Rieccomi…!!!!! In questo periodo ho voglia
di scrivere…!! ^-^.. in
realtà, sto già scrivendo un ff molto più lunga di questa… però mi è arrivata
l’ispirazione e così.. so che su questo momento della storia sono già state
scritte tantissime ff ( per questo magari non la leggerete neanche)però mi
raccomando commentate…!!!!!!!!!!!!! ^_^
THE SWEETEST
PAIN
Caro
Hayama,
come al solito non ho trovato il
coraggio per parlare con te. Neanche oggi. Eppure, dannazione, le occasioni per
farlo ci sono state, e anche parecchie.. non capisco
proprio perché, quando ti ho di fronte, non riesco a dirti nulla di
sensato.
Ok. Lo so. Se leggessi questa lettera ti
verrebbe da ridere.
Per questo, non la leggerai
mai.
Sono una stupida e me ne rendo conto.
Scrivere lettere per il semplice gusto di uno sfogo momentaneo è una cosa da
bambini.
Un conto è scrivere su un diario, in cui
tutte le lettere sono senza un vero e proprio destinatario, ma un conto è sapere
a chi questa lettera è indirizzata e scriverla come se dovesse leggerla, ma,
alla fine, non dargliela affatto.
Ti sembra un ragionamento fatto da una
persona matura…?
Io dico di no.
Sembro ancora
Cretina.
Ingenua come quando le rubasti il primo
bacio.
Ingenua come quando credeva che il
sentimento per te, quel sentimento bellissimo, non fosse altro che una profonda
amicizia.
Eppure Hayama, ti senti in grado di darmi
delle colpe…?
Di dirmi “ Stupida” solo perché ho creduto
di non amarti…?
Anzi, solo perché, prima di qualche tempo
fa, non ci avevo mai neppure pensato a capirlo bene, questo
sentimento…?
Te la senti davvero di considerarmi
un’idiota…?
Ho la sola colpa di non aver pensato troppo
a te e a quello che significavi per me.
Non l’ho analizzato bene, questo
sentimento.
Non ci ho neppure pensato. Non ne avevo mai
sentito la necessità.
Mi sono semplicemente limitata a viverlo…
giorno dopo giorno, senza analizzarne le sfumature, le possibili evoluzioni o
le eventuali conseguenza e
ripercussioni.
No. Non puoi incolparmi per questo
Hayama.
Non puoi farlo solo perché sono stata
un’ingenua.
Perché non ci ho pensato mai, neanche per un
istante, a tenerti legato a me o a darti un qualsiasi genere di illusione… solo
per poterti tenere legato a me.
Perché, davvero, non l’ho mai ritenuto
necessario.
Non avrei mai creduto di poterti perdere
come amico. Avrei creduto tutto… ma non questo. Non perderti, non
te.
Non così,
perlomeno.
Non da un giorno all’altro, non senza
neppure avere la possibilità di reagire. Senza neppure poter provare a tenerti
legato a quello che eravamo.
Mio Dio Hayama…! Mi risulta così impossibile
parlare di ciò che ci ha sempre legati al
passato.
Non è il passato per me. Non sarà mai il
passato.
E, davvero, davvero non so cosa fare adesso.
Adesso che l’unica cosa su cui avevo sempre creduto di poter contare è venuta
meno.
Tu sei venuto meno. Il nostro rapporto,
quello che rappresentavamo l’uno per l’altra, è venuto
meno.
E non è una cosa che si possa apprendere e mandare giù in così poco
tempo.
Non ce la faccio a cancellarti dalla mia
vita. Non voglio farlo affatto.
Ma preferisco non guardarti neppure in
faccia, quando ci incontriamo per i corridoi di questa scuola che, ormai, sta
diventando un inferno. Preferisco far finta di non conoscerti piuttosto che
fermarmi e parlarti come sempre, mentre la tieni saldamente per
mano.
Tu ce la
faresti…?
A parlare con me, facendo finta di non
sentire il mio cuore frantumarsi in mille pezzi, ogni volta che la guardi a quel
modo…?
Ignorando il grido di disperazione che ti lanciano i miei occhi
tristi…?
