue guance e la leggera rigidità di Georgie e ne trasse le debite conclusioni.

“Takeshi. Cosa desideri?” la mora gli sorrise.

“Tu sai già cosa desidero..” detto ciò portò la mano alla sua katana, mettendo sull’attenti tutti i sensi della mora.

 

 

Bree fissò il ragazzo davanti a sé senza capire bene cosa volesse.

“Scusa Ryohei” fece una pausa per vedere se aveva capito male il suo nome, non ricevendo risposta decise di proseguire “ So che per alcuni pensare è stancante, ma io vorrei andare.” Finì con tono stizzito.

Prima le si para davanti e le dice cretinate tipo di combattere al massimo e di avere uno scontro leale, poi visto che è una donna viene colto da un improvviso dilemma morale sul fatto che forse combattere contro una donna è sbagliato.

Ma dico? Che squilibrati girano da queste parti?!

“Aspetta!! Non riesco ad arrivare ad un punto!”

-ci credo idiota!-

Il limite di sopportazione della bionda era giunto da un pezzo e non ne poteva più.

Già aveva smascherato Tyki che sveva addirittura osato complimentarsi per la sua perspicacia e ora aveva questo idiota che blaterava a vanvera e lei aveva bisogno di rompere qualcosa.

“Ancora un secondino!”

Urgente bisogno di rompere qualcosa.

 

Nikky aveva subito percepito la presenza dello sconosciuto fuori dalla portafinestra della sala.

Si era subito preparata, prendendo in mano le due pistole.

Lo sconosciuto entrò in casa facendo esplodere la porta e Tsuna l’aveva afferrata giusto in tempo per non farle beccare una pioggia di vetri e nascondendola con lui dietro un muro.

Nikky avrebbe voluto abbandonarsi all’estasi del momento.

Non aveva mai creduto nell’amore a prima vista ma quel ragazzo rendeva tutto possibile.

Tsuna però era un po’ stranito.

Non molte persone di solito facevano saltare in aria le porte.

Anzi, lui ne conosceva solo una.

Però non avrebbe avuto molto senso!

La corvina poi gli sussurrò all’orecchio “Io vado, tu resta qui!”

Il castano avrebbe voluto fermarla, ma lei fu più rapida.

 

 

Georgie continuava a fissare il ragazzo con la coda dell’occhio, mentre ascoltava Amy.

“Non posso crederci!! Io sono sveglia dalle sei di sta mattina per una cosa del genere??”

Takeshi ridacchiò, felice di non dover combattere contro nessuna della due ragazza.

“Ah ah ah sarebbe stato divertente direi. Poi non sono molto sicuro che avrei voluto combattere contro delle donne.” La due lo squadrarono “non nel senso che siete meno brave, ma sarebbe stato strano.

Si, si era salvato in corner con quell’uscita.

La mora sbuffò, come esausta, raccolse i pacchetti da terra.

“Io vado a spiegare sta cosa alle altre, prima che mi facciano saltare in aria la casa”

In quel esatto istante un esplosione provenì dalla casa infondo alla strada: casa Armstrong.

“Ok. Ora devo andare a salvare veramente il salvabile.”

Fece alcuni passi, poi si voltò con un sorriso sornione.

“Takeshi, perché non accompagni a casa la povera Georgie? Non sta bene che una ragazza giri da sola la notte. Buona serataaa!”

Detto ciò cominciò a correre rapidamente verso casa.

Il silenzio seguente divenne imbarazzante.

“Ehm.. andiamo?” esordì Takeshi.

La rossiccia non sapeva che fare.

Cercò di analizzare i pro e i contro, ma mandò mentalmente le lista a quel paese poco dopo e annuì facendogli strada.

 

 

Bree si apprestava a colpirlo in testa quel dannato ragazzo quando un esplosione che veniva proprio da casa sua la fece scattare e si mise a correre.

Ryohei intanto le urlò dietro qualcosa che la bionda non si sforzò nemmeno di capire.

Appena arrivò alla porta vide Amy, carica di borse, che si stava avvicinado.

“Ma che diavolo succede?” esordì la bionda.

“Entriamo che li fermiamo prima che ci distruggano casa e poi ti spiego.” Il tono di Amy era spazientito.

Il ragazzo della boxe intanto le raggiunse e la mora gli lasciò in mano tutte le buste di regali.

“tieni! Non farli cadere, chiaro?”

Il ragazzo la fissò stranito.

La ragazza sbuffò “seguimi!”ed entrò in casa.

 

 

 

Nikky aveva capito che era bravo, ma non immaginava così tanto.

Lo sconosciuto era riuscito a trovare Tsuna e ora lo stava facendo alzare in piedi.

- Non ti permetterò di fargli del male!-

Mosse di scatto il braccio e prese il braccio destro di Tsuna, mentre l’assalitore gli teneva il sinistro e strattonò Tsuna dalla sua parte.

“Non lo porterai via!” ringhiò la Armstrong.

