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Autore: InDefenseOfTheNovel    17/07/2012    0 recensioni
Questa one-shoot è nata per caso,anzi è meglio non dirvi come è nata,potreste prendermi per scema.
Mi ha ispirato la bellezza della vita,nonostante tutto,io sono una che ama gli happy ending,ma non sempre è possibile averli.
Una Carolina in realtà non esiste,non credo esista,come non è possibile che Daniele sia così... "perfetto". Però mi piace immaginare che sia andata così.
Spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ballare era tutto per lei. Passava ore ed ore in palestra ad imparare nuove coreografie. Aveva un sogno: voleva diventare Prima Ballerina della Scala. Molti le facevano i complimenti,era la migliore del suo corso,aveva vinto molti premi. Molti ragazzi la ammiravano,altri la invidiavano,ma Carolina restava sempre con la testa sulle spalle,determinata ad ottenere ciò che desiderava.

Carolina aveva diciassette anni,viveva a Firenze,era una ragazza allegra,solare,nonostante all’apparenza desse l’idea di essere antipatica.

Era alta e magrissima. Aveva i capelli castani e mossi e gli occhi molto grandi e verdi.

Frequentava Daniele da qualche tempo,lui era più grande di due anni.

Frequentavano la stessa scuola,un liceo scientifico fiorentino. Lei era appena entrata nel triennio quando fu coinvolta in una recita scolastica. Inizialmente Carolina non voleva partecipare,aveva paura che questo progetto potesse toglierle tempo per la danza e per lo studio.

La professoressa Martini,la docente che si occupava del recital chiese a Daniele di convincerla ad entrare nella compagnia. Daniele era il ragazzo che tutte le ragazze sognavano di avere. Aveva i capelli mori,ricci,un po’ lunghetti e gli occhi nocciola. Aveva un sorriso mozzafiato,era simpatico e amava il calcio,il canto e divertirsi,ma non era uno di quei ragazzi che per divertimento intendono drogarsi o ubriacarsi,a lui bastava una serata con gli amici.

Non conosceva Carolina,si erano visti alcune volte a scuola,ma non si erano mai rivolti la parola.

Le professoressa molto determinata,sperava che la fama e la bellezza di Daniele la potessero convincere.

Erano i primi di Novembre quando Daniele chiese al professor Demigi di uscire dalla classe.

Daniele chiese al bidello,il signor Lucio,quale fosse la classe di Carolina,per poi accorgersi che era proprio accanto alla sua. Entrò e chiese alla professoressa il permesso di fare uscire Carolina.

Le sue compagne rimasero a bocca aperta. Pensavano che la loro compagna si frequentasse col “Divo”,era così che le studentesse chiamavano Daniele.

Lei uscì preoccupata. Non aveva mai rivolto la parola a questo ragazzo ed era l’unica della scuola a dire che non fosse un bel ragazzo.

«Dai,vieni ai corsi. Saranno due volte sole a settimana e lo spettacolo sarà dopo la fine della scuola,se per qualche prova non puoi partecipare,non fa niente. L’importante è che tu ci sia.» e mostrò uno dei suoi sorrisi.

«E perché devo esserci per forza?»

«Perché sei una bravissima ballerina,la professoressa ti ha anche sentito cantare,vuole che tu faccia la protagonista.»

«Quale sarebbe il musical?»

«Ti sto convincendo?»

«Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda.»

«Scusa.»

«Comunque ancora non lo ha detto,domani pomeriggio alle tre c’è il primo incontro,se vuoi venire,saremo in palestra.»

«Ok.»

«Ok,”verrai” o ok “grazie ma non mi interessa”?»

«Devo pensarci.»

«Siamo alla seconda ora,entro la quinta ora vieni a cercarmi per darmi la risposta?»

«Ok.»

Era appena suonata la quinta ora,Daniele non aveva ancora avuto una risposta da Carolina. Uscirono contemporaneamente dalle classi. Lei si mise subito le cuffie alle orecchie,Daniele le spuntò davanti.

«Non mi hai dato una risposta.»

«Come?» si tolse le cuffie,con la musica non capì bene.

«Dico,ancora io aspetto una risposta.»

«Oh,già l’ho dimenticato.»

«Ci hai pensato almeno?»

«Si.»

«Bene,quindi?» Cominciarono a camminare verso l’uscita.

«Quindi…non lo so.»

«Ma come? Ci sarò io,ci saranno Michele,Francesca,Paola e altri…»

«Si,ma io ho un problema.»

«Ah,mi dispiace,hai bisogno di aiuto?»

«No,il fatto è che mi vergogno ad esibirmi in pubblico.»

«Stai scherzando? E tutti gli spettacoli che fai allora? Ti drogano prima di salire sul palco?»

«No,ma ballare soltanto è diverso da ballare,cantare e recitare.»

«Non conosci noi,vedrai che ti divertirai,dai!»

«E va bene!»

«Come,scusa? Ti ho convinto?»

