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Autore: IBelieveInYou    19/07/2012    16 recensioni
-ehy!-
Una sola parola che la fece voltare di scatto preoccupata. Aveva paura di trovarsi davanti a uno dei tre ragazzi che ogni giorno le davano il tormento o a qualsiasi altra persona che avrebbe potuto farle del male. Era spaventata da chiunque ormai.
-che vuoi fare?-
Chiese ancora la voce, maschile, ma non famigliare. Shery non aveva la più pallida idea di chi si sarebbe trovata davanti non appena la persona in questione si sarebbe avvicinata abbastanza da essere illuminata dal bagliore del lampione distante qualche metro da loro.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1:
Same life.
 
Shery continuava a torturarsi il mignolo della mano sinistra, seduta accanto all'entrata di un nuovo supermercato  appena aperto nel centro di Londra, alzando raramente lo sguardo per osservare una delle tante persone che entrava o usciva piena di buste in mano. Tutti individui diversi, ognuno con una vita diversa e una storia diversa, ma infondo Shery era certa che quegli individui erano tutti uguali.
   Lo stomaco della ragazza continuava ad implorarla di mangiare qualcosa per riempirlo, ma non poteva farci nulla. Non aveva un solo centesimo - ad esclusione di 3£ che però non voleva assolutamente spendere - per entrare dentro e comprare qualcosa da mettere sotto i denti. Quel giorno neanche una persona si era fermata per darle una qualsiasi cosa da sgranocchiare. Se solo lei avesse potuto avrebbe comprato qualcosa da mangiare ogni giorno per i senza tetto.
   Shery sentì la risata di un bambino e sollevò lo sguardo, incrociando però quello della madre, che le rivolse un sorriso continuando a tenere per mano il piccolo che camminava allegro, con quel semplice gesto Shery si sentì sorridere il cuore, ma non ebbe il tempo di ricambiare il gesto che la donna era già entrata nel supermercato insieme al piccolo.
   La ragazza abbassò lo sguardo e, mordendosi le labbra, tornò a torturarsi il mignolo.
Un soffio di vento la fece rabbrividire, così afferrò il piumone che le copriva solo le gambe e lo sollevò per nascondersi fino al mento, rannicchiandosi, per accumulare un po' di calore.
In quel momento si era dimenticata persino della fame, desiderava un abbraccio. Un abbraccio che la scaldasse e la facesse sentire al sicuro dopo quattro anni vissuti nel terrore di essere portata in un vicolo e picchiata. A volte si fermava a pensare a quanto desiderasse poter avere un amico che la rassicurasse e la difendesse da tutte le difficoltà che la vita di strada comportava, ma credeva che non ne avrebbe mai avuto uno.
   A distoglierla dai suoi pensieri furono dei passi che si avvicinavano a lei. Alzò lo sguardo spaventata, ma appena vide il bimbo di prima tirò un sospiro di sollievo e gli sorrise.
Il bimbo le porse un pacco di biscotti al cioccolato e iniziò a parlare tranquillo e spensierato.
-questi li ha presi la mia mamma per te-
Shery guardò incredula prima il bambino e poi la madre poco più dietro.
-sul serio?- sussurrò incredula con gli occhi pieni di gratitudine.
-certamente! Sono tutti tuoi.- disse il bimbo entusiasta sorridendole.
-grazie, grazie mille davvero.- sussurrò la ragazza guardando i due.
-adesso devo andare a casa, tra poco c'è Toy Story in TV! Ciao!- gridò il bimbo ridendo e salutandola con la mano per poi scappare dalla mamma e prenderla per mano. Shery li salutò e poi sorrise alla mamma mimando un altro grazie con le labbra.
   Appena entrarono in macchina e partirono la ragazza aprì il pacco di biscotti e il profumo immediatamente le inebriò le narici. Non ci pensò due volte prima di infilare una mano nel pacchetto per tirarne fuori uno e morderlo, facendo finalmente festeggiare le sue papille gustative. Dopo il primo morso iniziò a mangiarli tutti in fretta. Sapeva che avrebbe dovuto conservarne qualcuno per il giorno successivo, ma in quel momento non riusciva a fermarsi per la fame dovuta  a due lunghe giornate di diugiuno. In dieci minuti aveva svuotato il pacco, assecondando il suo stomaco non ancora soddisfatto.
   Passò circa una mezz'ora dopo il piacevole incontro con quell'adorabile bambino e la donna dal cuore gentile, e il supermercato stava chiudendo, così Shery prese il suo piumone e si incamminò verso il suo nascondiglio, dietro uno degli enormi palazzi londinesi, per mettersi al sicuro dai pericoli della notte.
