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Autore: Pipia    17/07/2012    61 recensioni
Dal capitolo 19 : -Tu mi odi..- riuscì a dire solo quello prima di scoppiare a piangere. L’unica persona che potesse volerle bene l’aveva punita, si sentiva disintegrata. Joseph di scatto la raggiunse. Le alzò il viso con la mano. Non gli era mai stato insegnato l’affetto. Non riusciva a dimostrarlo, se non con amore carnale o violenza. E si odiava per questo, odiava dover essere così. Baciò impetuoso le labbra della demone, che si tirò indietro. Il principe non glielo permise e la catturò a sé mettendo una mano sulla schiena. Non centrava niente con il sesso, o il piacere. Erano entrambi distrutti dentro, entrambi richiedevano qualcosa dall’altro. Avevano bisogno di quell’amore negatogli, da fattori esterni. Joseph si staccò, guardandola scuro in volto, quasi severo.
-Io non ti odio.-
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Relazione tra padrone e schiava, ma non solo. Punizioni, scene carnali, personaggi secondari intriganti e particolari. Halchi, cittadina natale della nostra protagonista, viene rasa al suolo per conto di Joseph, demone e principe dei purosangue sbruffone, insensibile, erotico e sprezzante; e Priscilla, demone mezzosangue diventa schiava del primo. E' una ragazza spigliata, testarda, scontrosa, sensibile e sincera... non si fa sottomettere facilmente.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Sovrannaturale
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•Half-blood

Prologo



Xanver entrò sicuro dentro il palazzo reale. Il vestito blu notte era ricamato con filo dorato, e il mantello scurissimo ricadeva sul pavimento leggero e morbido. 
Xanver era un demone purosangue, dai capelli biondo scuro leggermente più lunghi delle orecchie, che teneva raccolti in una minuscola coda. Camminava deciso, con a seguito altri purosangue, di certo di meno valore del demone biondo. Alla fine della sfilata di puro sangue entrarono in fila, ammanettate, una decina di ragazze. Avevano tutte un corpo molto minuto, sicuramente a causa del poco cibo tra la loro specie : i mezzosangue. Avevano capelli arruffati e sporchi, camminavano lentamente e le loro forze sembravano completamente sparite. Molte di loro vestivano con sacchi di yuta, altre con vestiti strappati. Quasi tutte avevano sangue tra le braccia, le gambe e il viso. O era il loro, o era di qualche altro demone dal sangue sporco. 
Xanver spalancò le porte del salone, interrompendo la colazione reale.  Un lungo tavolo riempiva la sala, diversi candelabri erano ordinatamente posizionati nel vario luogo ovviamente spenti, la luce del sole che penetrava dalle finestre e illuminava la tavola e un ragazzo, con di fronte a lui qualsiasi tipo di cibo. Le ragazze sussultarono a tutto quel ben di dio, ma restarono immobili .
Xanver si avvicinò al principe e addentò una pasta alla crema. 
-Lo sai che non mi interessa se sei un purosangue, se fossi un'altro la tua testa rotolerebbe già sul pavimento - parlò gelidamente il ragazzo. Aveva la pelle olivastra, e la pettinatura alla moicana. Il corpo era muscoloso, le labbra sottili assaggiavano voracemente una tartina mentre la sua gola si deliziava di sangue di umani e mezzosangue. 
-Ho portato in dono le ragazze più belle di Halchi, mezzosangue ovviamente, deciderete voi cosa farne- parlò il biondo, con una voce profonda e ironica. Il principe sorrise, si pulì con un tovagliolino di seta l'angolo della bocca e si alzò, dirigendosi verso le ragazze tremanti.
Queste ultime abbassarono terrorizzate lo sguardo appena Joseph, principe dei demoni, purosangue di grande fama , si avvicinò. Solo una ragazza tenne il viso alto, con lo sguardo vacuo e l'espressione corrunciata.
-Nessuno ti ha insegnato ad abbassare lo sguardo davanti ai superiori, sporca mezzosangue?- la voce tagliente del principe scalfì parecchio l'animo della piccola donna, non rispose e ignorò di proposito l'insulto. Aveva i capelli castani scuri poco più lunghi delle spalle, incrostati di sangue, gli occhi grigi erano gonfi dal pianto, il viso e le spalle ricoperte da lentiggini chiarissime la facevano assomigliare a una bambola di pezza rovinata e vecchia.
-Come ti chiami?- proseguì Joseph, inspirando sulla ferita del collo della ragazza. L'odore del sangue gli era risultato spettacolare e delizioso. 
-Priscilla, signore- disse educata. Abbassare lo sguardo davanti agli autori della morte della sua famiglia era una cosa inaccettabile, ma sapeva che se fosse stata troppo scontrosa e imprudente avrebbe fatto la fine di molti mezzosangue. 
-E dimmi Priscilla, vorresti diventare la mia schiava?- chiese beffardo il purosangue, mentre leccava piano la ferita della ragazza.
-Preferirei morire , signore - rispose impaurita e sfrontata. Voleva veramente che qualcuno la uccidesse : il dolore che provava per la perdita della famiglia la lacerava dentro, non avrebbe sopportato di servire un mostro come quello. 
-Interessante..- momorò il purosangue moicano, trascinandola fuori dalla riga e rompendole le catene della mani . -io ora ti ucciderò, se vuoi che mi fermo ti basterà pregare - disse guadagnandosi il silenzio degli altri demoni. 
Presto gli occhi del ragazzo diventarono rossi e le vene nere visibili. Si avvicinò velocemente alla ferita, che lacerò più del necessario fancedola gemere dal dolore. Priscilla sapeva che da li a pochi secondi il suo corpo si sarebbe accasciato come quello della madre, che aveva cercato di difenderla. ''Sopravvivi'' aveva detto ,prima di smettere di respirare, sua madre.
-La prego..- sussurrò con un filo di voce la mezzosangue, mentre il viso di Joseph tornò normale e si staccò dalla sua ferita. La ragazza cadde in ginocchio, stremata. Il principe la guardò con disprezzo e con tono gelido ordinò : - Lavatela, fatela mangiare e sistematela. La voglio in camera mia tra 2 ore massimo - 
Subito dei servi dal sangue sporco si affrettarono a soccorrere Priscilla, che guardava il viso sprezzante del demone moicano, dal grande potere. 
-Xanver, scegli un ragazza per te, te la meriti- parlò mentre, la ragazza si allontanava dal suo nuovo padrone. Vide solo che tirò via una biondina dagli occhi azzurri e i capelli corti, dallo sguardo basso e dal tremore evidente. 
-Potete divorarle le altre- parlò Joseph, agli altri purosangue e guerriri al suo servizio. 
Degli urli strazianti penetarono nelle orecchie di Priscilla, che si raggelò impaurita. A diversi metri di distanza si sentivano i tonfi dei corpi morenti delle sue coetanee. Senza ritegno le lacrime solcarono il suo viso.






Eccovi il prologo della mia terza storia, so che è abbastanza corto ma entro qualche giorno pubblicherò il seguito. Molto differente dalle altre mie due storie ( se è amore non puoi scappare, il mio miglior nemico) è oltre di genere erotico anche sovrannaturale e quindi prima volta nel genere. Ho messo il rating arancione, poiché non ci saranno scene di troppa violenza ma alcune saranno indispensabili. Spero vi interessiate a questa nuova storia, magari se volete lasciate una piccola recensione che mi fa sempre piacere ** (ogni volta che pubblico una nuova storia l'ansia mi attanaglia lo stomaco ;') )
Un grande bacione a tutti
vostra Sofi
<3
   
 
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