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Autore: devilnocry    17/07/2012    2 recensioni
Il grande giorno arriva per tutti, anche se per alcuni in modo più particolare che per altri
ATTENZIONE: Alcune parti e alcuni comportamenti dei personaggi sono OOC.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duncan, Geoff, Gwen, Owen, Trent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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PROLOGO

 
Una comune giornata, come ce ne sono tante, probabilmente i più non si sarebbero neanche accorti del suo passaggio, ma in una casetta a schiera di periferia quel giorno e quelli seguenti sarebbero rimasti a lungo impressi nella mente di una giovane ragazza… e non solo nella sua.
L’interno della casa era quasi interamente adornato di bianco, dalla porta d’ingresso alla ringhiera delle scale. Il via-vai di persone era inverosimile, ma non tanto considerando che si avvicina un matrimonio.
Improvvisamente la porta si aprì ed una ragazzona di colore con gli occhiali da sole fece il suo ingresso.

Leshawna: Yo Belli! La vostra Leshawna è arrivata!!

Disse la ragazza mettendosi in posa.

Bridgette: Finalmente! Presa comodina eh? Ti prego vieni a darmi una mano con questi campioni, bisogna ancora scegliere i fiori al tavolo nuziale…. IZZY SCENDI DAL LAMPADARIO NON E’ IL MOMENTO!!

Izzy: YUHUUUUU!!!

Urla la rossa dondolandosi sull’ormai precario lampadario.

Leshawna: Arrivo tesoro, ma prima vado a salutare la mia stellina.

Bridgette: E’ nella sua stanza al piano di sopra con madre e “stilista”.

Dice accennando un sorrisetto ironico.
Leshawna  salite le scale arriva davanti ad una porta con al centro una bellissima decorazione di fiori finti… completamente nera.

Leshawna: Fatemi vedere questo fiorellino!!!

Urla aprendo la porta.
La futura sposa è ferma davanti allo specchio mentre la madre ed un’amica le stanno sistemando i capelli.

Leshawna: UH-UH!! Chiamate il paradiso ragazze, hanno perso un angelo!

La ragazzona si avvicina e mette la mano sulla spalla della ragazza specchiandosi con lei nello specchio.

Gwen: Leshawna…

Leshawna: Dimmi tutto piccola.

Gwen: No...non….non ce la farò…

Leshawna: Ma che dici! Guarda che spettacolo! E’ solo un po’ di eccitazione, tutto qui. Infondo mancano solo tre giorni.

Gwen osserva la sua immagine con gli occhi sbarrati e le pupille ridotte solo a due puntini quasi invisibili.

Gwen: Sono nel panico Leshawna!..... Sò…. Sò che farò qualche pasticcio… ne faccio sempre..

Dopo di che si piega in avanti e si copre il viso con i guanti bianchi.

Courtney: ADESSO BASTA!! STAI FERMA!!

Si arrabbia la ragazza che assieme alla madre le sta sistemando i capelli.

Courtney: Sarà anche solo una prova vestiti ma se ti muovi ancora rischiamo che il tuo Romeo debba sposarsi con uno SPAVENTAPASSERI!

Già, Romeo, così ormai lo chiamano tutti, la loro in effetti è stata proprio una storia da romanzo Shakespeariano.

Il primo incontro sull’isola del reality, poi la separazione ma seguita delle continue occhiate assieme ai sospiri celati, poi la storia con Duncan che, a dirla tutta, non si era conclusa malissimo, o almeno meglio di quanto temesse Gwen.
I due semplicemente si salutarono unendo i pugni, come due vecchi amici.
La riappacificazione, quello fu un problema, un continuo tira e molla tra chi si sentiva troppo colpevole per pretendere (LEI) e chi non voleva forzare un sentimento che forse non era corrisposto (LUI).
Il destino però mandò dalla loro il più stano degli angeli, un angelo biondo con il cappello alla texana, che con i sui piani strampalati ed assieme ad un gruppo unico di amici alla fine li mise alle strette.
Ancora è fresca l’immagine di quella serata, quando lui ti ha raggiunta sulla panchina davanti al pub dopo un vostro “casuale” incontro. L’imbarazzo, la rabbia, la ripicca, la stanchezza, il guardarsi negli occhi reciprocamente, le reciproche scuse e poi… la confessione in simultanea ed il diventare paonazzi dopo essersene resi conto.
Hai sempre odiato quelle stupide situazioni da film, ma questo lo avresti rivisto mille e ancora mille volte, anche la parte dopo quando, ormai immersi l’una nelle braccia dell’altro sentiste gridare e li vedeste tutti lì, i vostri strani angeli custodi… ad applaudire… che vergogna! E poi quante risate pochi istanti dopo, tra lacrime che facevano brillare i vostri sorrisi.