«Sì.»

«Grande! Ci vediamo domani allora!»

«Ok,ciao!»

Il giorno dopo Carolina alle prove,conobbe altre persone e da subito si sentì a suo agio,in fondo,anche recitare faceva parte del suo sogno,anche se in misura minore.

I mesi passarono ed il “Brutto Anatroccolo”,era così che Daniele chiamava Carolina,diventava sempre più bravo.

«Brutto Anatroccolo,domani sera io,Marco e Francesca andiamo al Flog,c’è una cover band degli U2 e vogliamo sentirli,vieni con noi?»

«Ehm,va bene.»

Sabato sera arrivò presto,era già Marzo,le prove dello spettacolo procedevano bene ed i due protagonisti,Daniele e Carolina,erano molto affiatati.

«Ehi,ciao!»

«Ciao!»

«Entriamo?»

«Sì,Marco e Francesca dove sono?»

«Ehm..non stanno più insieme,si sono lasciati stamattina.»

«Oddio…mi dispiace!»

«Eh,anche a me.»

Entrarono,il locale era quasi pieno,trovarono un tavolino e si sedettero lì.

«Pronto per gli esami?»

«Cosa? Non capisco!»

Carolina prese una penna dalla borsa e su un fazzolettino scrisse “Ma quando lo trovi il tempo per studiare? Sei pronto?” Daniele lesse e scrisse “Tranquilla che l’anno prossimo non mi vedrai a scuola.” “Beh,sarebbe un peccato” “Perché?””Niente,lascia stare””Ok,vuoi qualcosa da bere?”

No,se per te va bene,vorrei uscire,questo tizio sta rovinando la canzoni degli U2.” “hai ragione.”

Si alzarono ed uscirono.

«Non sento più!»

«Non sei l’unica!»

«Che ore sono?»

«L’una e mezza.»

«Oddio! Devo tornare a casa!»

«Stai lontano da qui?»

«Sì!»

«Vieni ti accompagno io.»

«Come?»

«Ho la macchina parcheggiata qui dietro,vieni!»

In macchina parlarono molto,scherzarono e risero.

«Ti puoi fermare qui.»

«Ok.»

«Ciao,grazie per la bella serata!»

«Grazie a te!»

Carolina stava per scendere dall’auto,ma Daniele la trattenne.

«Aspetta.» la tirò a sé e la baciò.

Lei sorrise «adesso posso andare?»

«se proprio devi…»

«Ci vediamo lunedì,dai!»

«va bene,ciao!» e si baciarono nuovamente.

Quel lunedì non arrivò mai. Daniele quella sera,poco prima di arrivare a casa,ricevette una telefonata. Era la sorella di Caro. Carolina aveva avuto un malore,era in ospedale.

La mattina stessa i medici le diagnosticarono un tumore fulminante al cervello.

Non le restava molto da vivere. Daniele andò in ospedale,restò tutto il giorno lì.

I genitori e la sorella erano distrutti, lui stava impazzendo.

Non poteva essere successo tutto così velocemente.

Il lunedì Daniele andò a scuola,ma uscì prima. Non riusciva a non pensare a Caro. Nessuno lo aveva mai visto così. Poco prima di uscire entrò nella classe di Carolina,raccontò ai compagni e alla professoressa di sabato,del malore e della malattia. Serena,la sua compagna di banco,scoppiò a piangere. Tutti rimasero in silenzio,sconvolti.

«I medici dicono che nessuna cura potrebbe far effetto. Ha si e no un mese di vita.»

Uscì dalla classe,in lacrime. La ragazza di cui era innamorato stava per andarsene per sempre.

Si fece forza,tutti i giorni andava a scuola,i pomeriggi li passava in ospedale,tutto il suo tempo libero lo dedicava a lei. Col passare dei giorni le sue condizioni peggiorarono velocemente. Si sentì impotente,mai come in quel momento desiderò di essere al suo posto. Avrebbe sofferto di meno.

Era il 29 Aprile quando il cuore di Carolina smise di battere.

Daniele era a scuola,dentro di sé si sentì come un vuoto tutto d’un tratto. Gli squillò il telefono,uscì dall’aula. Era la sorella di Caro,non ce l’aveva fatta.

Daniele uscì tempestivamente da scuola,andò in ospedale.

Arrivato lì la vide,bella come non mai,ma immobile,come se stesse dormendo.

Dormiva,sì,il suo era però un sonno profondo dal quale neanche il bacio del principe l’avrebbe svegliata.

Rientrato a scuola,qualche giorno dopo il funerale,Daniele lasciò sul banco di Carolina un mazzo di fiori ed un biglietto con scritto “Avevi un sogno piccolo anatroccolo,ma si è bruciato prima che potessi capire di averlo realizzato. Eri una ballerina,e lo sei tutt’ora,adesso danzerai nell’aria per me e per coloro che,come me,ti amano. Mi mancherai.

Daniele”.

   
 
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