Questo nostro fantomatico amore del cazzo è come un ramoscello verde, rigoglioso, bellissimo.
E' come un foglio bianco di carta appena stampato, così liscio da farti venire voglia di accarezzarlo.
Come una sigaretta tirata fuori da un pacchetto nuovo, che sa di tabacco e di pulito.
Basta un accendino.
E brucia tutto.
Il ramoscello diventa un brutto e malconcio filo marrone, che non ha senso nemmeno stare a guardare.
La carta è bella mentre brucia, ma quando termina il fuoco non ne rimane niente.
La sigaretta si consuma.
Dura giusto il tempo di farti desiderare di accenderne un'altra e di buttarci sopra fiumi di alcool.
E di farti un altro ragazzo.
In modo tale da illuderti che i pezzi del tuo cuore spezzato non siano poi così malconci se la tua lingua è ancora in grado di girare e mischiare saliva nella bocca di qualcun altro.
Solo un mozzicone inservibile e un mucchietto di cenere.
E la tua mano scatta automaticamente su una sigaretta nuova, e la fiamma riparte, a uno scatto di quel fottuto accendino.
Soltanto per finire irrimediabilmente e immancabilmente a puttane, con una nuova dose di anidride carbonica nei tuoi polmoni.