Sei mesi dopo, mentre eravate usciti dal cinema dell’ennesimo film Horror, mentre abbracciata mimi con la mano libera i colpi d’ascia del cattivo di turno, lui si ferma e si svincola. Ti domando cos’abbia, con quel suo sorriso quasi irreale ed indecifrabile.
Lo vedi accasciarsi in ginocchio, ti agiti e gli chiedi cos’ha, lui ti tranquillizza dicendo che sta bene, ti abbassi anche tu, ma lui ti dice di stare in piedi, gli chiedi ancora se è tutto a posto, lui ancora risponde di sì, ma con un tono che sembra nervoso. Allora gli chiedi se ha perso le chiavi o qualcosa del genere… ma lui mette la mano nella tasca del giubbotto… ed estrae la scatoletta.



PANICO! REALIZZI FINALMENTE!
Cos’hai pensato? Felicità? Una bellissima frase per rispondergli a quelle parole che hai tanto sognato?
Niente di tutto questo Gwen, ti ricordi benissimo l’espressione da ebete che ti si era stampata in fronte con la bocca aperta in una smorfia che, per quanto ti sforzassi non riuscivi a cancellare. Il tuo corpo era di pietra e lui sembrava muoversi al rallentatore.
Non senti neanche cosa dice, gli vedi muovere le labbra ed aprire la scatoletta con “QUELLO” dentro, cerchi di rispondere, ma tutto quello che riesci a fare è stato saltargli al collo in lacrime piangendo come una fontana.
Al suo collo, del tuo menestrello che non ti aveva mai lasciata.
Poi quando lo dissi alle tue amiche…uff.
Già avevano fatto un gran casino quando vi eravate rimessi insieme, fatti conto adesso. Leshawna arrivò vicina allo strangolarti con un abbraccio, mentre Bridgitte subito si mise ad organizzare tutto. Una propria macchina inarrestabile.
La sorpresa poi di rivedere le altre, in particolar modo Courtney, che si presentò con una certa “ testa vuota in libertà condizionata”. Certo che voi donne siete belle strane.
Era un sogno, le famiglie in festa, le uscite con gli amici e poi il fatidico giorno, la prima prova dell’abito e… STOP!!!!
FINE POESIA, BENVENUTO PANICO!

Vederti nel vestito nero (e ti pareva) con tutti i pizzi che “con mille difficoltà Bridgette si era procurata” ti:
·         Azzerò la salivazione
·         Bloccò completamente il sistema cardio-circolatorio
·         Provocò convulsioni multiple con tic nervosi alla guancia e all’occhio destro

Gwen: S..sono ingrassata?

Parole semplici, ma che nella tua mente avevano un significato MOOOLTO più complesso-
Ritorniamo al presente.

Sei lì, davanti allo specchio e mentre sistemavano quell’ikebana sulla tua testa tu tentavi di ricordarti le parole che avresti dovuto pronunciare a distanza di pochi giorni.

Mente di Gwen: I-i-i-io…. Ehm… ehm…

Gwen: Leshawna?

Leshawna: Dimmi zucchero.

Gwen:….

…io come mi chiamo?

Chiedi a occhi sbarrati guardandoti allo specchio, e nella stanza cala il silenzio.

