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Autore: White Crown    19/07/2012    2 recensioni
Jeco è tormentato da strani sogni. Una dama completamente vestita di nero lo tormenta. Jeco e la sua amica Rosi Lee cercheranno di scoprire il significato di questi sogni scavando anche nel passato di Eflincliton, paese in cui vivono, e ben presto verrano a conoscenza di oscuri segreti
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le fiamme nel camino erano alte e rosse. Posta davanti ad esso vi era una poltrona in velluto nero, sull'estremità dello schienale c'era un enorme teschio bianco. Nell'ombra della camera due occhi rossi brillavano di malvagità, delle ciocche nere sfioravano la fronte della giovane dama . Indossava un lungo abito nero che si confondeva con i lunghi capelli che le cadevano sulle nude spalle. In mano teneva una coppa di vetro contenente un liquido bluastro, di tanto in tanto lo agitava lievemente e lo portava alle labbra per gustarlo a piccoli sorsi. Ai suoi piedi, su di un soffice cuscino dorato, c'era un paffuto gatto soriano grigio con leggere sfumature di nero. Anche lui, come la sua giovane padrona, fissava instancabilmente le lunghe lingue di fuoco che danzavano nell'enorme camino. Un lieve " Toc - Toc " suonò in tutta la camera silenziosa. La dama non si voltò ne disse di accomodarsi. Lentamente la porta di legno massiccio si aprì lasciando entrare un filo di luce nella camera quasi completamente buia. - Mi scusi per il disturbo mia Signora, volevo avvertirla che la cena è pronta - disse una rauca voce al di fuori della porta. - Non ho fame - disse in tono gelido la dama senza voltarsi verso la porta. - Mi permetto d'insistere... Anche a pranzo non avete mandato giù qualcosa - rispose in tono quasi supplichevole la voce. Leggermente la porta si aprì e con essa spuntò una testa dalla chioma bianca, era un magiordomo alto e snello, dagli occhi verdi e profondi. - Ho detto di non aver fame Richard! - esclamò la dama. - Ma... - - Ti ho detto di non aver fame!!! Adesso lasciami in pace... Uomo incapace!! - Luis, il gatto persiano, si alzò di scatto e ruggì minacciosamente verso Richard. - Mi scusi - disse velocemente Richard facendo un inchino e ritirandosi silenziosamente. Nella camera tornò l'oscurità accompagnata dal silenzio. Luis si accomodò lentamente sul comodo cuscino. Con movimenti leggeri e silenziosi la dama si alzò dalla poltrona e si avviò verso degli enormi scaffali contenenti una miriade di libri. Molti erano rilegati in pelle nera o marrone, alcuni di loro erano coperti anche da borchie. Con una mano scheletrica, la dama, efferrò un enorme tomo e lo poggiò sull'enorme tavolo alle sue spalle, fece un giro in torno ad essa e si sedette sulla nuda sedia di legno. Sulla copertina, interamente in nero, vi era scritto " Il libro della resurrezione ". Con un sorriso maligno aprì il libro e s'immerse completamente nella lettura.
  
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