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Autore: The heart_your heart    17/07/2012    0 recensioni
era il giorno del mio sedicesimo compleanno quando la mia vita decise di cambiare tutta all' improvviso...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto iniziò la mattina del mio sedicesimo compleanno, ero in camera intenta a scegliere il vestito perfetto… avevo quella maledetta voglia di essere considerata come una ragazza alla moda, almeno per un giorno nella mia vita. Entrai cosi in bagno mi lavai, truccai e pettinai i capelli facendomi i riccioli; ad un tratto sentii una voce chiamare: _ Chiara!_ , era mio padre che, come tutte le mattine, si lamentava perché ero rinchiusa in quel maledetto bagno da ore. Mi affacciai cosi alla porta e dissi:_ Dimmi che vuoi?_ così lui rispose:_ E’ tardi su muoviti dobbiamo andare a scuola… non voglio che tu perda l’autobus anche stamani!_ io risposi _Ok arrivo dammi solo un altro minuto metto a posto senno mamma brontola!_ Dopo poco ero già pronta zaino sulle spalle, trucco perfetto e…. ma il cellulare??? Oddio il cellulare me lo reo dimenticato sul comodino di camera feci una cosa in camera e eccolo li _ Menomale!_ esclamai io. Tornai in macchina in un batter d’occhio e andammo a scuola. Arrivati a scuola entrai in classe e tutti mi iniziarono a cantare “Tanti auguri a te”, ma non mi tornava qualcosa dov’era, dov’era Harry? Non c’era? Feci per uscire di classe quando mi saltò a dosso Harry: _ O te? Pensavo che tu fossi malato invece ci sei, non ti sei dimenticato vero?_ _Dimenticato di cosa?_ chiese lui _ Harry dai non scherzare chi è nato/a in questo giorno??_ _Ma non saprei… forse tu???_ _E’ già quindi che si fa stasera?_ chiesi io _Ti porto in un posto io ok?_ _Mi posso fidare?_ dissi scherzando _Certo_ Non mi era mai successo parlando con lui, ma per la prima volta sentii una stretta alla bocca dello stomaco come se volessi dire qualcosa di importante a lui. Feci per rientrare in classe, la prof. era appena arrivata con mezz’ora di ritardo Harry però mi afferrò per il braccio, la prof. era già entrata in classe e stava facendo l’appello; per un istante avevo avuto la sensazione che lei non si fosse neanche accorta della nostra presenza; intanto Harry mi aveva baciata. _E’?_ _Cosa_ disse lui _Cosa hai fatto? Perché l’ai fatto?_ Ero mezza rincoglionita, tra il fatto che mentre era successo stavo pensando alla prof. e al suo ritardo tra che non capivo nulla già di mio… ma che era successo?? _Ti voglio solo per me_ continuò lui _Era tanto che te lo volevo dire_ _Ei, ei fermati ok? Calmo va tutto bene anch’io ma avevo paura., paura che potesse cambiare tutto che tu non mi ricambiassi e che non mi volessi neanche più; è per questo che oggi quando sono arrivata in classe la prima cosa che ho notato è che tu non c’eri_ La prof. era ormai alla “S” mancavano solo due cognomi il mio e il suo, entrammo in classe e un sottofondo di UUU si sentii dai compagni; io feci per sorridere, un sorriso che era una via di mezzo tra vergogna, felicità, timidezza… insomma come non poteva essere altrimenti, il giorno del tuo compleanno che ti succedono tutte queste cose insieme; era un SOGNO che diventava realtà semplicemente pura realtà. Harry si voltò verso di me come per voler dire _Non preoccuparti è normale_ feci cenno “si” con la testa e risposi all’appello poi, dopo lui… oramai era suonata la campanella della ricreazione quelle tre ore erano proprio volate. Vidi le mie amiche li nel corridoio delle “macchinette” chiamato così perché vi erano due macchinette una del caffè e una delle patatine che altro. Raccontai quello che era successo alle mie amiche più fedeli Aurora e Simona, intanto Harry stava girando con i suoi amici per la scuola. Quando raccontai tutto mi iniziarono a fare 1000 domande della serie _Come? Dove? Quando? Come è successo? Che hai provato?_ e cosi discorrendo _ stasera, oggi pomeriggio, mi vuole portare in un posto ma… bho non so dove mi ha detto di fidarmi di lui poi si vedrà_ La ricreazione finì con un abbraccio tra amiche…le ore dopo furono di inglese, storia e geografia una palla assurda. Finalmente suonò la campanella dell’ultima ora, Harry si avvicinò a me e mi disse nell’orecchio che ci saremmo incontrati al parco davanti alla scuola alle sei; io annui sorrisi e lui mi salutò con un tenero bacio. _A dopo_ _A dopo_
  
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