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Autore: ParalyzedArtwork    18/07/2012    0 recensioni
Cassie vivrà una magica storia al centro della sua mente, come la bellissima Alice nel suo splendido paese delle meraviglie.
Osservando ogni piccolo particolare di ogni giorno e ricordandosi tutta la sua storia ormai persa.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, perchè ci sono degli omini neri? 
Si, dei balordissimi omini neri, anzi, più dettagliatamente degli stick man! 
Quegli omini stilizzati neri, che tutti noi disegnamo, che utiliziamo sempre, soprattutto se non sappiamo disgnare, per far capire delle cose, con degli schizzi! 
Ecco, perchè ci sono questi "cosi" con una chitarra, un basso, una batteria e un microfono? Tutto ciò è ridicolo, vi prego uccidetemi.
Perfetto, adesso suonano anche? Oddio, vi prego no.. Mi sembro una di quelle ragazze che organizza una festa di compleanno a casa e si vede i suoi ad un certo punto e scherzano con i proprio amici e si mettono ad organizzare i giochi con un ballo di gruppo, e l'età media dei componenti è 17 anni. Tutto ciò è inquietante. 
Ed ecco questi omini, a non so quanta distanza da me, ma che appaiono così vicini, che stanno per suonare. Ecco lì ad intonare qualche canzone. Vi prego, non fatemi del male! Non sono una buona carne da cucinare! 
Uno, due e tre.. Ero spacciata.. Quando partì, una canzone che ho sentito per molto. Una canzone abbatsan calma che amavo abbastanza... "Still Believe" dei "All Ends" 
E lì, sentendo quelle note, provai a cantare. Tutto "posto" era invaso da quella musica così potente, ed io desideravo solamente urlare quelle parole, come facevo sempre, ma non riuscivo a far nulla. 
Quelle parole avevano riempito quasi tutta la cupola .. "Now I'm standing here and I know what's right, I see that you still believe.
Though it's been hard it won't hurt no more, I always will believe"
Ma la musica, nel momento cruciale della seconda ripetizione del ritornello, si alleviò di botto e la pioggia, inizio ad inondarmi, come i rumori sempre avvertiti (che identificai come tuoni) si fecero sempre più forti. 
Ci sono sempre state piogge frequente qui, da quanto posso ricordare, ma sempre molto lontano da qui, adesso sembra che stia piovendo solo addosso a me! Per non parlare dei tuoni, questa volta sono veramente feroci, e sto avendo una brulicante paura.
Non esiste nemmeno un riparo.. Aspetta, Gli stick man! Forse loro hanno un rifugio! Dov.. Perfetto li ho persi! Uno si gira un secondo e si ritrova da solo, più di quanto sia in balia dei problemi.. Ah giusto, la vita pare funzioni così. Magari se corro troverò qualcosa ove rifugiarmi, anche perchè questi tuoni mi stanno mettendo non poca paura.
Si meglio correre.


Ok, pare che la pioggia si sia fermata ed anche i tuoini, sono tornati ad essere i soliti brusii, a cui non faccio più caso. 
Per la prima volta mi sono spinta oltre il mio posticino, non mi spingo mai oltre il mio angolino e devo ammettere che come pensavo, qui è enorme. Ma soprattutto, il bianco sta finendo. Qui il pavimento è tipo parquet, su cui sono adagiate tutti oggetti giganti di vario colore e tutto ciò mi colpisce. A toccarli sembrerebbero fatti di gomma; non riesco a decifrare per bene tale materiale. Però qui c'è molto più sole e l'ambiente sembra accogliente. 
In lontananza c'è un grande spiraglio di luce che sporge, tipo da una fessura da cui entra la luce che illumina tutto. Chissà cosa sarà. 
Magari questa cupola contiene tantissimi spazi diversi, dove man mano che si avanza se ne incontrano e la fine sia quel raggio. Penso che forse me la prenderò comoda, voglio vistare ogni posto per bene se la mia intuizione è giusta. O se c'è solo questo grande spazio oltre a quel bianco esplorerò questo. Infine voglio concentrarmi su quel raggio se veramente è così misterioso. 
"Posto" sta diventando interessante e meno inquietante. Adesso mi sento molto Alice nel paese delle Meraviglie! 


                                                                                                                                                                                                                                                                             . . . . . . . . 


Nel frattempo in un'ospedale Americano.. 
"Signora, le converrebbe tornare a casa. Abbiamo iniziato la terapia della musica da poco, e sembrerebbe che stia già dando i suoi furtti. I valori di sua figlia sono migliorati. Il medico non vi avrà detto nulla per non darvi false speranze, ma molto probabilmente; forse tra anni, giorni o pochi mesi, vostra figlia potrebbe svegliarsi." 
.. In quel momento i vetri dell'ospedale erano lucidi di pioggia, ed il buio avanzava lento sul giorno.
   
 
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