Nella disperazione completa ti lasci cadere sul tavolino davanti allo specchio lanciando un urlo di disperazione.

Courtney: ADESSO BASTA S-T-A-I-F-E-R-M-A!

Leshawna: A cuccia tutte e due!

La ragazzona si avvicina e ti accarezza la testa come una bambina.

Leshawna: Buona, buona, su non è nulla. La tua Leshawna è qui. Ci possono essere problemi con Leshawna dalla tua? eh?

Giri timidamente la testa in modo da vederla con la coda dell’occhio.

Leshawna: Eh?

Tirando su con naso in modo quasi infantile le rispondi timidamente

Gwen: Sniff… no…

Leshawna: Eccola qui la mia piccola!!

L’abbraccio di Leshawna deve essere miracoloso, ti lasci andare con la testa sulla sua spalla, la tua “sorellona” che sempre ti è stata accanto. Una delle ..”due” uniche cose piacevoli di quello stupido reality.

Leshawna: Brava, brava. E’ tutto ok. Eh? E’ tutt!!!

Gwen: ??

Nella vita, Gwen, ormai ne hai viste tante ed una delle lezioni che hai imparato è che se una persona si interrompe bruscamente a metà di un discorso significa catastrofe!
Ancora nel suo abbraccio le domandi, riacquistando in un istante la serietà

Gwen: Che succede Leshawna?

Leshawna: Eh? No, no, niente. Bella la piccolina di Leshawna tua.

Ti ripete con tono bambinesco accarezzandoti il dietro della testa, ma invece di tranquillizzarti comincia ad irritarti.

Gwen: Fammi vedere.

Tenti di liberarti ma la ragazzona ti tiene stretta  forte

Gwen: Leshawna.. lasciami.

Leshawna: Prima tesoro, ricordati che a tutto c’è rimedio e che…

Tiri uno strattone e ti liberi cominciando poi ad esaminarti allo specchio:
·         Occhi: ok
·         Bocca: ok
·         Brufoli: assenti
·         Spalline del vestito: regolari
·         Vestito in generale: ottimo
·         Guanti: Macchia nera enorme
·         Capelli: Particolari ma bene
·         Busto: nulla da s…
Muovi con estrema lentezza il tuo sguardo verso il guanto sinistro per notare che, prima, quando ti sei lasciata andare sul tavolino hai urtato il contenitore del rossetto liquido, rigorosamente nero, che si è rovesciato COMPLETAMENTE SOPRA AL GUANTO.
Ti giri con calma verso le presenti che ti guardano con un’espressione terrorizzata, ma tu, tranquillamente mostri loro un dolce sorriso, il che fa prendere loro un sospiro di sollievo.

La potenza del grido fa vibrare le finestre, Bridgette al piano di sotto cade con tutti i cataloghi in mano, Izzy cade rovinosamente assieme al lampadario e tuo fratello… è fuori in cortile che sistema il motorino. Si volta verso casa, torna a guardare il motorino e ricomincia a lavorare dicendo ad altra voce .

Sei avvinghiata a tua madre mentre piangi a dirotto.

Mamma: Tranquilla Gwen, non è niente piccola mia, non è niente.

Leshawna: Sì tesoro, calmati adesso.

Courtney: Abbiamo tutto il tempo per sistemare

Improvvisamente la porta si apre e Bridgette entra di corsa seguita da Izzy, che però entra con un salto mortale.

Bridgette: Che è successo?!!

Lehawna: Niente, un piccolo incidente con il trucco, bisogna lavare il guanto.

Izzy: WOW! GUARDA CHE MACCHIA ENORME

Tutte (eccetto Gwen che piange ancora): IZZY!!

Izzy: Uff.

E la rossa ricomincia a saltare per tutta la stanza.

Courtney: Ignoratela! Pensiamo alle cose serie. Come la mettiamo col quanto?

Bridgette: Ma il nero su questo tessuto lascia la macchia.

Cala ancora il silenzio interrotto da Izzy

Izzy: COLORIAMO IL GUANTO DI NERO!!!!

Courtney: Che razza di idea… no, aspetta, questa è un’idea!

