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Autore: Ivola    19/07/2012    5 recensioni
« Quella è Alfa Centauri, Principessina. »
Un dito affiorò nel suo campo visivo non appena aprì gli occhi. Sobbalzò, riconoscendo quella voce e quello stupido nomignolo. « Duncan. Ora sei un esperto di astronomia? » chiese acidamente.
« Non proprio » ridacchiò lui. « Al Riformatorio qualcosa ce l'hanno insegnata. »
« E vi hanno insegnato a riconoscere le stelle invece di farvi apprendere la convivenza civile? »

[ Shot profondamente collegata a 'Una piccola parte del nulla'. DxC ♥ ]
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Alfa Centauri

 







Il suo appartamento era alquanto buio.
Quando vi entrò, Courtney buttò di malavoglia le chiavi e la borsa sul tavolo della cucina, per poi dirigersi in bagno. Si lavò velocemente i denti, evitando di incrociare il suo stesso sguardo stanco nello specchio.
Indossò degli shorts e una canotta leggera per dormire, ma, prima di assopirsi, spalancò la finestra del balcone della sua camera. C'era una sottile zanzariera a separarla dall'aria aperta. Inspirò profondamente, dando una veloce occhiata al cielo nero in cui sperava di vedere qualche stella.
Inutile. In città c'erano troppe luci.
Non era come al campo di Wawanakwa, dove stendendosi sull'erba poteva navigare nell'intera Via Lattea. Le stelle, durante il reality, erano la sua ultima preoccupazione, in realtà.
Ora quel contatto con il cielo le mancava. Come se senza le stelle ci fossero meno speranze per lei. E per Duncan.
Scosse la testa, per poi buttarsi inerte sul comodo materasso rivestito da lenzuola rosa. Accarezzò dolcemente la stoffa e il senso del tatto si inebriò di quella sensazione di fresco e di morbidezza.
A pensarci bene, le mancavano molte cose del campeggio.



« Quella è Alfa Centauri, Principessina. »
Un dito affiorò nel suo campo visivo non appena aprì gli occhi. Sobbalzò, riconoscendo quella voce e quello stupido nomignolo. « Duncan. Ora sei un esperto di astronomia? » chiese acidamente.
« Non proprio » ridacchiò lui. « Al Riformatorio qualcosa ce l'hanno insegnata. »
« E vi hanno insegnato a riconoscere le stelle invece di farvi apprendere la convivenza civile? »
Duncan ghignò. « No. Sai, dalle finestre sbarrate si poteva vedere solo il cielo. »
Courtney sembrava impressionata. « Anche le finestre erano sbarrate? »
« Oh, sì. Come le stanze di notte erano chiuse da una porta ermetica. »
« Beh, si vede che lo meritavate » fece lei, guardandolo di sottecchi.
Il ragazzo dalla cresta verde sghignazzava apertamente, senza nasconderlo. « Probabile. »
Courtney sbottò: « Che c'è di divertente nell'essere rinchiusi in un Riformatorio? »
« Niente » disse lui, tornando improvvisamente serio. «
Nein » sottolineò.



Chiuse gli occhi, abbandonandosi per un attimo agli eventi che l'avevano trascinata. Quel pomeriggio era stato... diverso. Scombussolante.
Si alzò, troppo sveglia per dormire e troppo stanca per fare qualcosa di speciale. Andò in cucina a riempirsi un bicchiere di latte scremato.
Bevve lentamente, la testa altrove. Tra le stelle, forse?



Courtney rimase in silenzio.
« Sai perché sono finito in Riformatorio? » chiese Duncan con il tono spinoso.
Lei scosse la testa, ma non voleva affatto ascoltare. Non era molto brava a farlo.
« Te lo dico io, Principessina. » Accostò le labbra al suo orecchio e sussurrò lievemente. « Diciamo che avevo un padre troppo pazzo e una madre troppo stressata. »
« Che gli hai fatto? » urlò istericamente lei, pensando al peggio.
Duncan sembrò assorbire la sua reazione, soppesando le parole. « A loro? Niente. Mi procuravo da vivere da solo, dolcezza. »
Courtney quasi tirò un sospiro di sollievo. Non era sicura di volere un assassino come...
come cosa, di preciso?



Il latte era finito. Ne era rimasta solo un'umile traccia sul suo labbro superiore.
Quel ragazzo la lasciava totalmente confusa, sempre. Sbuffò.



« Una volta mi beccarono e... bam! Dritto in Riformatorio. Avevo dodici anni » disse lentamente, magari per far sentire Courtney in colpa.
Lei stette in silenzio, la voce di Duncan che le rimbombava in testa. Tornò a guardare il cielo, mentre il ragazzo la osservava insistentemente.
« Comunque » disse Courtney all'improvviso, con il suo solito tono altezzoso. « Quella non è Alfa Centauri. E' Sirio. »
Il ragazzo scoppiò a ridere.
« Che c'è? »
« Io non so un cavolo di stelle, Courtney! » affermò ancora ridendo.
Anche lei sorrise. « Quindi vi hanno insegnato un po' di convivenza civile, in Riformatorio? »
« Nah » fece Duncan, scrollando le spalle.
Courtney si sciolse finalmente in una risata cristallina.



Era l'una e mezza di notte. Il tempo continuava a scorrere e l'orologio appeso sopra al frigorifero continuava a scandirlo con i suoi tic, toc.
A volte Courtney si concedeva attimi di tranquillità e riflessione come quello. Nella sua vita frenetica e programmata c'era ancora un po' di spazio per pensare, dopotutto.
Si massaggiò le tempie e decise di andare a dormire.
Cercò alla cieca il cellulare nella borsetta di pelle, ma non lo trovò. Vi immerse la testa dentro, alla ricerca di uno degli oggetti che lei considerava di vitale importanza. Nulla.
Devo averlo dimenticato a lavoro...
Courtney sobbalzò improvvisamente. Il telefono di casa squillava a tutto volume.
Chi diavolo chiama a quest'ora della notte?!
Sul display luminoso c'era un numero familiare. Il suo. Pensò che qualcuno doveva aver trovato il suo cellulare, forse le era caduto dalla borsa o forse...
« Pronto? » rispose lei, incerta.
« Ciao, Principessa. Volevo ricordarti che hai dimenticato il tuo cellulare a casa mia. »
La voce era inconfodibile. Irrisoria, profonda, un po' roca.
« Perché non passi a riprendertelo? »
Se lo figurava benissimo, sghignazzante ma speranzoso.
« Sono certa di non aver dimenticato il mio telefono a casa tua, caro ladruncolo dei miei stivali. » Non se ne accorse, ma stava sorridendo.
« Beh, diciamo che in questa giornata ti ho giocato un paio di tiri mancini. »
« Diciamo che è vero... »
« E se dicessi che ho comprato un telescopio ultimamente? Verresti ad osservare Alfa Centauri con me? »
« Direi che non vedo l'ora. Anche se non si trattasse di Alfa Centauri. »

 

 

 

 

 






Note:
Questa shot è profondamente collegata a 'Una piccola parte del nulla' - che era sul PoV di Duncan -, ma credo si possa leggere anche singolarmente.
Che dire, se non che sono particolarmente ispirata in questo periodo? Beh, sicuramente ciò è dovuto al fatto che sono in vacanza, che dalla mia finestra si vede il mare e che c'è un ragazzo fighissimo che sto inseguendo da un po' xD
Anyway, scemenze a parte, spero vi piaccia :)

A presto!




 

   
 
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