No. Non credo che ce la
faresti.
Mi chiederesti spiegazioni, questo lo
so.
Mi chiederesti il perché dei miei silenzi,
dei miei sospiri, del mio starmene sempre in disparte quando c’è anche lei
vicina a te.
Me lo chiederesti e io non saprei cosa
risponderti.
Potrei semplicemente dirti che ti stai
facendo delle inutili paranoie e che io sono
Ma non mi
crederesti.
Perché sei troppo bravo a leggermi dentro
per poter credere ad un tale e tanto palese
menzogna.
La verità è che
E non esiste più perché ora,
guardandoti, non vedo affatto il mio migliore
amico o, ancora meno, un fratello.
Ora vedo un ragazzo stupendo. Un ragazzo che
mi è stato accanto nei momenti difficili. Una spalla su cui ho sempre potuto
contare.
Ora ti vedo, Hayama, ti vedo davvero.. e quello che vedo mi piace. Mi piace da
morire.
E non è affatto, come qualcuno potrebbe
pensare, un capriccio di bambina.
Non è affatto un desiderio di riavere
qualcosa che prima era “mio” e che ora mi è stato “rubato”. No. Non è per nulla
così.
Io non amo quello che rappresenti per me. Io
amo te. Ti amo perché sei tu. Perché sei Hayama, il bambino capriccioso e
ribelle della terza sezione del sesto
anno.
E ti amerei anche
se decidessi di cancellarmi dalla tua
vita.
Ti amerei perché non saprei come fare a
smettere di amarti.
Perché non sono riuscita neppure a capire quando è esattamente cominciato questo
sentimento.
Figuriamoci se sarei capace di farlo
smettere di bruciarmi nel petto.
Dopotutto, neanche voglio che
smetta.
Però è stato strano,
sai…?
Si è stato strano ritrovarmi tutt’ad un
tratto con questa forza troppo grande da
gestire.
Con questo sentimento sconosciuto, arrivato
senza chiedere il permesso.
Si, è stato strano. Ma
bello.
Bello perché è bello quel calore nel petto quando ti vedo, quel leggero tremore alle gambe quando
mi sei vicino, quel mio non riuscire a dire nulla di sensato quando incontro i
tuoi occhi dorati.
E, davvero, a volte vorrei darti i miei
occhi per farti vedere attraverso di essi la persona
speciale che sei.
Credo, lo credo davvero, ti innamorasti di
te stesso.
Lo faresti. Si. Anche se tu, lo so
benissimo, ti sei sempre sottovalutato.
Tu non hai mai creduto di contare qualcosa.
Non hai mai creduto di poter essere quello che sei per
me.
Ed è una cosa che mi fa rabbia. Perché sei
una persona splendida e non lo sai.
Perché non ti sei mai visto attraverso i
miei occhi.
Perché quello che hai sempre visto riflesso
nello specchio non ti è mai piaciuto.
Perché io lo so, lo so benissimo, quello che
ci vedi riflesso.
Vedi
un ragazzo che per nascere si è arrogato il diritto di uccidere sua
madre.
Che, egoisticamente, è andato avanti senza
chiedere mai neppure scusa.
Ma non è questo quello che vedo
io.
Vuoi sapere cosa
vedo…?
Vedo un ragazzo sgorbutico, introverso, mai
troppo di buon umore per fare un
sorriso.
Un ragazzo intrattabile, ingestibile,
persino per me.
Però vedo anche un ragazzo umile, gentile e dolce.
Perché lo sei, credimi, sai esserlo
davvero.
Un ragazzo che in moltissime occasioni è
stata la mia unica salvezza.
E questo, Hayama, non è affatto
poco.
Non per me, non per tutte le persone che ti
vogliono bene.
Non ascoltare, non badare a quello che dice
la gente che non sa niente di te e che ti giudica solo dal tuo
passato.
Loro non sanno quello che sei diventato. E
non lo sanno perché non l’hanno mai voluto sapere davvero. Perché si sono sempre
fermati alle apparenze, a quello che si diceva su di te, a quello che gli ha
fatto più comodo ascoltare.