   Le strade erano piene di macchine, con dentro gente che tornava a casa, o che stava andando a lavorare. Shery guardava ogni auto, per poi abbassare lo sguardo. Avrebbe voluto anche lei trovarsi in uno di quegli stupidi mezzi di trasporto, erano secoli che non ci saliva. Arrivata vicino al suo rifugio sentì dei richiami, le si ghiacciò il sangue in corpo. Avrebbe solo voluto iniziare a correre lontano da quelle voci, ma si voltò. Doveva dimostrarsi coraggiosa, doveva camminare a testa alta e difendere se stessa.
   Derek, Kevin e Josh sghignazzavano come idioti chimando il nome della ragazza.
-che cazzo volete?- urlò la ragazza tenendo alta la guardia e fissandoli mentre si avvicinavano sempre di più a lei.
-ehi, stai calmina eh!- avvisò Josh sorridendole sghembo e sollevandole il viso con l'indice.
Shery scostò la faccia e lo guardò male.
-andiamo al dunque, non ho voglia di perdere tempo.- iniziò poi Kevin -sei riuscita ad avere qualche soldo oggi?-
-no, nulla.- rispose prontamente la ragazza, sostenendo lo sguardo penetrante di quella specie di montagna con i piedi.
-ne sei certa?- commentò poi Derek.
-ovvio idiota!-
-bene, allora non ti dispiace se controllo- affermò ancora una volta Derek, che un secondo dopo aveva strappato dalle mani la coperta a Shery e aveva iniziato a controllarle le tasche della felpa smisuratamente più grande di lei. Josh la teneva ferma mentre la poverina tentava di togliere le mani di Derek.
-non ha davvero niente. Sei davvero inutile per la vita di strada Shery!- constatò poi togliendole le mani di dosso per poi continuare a parlare -e io odio la gente inutile!- urlò mettendole una mano in faccia e facendola cadere a terra.
La ragazza trattenne un urlo per il dolore sbattendo la schiena a terra, gridando poi in faccia a Derek.
-vaffanculo stronzi!-
-buonanotte anche a te Shery- disse Kevin mentre si allontanava insieme agli altri due.
   Shery trattenne le lacrime alzandosi a fatica e andando a recuperare la sua coperta sporca. Riprese a camminare fino al nascondiglio a passo più svelto. Voleva evitare altri spiacevoli incontri.
Raggiunse il suo materasso rovinato e si ci buttò sopra a peso morto. Era stanca, dolorante e depressa. Quella notte era quasi certa che sarebbe andata a sedersi sul muretto del ponte, a guardare il fiume scorrere sotto i suoi piedi, e riflettere se porre fine alla sua inutile esistenza oppure no.
 
Harry continuava a guardare fuori dal finestrino scorrere immagini della sua seconda città preferita. La prima ovviamente era Holmes Chapel, casa sua. Dove aveva famiglia, amici e ricordi. Amava Londra, per la spensieratezza dei suoi abitanti, per le feste a tutte le ore, per i negozi fantastici, ma soprattutto perchè lì condivideva una villa con i suoi quattri 'fratelli'; Louis, Liam, Zayn e Niall.
-Harry? Sei ancora tra noi?-
Era Louis che lo richiamava scuotendolo leggermente per una spalla. Lui si voltò verso l'amico e gli sorrise.
-certo che ci sono!-
-sembravi entrato in coma-
-sono solo un po' assonnato, credo sia per il jetleg.-
-oh ti capisco, ma se vuoi dormire ti conviene farlo adesso. Tra qualche ora dovremmo arrivare a Londra-
-qualche ora? Mi predi in giro?-
-vorrei poterti dire di si. Anche io sto morendo di sonno sai?-
-oh santo cielo! Bhe, allora ne approfitto. Buonanotte Lou-
-notte Hazza-
   Il riccio poggiò la testa al finestrino rannicchiandosi per stare più comodo. Louis poggiò il capo sulla sua spalla e cercò di addormentarsi insieme all'amico. Il viaggio li aveva parecchio stancati, avevano bisogno di riposo.
 
-racazzi!-
   Harry e Louis sobbalzarono di colpo svegliandosi.
-Zayn!- urlò Harry -la vuoi finire? Inizi a farmi odiare quella dannata parola!-
-è italiano ignorante! Impara un po' di lingue straniere invece di dormire!- lo rimproverò Zayn mettendosi sulla difensiva.
-si si certo...- blaterò Harry mettendo di nuovo la testa sul finestrino.
-ma che fai idiota?- rise Zayn.
-cerco di dormire- rispose Harry tenendo gli occhi chiusi.
Louis e Zayn iniziarono a ridere. -ma cosa volete?- disse seccato il riccio.
-c'è un letto a meno di venti metri di distanza da te e tu vuoi dormire in macchina?- domandò Louis tentando di non scoppiare a ridere.
-come?- disse Harry alzando la testa e guardandosi intorno.