“beh di sicuro non resterò qui!” rispose furibondo l’altro ragazzo dai capelli argentei.

Tsuna tentò di aprire la bocca per dire qualcosa,come ad esempio quanto fosse assurda la situazione, quando la porta si spalancò e entrò Amy esordendo con un “Smettetela idioti!”

Nikky si fermò all’istante dallo strattonare Tsuna, ma non mollò la presa.

Intanto Amy sembrava essere uscita di senno perché parlava all’aria.

“So che sei qui, maledetto! Non è un bel modo di usare la gente, sai?”

“Oh ma ero d’accordo con il vostro capo.”

Nikky, Tsuan e lo sconosciuto si girarono verso la porta della sala dove si trovava Reborn che sorrideva serafico.

“Spero che Roy ti abbia dato l’ok da ubriaco fradicio perché domani lo faccio fuori!” la mora si girò verso la corvina, il povero Tsuna che sembrava una bistecca combattuta tra due cani e il guardiano della tempesta “e voi due mollate quel povero ragazzino!”

La corvina guardò stupita la più vecchia del gruppo.

Era impazzita??

“Hayato lascia Tsuna.”

Il ragazzo dai capelli argentei allentò la presa ma non mollò il braccio, fissando in cagnesco la minore delle Armstrong.

“Nico.. Lascialo. Questo era solo un test per tutti noi.”

“Ma degli allenamenti in palestra non usano più?”

“Ah non chiedere B. Ma a quanto pare mentre noi cercavamo di proteggere il decimo dei Vongola, i suoi compagni cercavano di liberarlo da noi.”

Le voci di Hayato e Nikky si unirono in un “cosa?”

“Esatto.” Reborn si avvicinò ai due e colpì il boss dei Vongola. “Tsuna sei un buono a nulla! Loro dovevano allenarsi a combattere, ma tu, se vuoi diventare boss, devi impedire gli scontri inutili.”

Il castano si liberò le braccia e si massaggiò la testa, troppo stanco per prestare attenzione.

Intanto Nikky e Hayato Gokudera si squadravano da capo a piedi a vicenda con curiosità ignorando gli altri che discutevano animatamente sull’accaduto.

 

 

Georgie era leggermente agitata.

Non era abituata ad essere accompagnata fino a casa da qualcuno.

Doveva ammettere che Sasuke non era esattamente il ritratto del gentiluomo, poi per come stavano le cose non credeva l’avrebbe mai fatto.

In compenso parlare con Takashi le piaceva. Poteva rilassarsi per un attimo e abbassare la guardia.

Sentirsi una persona normale a volte.

Lo guardò sorridendo.

Era tutto preso dal raccontarle della scuola, del baseball e dei suoi amici.

Dio, quanto lo invidiava!

Per un secondo le sarebbe piaciuto poter dire lei le stesse cose, almeno una volta nella vita.

Ma poi si senti sporca.

Come poteva pensare queste cose?

Era consapevole dei rischi, eppure aveva accettato di farlo lo stesso e non doveva lamentarsi.

Era stata la sua prima decisione come adulta e ne era sempre stata fiera, ma ora quando parlava con Orihime o Amy e più che mai con Takeshi non era più sicura della sua scelta.

Avrebbe tanto voluto conoscerli prima.

Prima che succedesse tutto!

Chissà come sarebbe andata a finire?

Scosse il capo, erano pensieri sciocchi e lo sapeva.

Non poteva cambiare nulla, ma non riusciva a cancellare quella sensazione di rimpianto.

E non riusciva a cancellare la sensazione che stesse facendo la cosa sbagliata!

Lì per strada a passeggiare chiacchierando con Takeshi, era sbagliato.

Stava sporcando una persona pulita e limpida.

Non riusciva più a soffocare le lacrime che le erano arrivate agli occhi.

“Takeshi..” mormorò debolmente “ora posso andare avanti da sola..”

“Ma..” lui iniziò a protestare, ma lei sollevò la mano per fermare le sue parole.

“Grazie! A presto” si fermò ancora un attimo, poi continuò da sola.

Le lacrime le uscirono silenziose dagli occhi, ma l’oscurità le nascondeva.

Un pensiero le sfiorò la mente: gli aveva detto “a presto” e non “addio” come sarebbe stato giusto e questo la fece piangere ancora di più in quella fredda notte di dicembre.

 

 

 

 

Uff, ce l’ho fatta!!

E’ da aprile che devo postarlo e ci sono riuscita.

Scusate!!

In compenso ho già pronto il prossimo che uscirà o entro questa settimana o dopo la prossima.

Sapete vado al mare lunedì prossimo.

Ora J ho mantenuto la promessa, non uccidermi.

Buone vacanze e buon mare o montagna o città d’arte a voi!!

Ah e se avete voglia di farmi sapere gli affari vostri mi piacerebbe sapere dove andate di bello, si sa mai per il prossimo anno che mi ispiriate una meta.

 

Baci,

 

Momo

 

  
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