“Lunga vita al Re” erano queste le parole che il grande e possente Mufasa aveva sentito prima di morire,erano queste le parole che Scar aveva detto al fratello,prima di lasciarlo cadere nel vuoto. Quelle parole,dette con un sorriso malvagio,ma scandite dall’invidia e dalla bramosia di potere. Scar non ci pensò due volte ad uccidere suo fratello,ma mentre lo guardava negli occhi,occhi consapevoli di cosa stesse succedendo,lui ripensò alla sua terribile infanzia,un’infanzia vissuta all’ombra di un fratello maggiore,un’infanzia che segnò per sempre la vita di Scar,e quei pensieri gli diedero una ragione in più per lasciare la presa. Ormai il peggio era passato,ma Scar non aveva sul suo volto un’espressione felice o compiaciuta per ciò che aveva fatto,no,lui era rimasto serio e freddo,e con quella espressione,si avviò verso il corpo di Mufasa. Appena si avvicinò,Simba corse ad abbracciarlo,ma lui non si scompose,e con grande maestria,riuscì a convincere il nipote di essere l’unico colpevole dell’accaduto. Con lo stesso coraggio avuto prima ordinò alle iene di uccidere Simba,e,dopo aver dato questo ordine,si voltò per un’ultima volta verso il corpo senza vita del fratello. Lo guardò con disprezzo e in quel momento un flashback passò per la sua mente: Mufasa,ancora cucciolo,che supplicava il fratello di giocare con lui. Quell’immagine fece arrabbiare molto Scar,che credeva,anzi sperava,che non riuscisse più a provare sentimenti come i sensi di colpa. Così distolse lo sguardo dal corpo di Mufasa,alzò gli occhi al cielo,e con rabbia disse: “Taka è morto tanto tempo fa,sarà Scar a salire al trono. E tu non puoi farci niente Mufasa. Non puoi più farci niente.”