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Autore: _AsherGuns    18/07/2012    3 recensioni
-Niente ha più senso, ora.-
Quelle parole pronunciate da Mark vagarono nell'aria in un silenzio glaciale. La pioggia continuava a cadere, ma sembrava che a nessuno dei due desse fastidio. Poi Myles si mosse e fece l'unica cosa che potesse fare. Lo abbracciò e gli sussurrò dolcemente:-Fallo per lei. Sono sicuro che lei lo voglia.-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate settimane da quando la madre di Mark era morta. Ed erano settimane che lui non si faceva vivo in studio. Myles guardò tristemente fuori dalla finestra. Era uno di quei giorni in cui il tempo non aiutava l'umore. Il cielo era di un grigio pallido e ormai, si era alzata un po' di nebbia. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente. La morte della madre aveva sconvolto la vita di Mark. Per Mark, sua madre era l'unica persona al mondo che gli sapesse dare fiducia e conforto e questa perdita aveva causato l'allontanamento momentaneo di Mark dalla band. Myles era preoccupato. Erano come fratelli. Ridevano e scherzavano insieme. Restavano svegli fino a tardi pur di trovare un testo e una melodia decente per le nuove canzoni dell'album che era in via di conclusione. Ora sembrava che il tempo si fosse fermato: i minuti sembravano ore e le ore sembravano anni. Tutto si muoveva con una lentezza surreale. Pian piano Myles riaprì gli occhi e mise a fuoco la stanza. Doveva far qualcosa. Lo doveva aiutare. Prese il cellulare dal tavolo e digitò il numero di Mark. Segreteria telefonica. Myles imprecò a denti stretti e poi compose il numero di Brian.
-Pronto?-
-Pronto, ciao Brian, sono Myles. Volevo chiederti se per caso avevi sentito Mark...-
L'amico rimase in silenzio per poi rispondere:-No, mi spiace...E' da un po' che non si fa vivo...-
Myles si morse il labbro -E sai se per caso ha chiamato Scott?-
-No, mi spiace...Non l'ha fatto. Era qua fino a pochi secondi fa.-
-Uh, ok grazie.-
-Ehi Myles.- lo richiamò Brian -Non stare troppo in pesiero ok? Sai che Mark ha la testa sulle spalle...-
-Lo so, lo so...- e terminò la chiamata. Si sedette e si passò una mano sul viso, poi sospirò. Forse doveva aspettare ancora un paio di giorni... magari si riprendeva da solo...
"Cosa faccio? Cosa faccio?" si continuava a ripetere. Poi prese la decisione definitiva. Si alzò di scatto, prese al volo la giacca, aprì la porta e mise in moto la macchina. Non aveva bisgno di cercare a lungo Mark, perché sapeva già dove trovarlo.


Il cimitero in cui era sepolta la madre di Mark era poco distante da casa sua. Mark ci arrivava tranquillamente a piedi e ogni volta che ci passava davanti con la madre, lei gli diceva che voleva essere seppellita in quel luogo e ogni volta che glielo diceva a Mark veniva una fitta al cuore. Myles attese che il semaforo diventasse verde e poi sfrecciò sulla lunga strada piena di tornanti. Nel frattempo aveva cominciato a piovere. Arrivato al parcheggio del cimitero, Myles parcheggiò, scese, prese un ombrello e cominciò ad incamminarsi verso l'entrata del cimitero. Giunto alla soglia dell'entrata, si guardò in giro e lo scorse: sotto la pioggia, con la chitarra in mano e bagnato fradico se ne stava un triste e pensieroso Mark. Myles avanzò fino ad arrivare dietro alle spalle dell'amico.
-Ehi- fece lui, senza nemmno girarsi
-Ehi- gli rispose di rimando l'altro. Poi chiuse l'ombrello e si sedette vicino a Mark. Quest'ultimo lo guardò esterrefatto.
-Co...cosa stai facendo?- gli chiese Mark
-Io? Ah niente. Sto solamente facendo compania a due persone a cui voglio bene.- rispose Myles tranquillo, rivolto verso la lapide. Mark scosse la testa e rise. Una risata amara, ma almeno aveva riso. Myles abbozzò un sorriso.
-Che cretino.- gli fece Mark
-C..come?- domandò Myles
-Sì, sei un cretino. Perché ti preoccupi tanto per le persone e non curi te stesso? Perché?- Mark sembrava arrabbiato e questa volta fu Myles a guardarlo storto.
-Scusa ma non ti seguo.- fece poi scuotendo la testa. Mark sospirò.
-Ti prendi tanto cura delle altre persone e quando succede qualcosa a te, non resti male se uno non ti viene a parlare o a confortarti.-
Myles rise.
-AHAHAHAH questo è vero! In effetti l'ho scritto anche in una canzone no? Anzi, l'abbiamo scritto vero? "How can you love someone and not yourself?"- guardò Mark bagnato fradicio per colpa di tutta la pioggia che si era preso.
-Già...- rispose l'altro fissando il vuoto davanti a se. Poi si girò verso Myles che gli rivolse un sorriso dolce e pieno di comprensione.
-Dai, vieni con me in studio?- Myles porse la domanda all'amico con un po' di entusiasmo. Mark tacuqe.
-Niente ha più senso, ora.-
Quelle parole pronunciate da Mark vagarono nell'aria in un silenzio glaciale. La pioggia continuava a cadere, ma sembrava che a nessuno dei due desse fastidio. Poi Myles si mosse e fece l'unica cosa che potesse fare. Lo abbracciò e gli sussurrò dolcemente:-Fallo per lei. Sono sicuro che lei lo voglia.-
Rimaserò così per secondi che sembrarono interminabili. La pioggia cessò e i primi raggi di sole si intravidero da lontano. Mark chiuse gli occhi, si allontanò dall'amico, prese la chitarra e gli sorrise. Cominciò a strimpellare qualcosa. Myles tirò fuori un blocchetto e una penna e i due cominciarono a comporre.


Thanks for all you've done
I've missed you for so long
I can't believe you're gone
You still live in me
I feel you in the wind
You guide me constantly

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
And ill come home and I miss your face so
Smiling down on me
I close my eyes to see

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I carry the things that remind me of you
In loving memory of
The one that was so true
Your were as kind as you could be
And even though you're gone
You still mean the world to me

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
But now I come home and it's not the same, no
It feels empty and alone
I can't believe you're gone

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I'm glad he set you free from sorrow
I'll still love you more tomorrow
And you will be here with me still

And what you did you did with feeling
And You always found the meaning
And you always will
And you always will
And you always will

Ooo's

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me



Questa è la prima storia seria che scrivo. Spero che piaccia a tutti!
Asher
   
 
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