   La macchina era parcheggiata nell'enorme giardino della loro villa, la porta di casa era aperta e Liam stava uscendo in quel momento mentre Niall entrava carico di valige.
-casa!- urlò poi entusiasta Harry fiondandosi fuori dalla macchina mentre Zayn e Louis se la ridevano ancora.
   Il ragazzo fece un giro su se stesso per assaporare il magnifico panorama del giardino, della villa e della strada subito dopo il cancello. Gli era mancata da morire Londra.
Iniziò a camminare diretto alla porta di casa mentre Liam gli urlava dalla macchina.
-Harry vieni ad aiutare a portare la roba dentro!-
Il ragazzò non lo ascoltò nemmeno ed entrò in casa. Niall stava buttando nel salone due delle sue valige sbuffando, non ci fece caso e salì al piano di sopra dove, dopo aver percorso il corridoio, entrò in camera sua. Il letto era già sistemato e l'armadio era aperto, completamente vuoto. La scrivania non aveva nemmeno un po' di polvere, era tutto perfettamente pulito. Ovviamente avevano mandato delle donne di servizio a pulire la casa il giorno prima, altrimenti non avrebbero di certo trovato tutto quell'ordine.
Andò verso le ante del balcone e le aprì. Quella era l'unica camera con il terrazzo, Harry aveva lottato con Liam per averla, alla fine però avevano tirato a sorte e fu assegnata a lui. Uscì sul balcone e un leggero venticello lo fece rabbrividire. Faceva ancora parecchio freddo, e il clima di Londra non era certo dei più tropicali. Si passò più volte una mano sul braccio per riscaldarsi, poi si incamminò verso l'inferriata che determinava la fine del terrazzo. Poggiò su di essa i gomiti e osservò il panorama. Si vedeva perfettamente il big ben e il lungo e imponente ponte che collegava le due sponde di terra separate dal Tamigi. Guardò la città, per constatare se qualcosa fosse cambiato, ma sembrava tutto identico a come ricordava lui, escludendo un enorme edificio poco lontano da casa. Non riuscì a capire cosa fosse, ma non ci fece nemmeno caso. 
   Il vento inziò a soffiare più forte di prima, così decise di rientrare. Chiuse le  due vetrate del balcone alle sue spalle e si diresse al piano inferiore, dove tutti i ragazzi erano in cucina a lamentarsi.
-che sta succedendo?- chiese entrando.
-innanzi tutto mi sono perso toy story in televisione e secondariamente siamo senza viveri!- disse Liam annoiato tenendosi la testa con la mano destra, comodamente seduto a tavola.
-che intendi?- domandò ancora Harry, non capendo a che cosa si riferisse.
-non c'è cibo! Non c'è nulla nè nel frigorifero, nè negli scaffali! Non c'è niente da mangiare, moriremo tutti!- urlò Niall allarmato come non mai. -morirò di fame, ne sono sicuro!- continuò andando verso Harry, prendendolo per le braccia e iniziando a scuoterlo.
-Niall smettila santo cielo! Hai mangiato meno di quattro ore fa all'aeroporto!- disse Liam visibilmente annoiato.
-per me quattro ore sono anche troppe. Non capisci che il mio piccolo, esile stomaco ha bisogno di essere riempito almeno ogni due ore? Vuoi vedermi strisciare a terra pregando per un tozzo di pane?- urlò l'irlandese.
Louis scoppiò a ridere contagiando anche Zayn.
-ma ti stai ascoltando?- disse Lou tra una risata e l'altra buttandosi sullo schienale della sedia.
-santo cielo quanto allarmismo! Vorrà dire che andremo a mangiare fuori.- affermò tranquillo Harry poggiandosi allo stipite della porta.
-yeah buddie! Questa cosa mi ispira parecchio!- affermò Niall visibilmente più calmo.
-perfetto, vado a cambiarmi- annunciò Zayn alzandosi dalla sedia e salendo al piano superiore.
-è meglio se mi cambio anche io, non credo sia il caso di andare in pizzeria con la tuta- sorrise Harry guardandosi i vestiti e grattandosi la nuca -dov'è la mia valigia?- chiese poi.
-in macchina- disse Liam aggiustandosi i capelli.
-perchè non me l'avete entrata?-
-ognuno ha entrato le sue valige, ma tu eri troppo impegnato a correre dentro.-
-bastardi-
-ti vogliamo bene anche noi Hazza!- gridò sorridendo mentre Harry usciva di casa diretto alla macchina. Prese le sue valige e tornò in casa per poi salire al piano superiore e chiudersi in camera sua. Poggiò le borse sul letto e le aprì. Iniziò a togliere un po' di tutto per scegliere cosa mettere. 
