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Autore: _Someonelse    17/07/2012    1 recensioni
Madeline, una ragazza insicura ma con un piccante sarcasmo. Una sognatrice ambiziosa. Cosa succederebbe se il suo sogno più grande diventasse realtà? Intrighi, insicurezze, paure, passione, amore ed affetti faranno parte della sua storia ambientata totalmente nel Regno Unito! E se non in Great Britain dove potrebbero essere i One Direction?!
Genere: Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Il compito che mi spetta 
e che cerco di assolvere
è di riuscire,
col potere della parola scritta, 
a farvi udire,
a farvi sentire...
di riuscire,
soprattutto,
a farvi vedere."
JOSEPH CONRAD
 

                                                                                                                                                                                                                                                                       Brighton's pier || Piggy-bank...-dreams                                                                                                                                                                                                                                                               

 
Crack.
Un semplice rumore capace di creare in me un complicato groviglio di emozioni, un tuffo al cuore e le farfalle nello stomaco; tutto contemporaneamente. Il mezzo con cui dare origine a tutto questo: un martello. Per quale fine? Rompere quell'unico oggetto che se distrutto non è una perdita ma un guadagno. Questo gesto aveva in sé un qualcosa di magico. Calò un silenzio innaturale non appena sollevai quello strumento, pure la luce era cambiata, era più forte. Il silenzio che si era creato fu poi spezzato dal cozzare della ceramica e del ferro.
Crack.
 Forse esagero ma rompere quel salvadanaio è stato davvero fico. 
 
Qualche banconota da 10€ e tantissime monete. Non potevo crederci. Era quasi un anno che risparmiavo per il mio desiderio più grande e adesso era tutto lì sulla mia scrivania. Sentii mia madre percorrere il corridoio a passo veloce e così affacciai la testa dal porta di camera mia per avvertirla che non era successo nulla e vidi proprio in quel momento il doppio carpiato di mia madre per non aver visto in tempo il rialzamento del tappeto. Cadde con la mani davanti a carponi. Aveva lo sguardo fisso sul pavimento il che mi preoccupò. 
 
: - M-mamma. Tutto apposto? - dissi cercando di trattenere le risate.
 
Passò un periodo di tempo infinito prima di ottenere questa risposta.
 
: - Pasta corta o pasta lunga? - disse non tradendo un filo di insicurezza.
 
: - Pasta corta...ma stai bene? Se caduta! -
 
: - Ti sbagli! Stavo controllando che il pavimento fosse ben pulito. - disse mentre si stava rialzando. Si avvicinò a me e vide i cocci sulla scrivania. Mi rivolse un sorriso a 32 denti e mi disse : - Presumo sia arrivato il momento! -. 
 
 
Mentre mettevo le cuffie del mio iPod nelle orecchie scoppiai a ridere nel pensare alla faccia della signorina dell'agenzia di viaggi quando ha dovuto contare tutte quelle monetine. Sbagliò un paio di volte e dovette chiamare anche il principale per accertarsi di non aver sbagliato. Per ripicca però mi diede un posto vicino alle ali e ciò non mi permetteva di vedere le nuvole e dare l'ultimo saluto alla mia città. 
 
L'aeroporto me lo aspettavo più grande ma alla fine mi importava poco delle dimensioni dell'aeroporto, tutto ciò che mi importava era divertirmi e passare un'estate indimenticabile. Presi il mio bagaglio e mi diressi verso l'uscita dove lì mi avrebbe aspettato un PR per portarmi a destinazione. Cercai con tutte le mie forze di far passare la valigia nella porta scorrevole  che portava all'esterno. Niente da fare era incagliata. Tirai, tirai e ad un tratto non sentii più il peso della valigia nelle mani. Era volata. Come smaterializzata. Mi girai intorno e vidi un ragazzo con la mia valigia sopra la testa, l'aveva afferrata lui.
Corsi nella sua direzione. 
 
: - Credo che quella sia la mia valigia! - la mia voce assunse un tono provocatorio e di sfida. Non credevo neanche fossi capace ad assumere questi toni con una persona che fra l'altro non conoscevo.
 
: - Non sono di queste parti, ma credo che come da me anche qui le valige non volino! - disse con nonchalance.
 
: - Non sono neanche io di queste parti, ma credo che come da me anche qui rubare le valige sia illegale! - insistetti. 
 
Mi guardò in tono interrogativo e poi mi sorrise. Abbassò la valigia e disse : - Mi chiamo Zayn, piacere!
 
Lo guardai un po' smarrita. : - Ok. Zayn. Dammi. La. Mia. Valigia. - pronunciai scandendo ogni singola parola.
 
: - Ti capisco benissimo, parlo la tua lingua! - scandendo anche lui le parole.
 
: - Ok, simpatico! Quanto tempo passi qua? A rimorchiare le ragazze intendo. Usi sempre questa tecnica? - dissi con sarcasmo.
 
: - No, solo con quelle carine -
 
Feci finta di svenire. :- Oh portami via con te mio principe azzurro. Dov'è il cavallo? All'autolavaggio? Deve essere difficile mantenerlo pulito visto il manto bianco -
 
: - No, niente cavallo. I tempi sono cambiati. Ormai siamo nel 21esimo secolo, si usano le macchine. - e mi indicò una limousine proprio dietro le sue spalle.
 
Rimasi sorpresa ma cambiai subito espressione non volendo che lui capisse il mio stupore. 
 
: - Non badiamo a spese! - affermai.
 
Lui si girò e scrollò la testa in segno di disappunto. : - No, no, io intendevo l'autobus dietro! La nostra guida mi ha detto di aiutarti con la valigia e di invitarti a salire sull'autobus. -
 
Bene. Avevo fatto la figura della stupida il primo giorno.
Ci dirigemmo in silenzio nell'autobus.
 
Bussai alla porta. Non ottenni nessuna risposta. Bussai di nuovo. Niente. Riprovai ancora e ancora. Ma sembrava non esserci nessuno in casa. Mi sedetti sulle scale del porticato e ripetei ciò che avrei detto di fronte alla famiglia che mi era stata affidata. 
Mi chiamo Madeline Weak, ho 15 anni e sono di Milano. 
Mi chiami Madeline Weak, ho 15 anni e sono di Milano.
Mentre continuavo questo monologo interiore sentii un botto che proveniva a un isolato dalla casa che mi fece sussultare.
Corsi fino a quel punto e fui davvero terrorizzata da ciò che vidi.

To be continued....
__________________________

Salve, spero il primo capitolo vi sia piaciuto. Ovviamente è tutto in sospeso più in là conosceremo meglio la personalità di Madeline che adesso vi sembrerà una tosta ma che più in là vedrete che è molto sensibile. Le categorie in cui ho messo queste storie e il rating non li dovete prendere molto in considerazione, non mi terrò all'interno di queste categorie. 
Recensite e fatemi sapere cosa aggiustare, cosa migliorare e cose vi aspettate!
Consigliatela mi raccomando!


Alla prossima!
 
   
 
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