Perché magari qualcuno, compresa me, ci ha
anche provato a spiegargli com’è il vero Hayama, però loro si sono tappati le
orecchie a hanno preferito restare incollati ad un
passato che non ti riguarda, a quell’Hayama che non sei
più.
Ed è un comportamento da persone immature e
sciocche che, spesso, con l’idea di essere adulti,
restano, invece, più bambini di noi.
Non badarci,Hayama.
Non più.
Perché le persone che non ti conoscono ti
giudicheranno sempre. E lo faranno come decideranno
loro.
Non badarci, Hayama.
Perché tutte le persone che ti conoscono,
ormai, non ti giudicano più.
Perché sono felici di conoscerti. Lo sono
davvero.
E pensano che se non ti avessero conosciuto la loro vita sarebbe stata un po’ più
vuota.
Bada a me invece,
Hayama.
Presta attenzione a quello che ti dico
perché nessuno, meglio di me, sa come
sei.
E, credimi, dovresti essere fiero di te
stesso.
Ora non pensare che io ti dica queste cose
per farti, in qualche modo, tornare sulla tua decisione di stare con Fuka.
Assolutamente no. Non è questo il mio
intento.
L’unica cosa che voglio è che tu abbia più
fiducia e più considerazione per te stesso. Lo voglio davvero. Perché so quanto
sia terribile vivere odiando se stessi.
Perché, prima o poi, finisci col farti
odiare anche dagli altri.
E non è facile. Poi, non sarà mai più
facile.
E allora avrai sprecato gli anni migliori
della tua vita a piangerti addosso e a riempirti di
rimpianti.
Non è bello. Non è bello e lo
so.
Perché è un rimpianto quello che mi sto
portando addosso.
Il rimpianto di non averti detto nulla. Di
non averti mai dimostrato il mio
affetto.
Il rimpianto che, ancora, nonostante tutto,
non sono neppure riuscita a guardarti negli occhi, da
quando sono tornata.
E la rabbia più grande è che sono
estremamente sicura che non riuscirò mai a dirti “ti
amo”.
E non perché io voglia fare la moralista o
perché voglia far credere che non lo faccia per
Fuka.
Oddio, Fuka c’entra eccome, però… però non è
solo per lei che ho deciso di tacere.
È perché so già che non ce la farei a dirti
quello che provo avendoti di fronte.
Non ce la farei per paura di ciò che
potresti dirmi.
Il fatto è che ho l’illusione che finchè
questo sentimento rimarrà chiuso a chiave dentro di me, allora saprò come
difendermi da lui. Allora sarò in grado di
controllarlo.
Credo, invece, che una
volta detto “ti amo” ad alta voce, questo sentimento non potrà più essere
controllato. Ma continuerà ad agire indisturbato e, sicuramente, sconvolgerà la
tua vita, oltre a quella di Fuka.
E non è questo che voglio, Hayama. Non
voglio sconvolgerti la vita.
Non ora che ho l’impressione che tu abbia
finalmente trovato la felicità che
meriti.
Quella che avrei potuto, che avrei voluto
darti io.
E te ne auguro sempre di più. Te ne auguro
più di quella che tu possa mai immaginare o esprimere a
parole. Te ne auguro, perché te la meriti tutta, questa
felicità.
E ti chiedo perdono se, in futuro, non sarò
più in grado di starti vicino come ho sempre fatto prima che arrivasse
Fuka.
Ti chiedo perdono perché già so che non sarò
abbastanza forte da smettere di piangere, quando vi vedrò
insieme.
Ma tranquillo, piangerò in
silenzio.
Farò in modo che tu non mi
veda.
Farò in modo di non interferire in nessun
modo.
Cercherò di continuare ad amarti solo da
lontano, guardandoti crescere e sorridere giorno dopo giorno, con l’aiuto
di una
persona che non sarò più io. Che non posso più essere
io.
E farà male. E lo so
già.
Ma va bene. Perché questo male lo sopporto
per te.
E, credimi Hayama, è il male più dolce che
si possa provare.
FINE!!! Ci siete
arrivati..?? si…? Bene… allora commentate…!!!!!!
XD