Se andavano a mangiare fuori voleva dire che al 99% dopo sarebbero andati in qualche locale a ballare, quindi doveva vestirsi bene. Scelse una camicia bianca, un jeans chiaro e all star bianche. Abbigliamento semplice, tanto non erano di certo i vestiti a fargli fare bella figura. Aveva un faccino così innocente, così perfetto che chiunque, uomini e donne, restavano affascinati dai suoi lineamenti. Se solo avesse voluto, avrebbe potuto fare una strage di cuori, ma lui non era il tipo. Si divertiva sempre, ma non con i sentimenti delle ragazze. Era dell'opinione che far soffrire una ragazza era come sparare sulla croce rossa. Non aveva mai illuso una donna, non aveva mai giocato con il cuore di nessuno, aveva avuto poche relazioni, ma serie, purtroppo finite tutte male. Il suo troppo buonismo l'aveva fatto cadere in diversi giochi di non proprio brave ragazze. Aveva sofferto davvero tanto per amore, si era ripromesso che sarebbe stato più attento. Attento a non ferire se stesso, attento a non essere tratto in inganno, attento a non farsi attrarre solo dalla bellezza esteriore o dalla classe sociale di una ragazza.
   Infilò i vestiti che aveva scelto dopo essersi dato una rinfrescata in bagno, si spruzzò un po' di profumo e andò al piano inferiore dove tutti stavano aspettando solo Louis, che arrivò poco dopo.
-andiamo in macchina o a piedi?- domandò Zayn.
-la pizzeria migliore è a due passi da qui, io vado a piedi- disse Harry.
-vengo con te-  sorrise Louis immediatamente dopo.
-a piedi ci vuole più tempo! Io voglio mangiare in fretta!- sbuffò Niall.
-allora io Zayn e Niall andiamo in macchina e voi a piedi, ok?- domandò infine Liam.
-perfetto, a dopo- affermò Louis mettendo un braccio sulle spalle di Harry e iniziando a camminare verso il cancello.
   I due chiacchierarono durante il tragitto, risero e due ragazze li fermarono per una foto e un autografo. Si sentivano gratificati nel vedere il sorriso di tutte quelle ragazze che si sentivano felici solo con una foto insieme a loro e due parole scambiate. Adoravano le loro fans, erano una delle cose più importanti delle loro vite.
   In dieci minuti arrivarono alla pizzeria, dove Liam, Niall e Zayn erano già seduti ad un tavolo a scambiare qualche parola. Si accomodarono aspettando il cameriere per ordinare e iniziarono a discutere su dove andare dopo cena. Ipotizzarono per una discoteca, ma non sapevano se avrebbero scatenato il panico, quindi preferirono scegliere di andare in qualche locale, meno affollato, a bere qualcosa e ballare un po'.
   Harry non aveva molta voglia di stare in giro, ma non voleva neanche stare in casa da solo. Preferiva passare la serata con i suoi quattro amici, tra una birra e una risata.
 
 
 
Spazio autrice.
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BUONSALVE PIPOL (?)
   Questa è la prima storia che pubblico su EFP (e che pubblico in generale) e sono abbastanza in ansia perchè temo che faccia pena ç_ç
   Inizio con le presentazioni (come i bambini dell'asilo, si).
Mi chiamo Raffaella, ho 14 anni e mezzo e sono una directioner (#capitanovvio) da quasi un anno.
No, purtroppo non li conosco da quando erano a X Factor, ma posso assicurarvi che li amo tanto quanto chi c'era fin dall'inizio per loro. Sono loro fan PER LE LORO VOCI, non per i bei faccini.
   Ora passiamo a una breve presentazione della storia ewe.
E' quella a cui tengo di più tra tutte quelle che ho scritto e lasciato fare la polvere sul pc per paura di pubblicarle e non essere apprezzata. Ci sto lavorando da qualche mesetto e ho già pronti altri due capitoli. 
   Non è la solita storia dove Zayn e Harry sono i puttanieri, Liam e Niall quelli dolci e Louis il clown di turno. Sono sinceramente stanca di vedere quei prototipi di storia, anche per questo ho intrapreso l'arduo cammino di scrivere questa FF.
   Ci tengo a precisare che l'affermazione di Liam su toy story e 'la disperazione' di Niall per il cibo sono state inserite nel capitolo esclusivamente per renderlo più comico. So che non basano la loro vita su questo, come Louis non campa solo di carote, Zayn non è un narcisista e Harry non si fa una diversa ogni giorno.
   Ci tengo molto e spero che vi piaccia almeno un po' e che non imprecherete in aramaico (?)  nelle recensioni (sempre se ce ne saranno AHAHAHA), me ne basterebbero giusto un paio per continuare, non pretendo molto ç_ç.
   Ora la smetto di fracassare le balls e mi dileguo (?).
Ci vediamo (?) al prossimo capitolo, ma solo se lo vorrete :O
   Un bacio,
Raffa :)
  
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