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Autore: LaureenStan    18/07/2012    4 recensioni
Le nostre urla.. Il boato.. Il senso di vuoto.. Il silenzio.. Il nulla..
Ricordi
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A fatica riesco ad aprire gli occhi.
Sono indolenzita, dolorante e scossa; non capisco dove mi trovo e cosa mi sia successo.
Sposto lo sguardo verso sinistra. Al mio braccio c’è attaccata una flebo.
Realizzo di essere in ospedale.
Accanto a me ci sono due figure.
Credo siano dei medici. O infermieri.
Uno di loro ha in mano una siringa. Non ho la forza di reagire.
Non riesco a chiedergli cosa ci faccio li e cosa mi è accaduto.
Ho paura.. Tanta paura.
Tutto ciò che ricordo è un boato. E poi quel senso di caduta libera.
Ma dov’ero?
Con chi ero?
E gli altri dove sono?
Una terza figura entra nella stanza separata dal corridoio da una lastra in plexiglass coperta da una tenda bianca.
Ha una cartellina in mano. Sta scrivendo qualcosa.
Mi guarda.
Vedo che muove le labbra ma non riesco a sentire cosa sta dicendo.
Suppongo stia parlando con me. Mi sforzo con tutta me stessa per capirlo ma riesco solamente a leggere il labiale. O almeno ci provo.
Nulla. Nessun risultato.
Una delle figure di prima mi inietta qualcosa. Sento subito la sostanza che entra in circolo.
Pian piano le figure diventano nitide. Riconosco una delle tre figure.
E’ mia madre.
Capisco che c’è qualcosa che non va. Qualcosa di grave è successo e le si legge negli occhi.
Mi lasciano sola per circa mezz’ora.
Mano a mano che il tempo passa sento tornarmi le forze.
Poi inizio a ricordare.
Ero uscita per fare shopping.
Si.. Con Amanda.
Stavamo sentendo la nuova canzone di Lady Gaga nello stereo della sua auto.
Amanda sterza  bruscamente per non investire un gatto.
Cantavamo a squarciagola.
Invadiamo la corsia opposta.
Un camion.
Le nostre urla.. Il boato.. Il senso di vuoto.. Il silenzio.. Il nulla..
Le forze iniziano ad abbandonarmi di nuovo.
Sono frastornata.
Ho un senso di oppressione al petto.
Ho paura.
Uno strano macchinario in quella stanza inizia a suonare.
Le figure verdi entrano di corsa.
Svengo.
Il battito del mio cuore è sempre più lento.
Riescono a farlo tornare normale.
 Mi addormento.
 
Sono passati alcuni giorni.
Dalla terapia intensiva mi spostano in reparto.
Mia madre mi racconta l’accaduto.
Le chiedo di Amanda.
E Amanda?
Dov’è Amanda?
Devo vederla.. Ho bisogno di lei.
Mia madre scoppia in lacrime.
Amanda non ce l’ha fatta.
Qualcosa dentro me si lacera. Sento il cuore che inizia a battere veloce.
Troppo veloce..
Perdo di nuovo i sensi.
 
Addio amica mia.
  
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