Leshawna: Colorare in guanto con il rossetto ma sei fuori?

Courtney: Non con il rossetto. Prima lo laviamo, poi lo portiamo in lavanderia e lo facciamo trattare in modo da cambiare colore.

Detto questo Courtney tira fuori il suo cellulare e si mise all’opera.

Gwen si stacca dalla madre e si avvicina alla ragazza.

Courtney: Che c’è?

Chiede con tono stizzito.

Gwen: ..ih, Courtney..

La futura sposa la abbraccia con tutta la forza che ha in corpo lasciando la giovane di stucco

Gwen: GRAZIE!! Grazie, grazie, grazie… dopo tutto quello che… grazie

Courtney stava diventando rossa

Courtney: Eh.. eh, su.. dai Gwen, per così poco e poi è acqua passata, tutto sistemato, non devi.
STRAP!!

Le due sbarrano gli occhi. Courtney abbassa lentamente la testa che è sopra la spalla di Gwen ancora intenta ad abbracciarla.

Gwen: NO FERMA!!!... non.. voglio…vedere.

Gwen libera una mano e la porta dietro.

Accarezza la testa di Izzy che doveva esserle atterrata proprio dietro, poi si tocca dietro ed ad un certo punto non sente più la stoffa del suo abito, ma la sua coscia. Le sue pupille si contraggono.

Questa volta l’urlo fa sobbalzare anche il fratello che è fuori in giardino che cade sul motorino.

Fratello: Trent, fai presto a venire e portatela via. Io non ci vivo più in questa abbia di matti…


Tutte si trovano  fuori dalla stanza di Gwen che si barrica dentro dopo averle cacciate via malamente.

Mamma: Tesoro apri, ti prego.

Gwen: …NO!!...

Leshawna: Stella, su non fare così, vedrai che si sistema no?

Gwen:…NO!! CHE SE NE FA TRENT DI UNA COME ME! NON SONO NEANCHE CAPACE DI VESTIRMI DANNAZIONE!!!

Leshawna si gira verso le altre.

Leshawna: Basta.. è andata… caso tipico da “domani sposa” si può solo aspettare che le passi.

Courtney: AAAAAAHHHH, LEVATEVI E FATE PARLARE ME!

Si avvicina alla porta e bussa piano piano.

Gwen: …sniff… vai via…

Courtney: Gwen, sono la tua Coutney, apriresti questa porta per favore?

Dice quasi cantando.
Un paio di secondi di silenzio.

Gwen:…


…no..

Courtney: Uff… APRI QUESTA CAVOLO DI PORTA O LA BUTTO GIU’!!!!!!
E cominca a dare pugni alla porta.

Bridgette: Calmati! O la sfonderai veramente.

A quel punto si sente uno squillo, il telefono di Courtney. Lei si ferma.
Si separa dal gruppo e risponde.

Courtney: Pronto?

Duncan: Eh, ciao principessa.

Courtney: Ah, meno male sei tu, temevo qualche seccatura. Scusa ma qui siamo in emergenza totale.

Duncan: Ah…capisco… no…e non spingere babbeo adesso ci arrivo…

Courtney: ???

Duncan: ..ehm, non è un buon momento questo eh?

Courtney: Senti, non voglio sapere che state facendo nelle vostre “giornate per soli uomini” ok?
Mi devi solo promettere di essere puntuale tra TRE GIORNI alla Chiesa sulla sesta strada. Ricordatelo, ciao.

Courtney sta per riattaccare quando Duncan pronuncia la terribile frase.

Duncan: Ehm, tra tre giorni… ecco… io non ci conterei troppo…

La faccia di Courtney assume un sorriso che assomiglia di più ad una paresi facciale.

Courtney: …cosa prego?
Chiede sempre con il sorriso isterico.

Duncan: ..ehm.. temo che le cose siano un po’ sfuggite di mano.

Duncan si gira guardando una suite d’hotel completamente devastata.

http://imm002.altervista.org/titolo/atr-nott.jpg.html
  
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