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Autore: _stopthetape    19/07/2012    5 recensioni
Why'd you have to wait?
Where were you? Where were you?
Just a little late
You found me, you found me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU FOUND ME.

 

HER
“Styles, Styles!” chiamavano tutti, io mi giravo e rigiravo seduta sul sedile del pullman per cercare il diretto interessato. Harry Styles, quel ragazzo riccio, con gli occhi verdi e un sorriso che ti mandava al settimo cielo. Non lo conoscevo bene, praticamente di lui sapevo solamente il nome e l’aspetto fisico, a volte ci incrociavamo tra i corridoi, ma niente di più.
“Ma dov’è?” domandai alla mora accanto a me. Lei senza dir nulla mi indicò il posto dietro di noi. Scesi con la schiena un po’ più giù e con tanta cautela ficcai la testa nello spazio tra il mio sedile e quello di Rachel, cercandolo attentamente. Era due sedili dietro di noi, appoggiai le mani sullo schienale per osservarlo meglio. Dopo ore di viaggio per la gita scolastica qualcuno era ancora pieno di vita, mentre qualcun altro stava per addormentarsi, Harry era uno di quelli accasciati in posizioni strane per poter ascoltare la musica meglio e appisolarsi. Il suo compagno di viaggio era andato a sedersi in chissà quale posto a rimorchiare una ragazza. Mi piacevano i viaggi con la scuola, ma quello più di tutti.
“Juliet!” mi sentii chiamare, mi voltai per capire chi fosse e vidi Zayn che mi faceva segno di passargli le cuffie. Era così su quel pullman: tutti facevano ciò che volevano e si sedevano dove meglio credevano, eravamo tutti amici, anche se ci conoscevamo appena.
Prima fermata: una zona di sosta per riprenderci dopo il lungo viaggio. In fretta e furia scendemmo quei tre insopportabili scalini e ci sedemmo sulla panchina ad aspettare, guardando i ragazzi giocare a calcio in uno spiazzale libero.
“Palla!” ai miei piedi mi accorsi della palla che stavano chiamando, mi chinai e la presi, con l’intenzione di darla al ragazzo più vicino.
“Julie, Julie, Julie, è la tua occasione.” Rachel mi sorrise e poi mi diede una pacca sulla spalla per incoraggiarmi. Sì, il ragazzo più vicino era lui.
“Grazie.” Mi sorrise, mostrando un paio di fossette che mi mandarono il cervello fuori uso. Forse balbettai un ‘prego’, ma ero sicura che lui avesse notato il cambiamento del colorito sulle mie guance.
“Stupida.” Mi rimproverò la mora, che ammiccava ripetutamente al biondo che stava giocando insieme a Harry.
“Che ho fatto ‘sta volta?” le domandai seccata, appoggiando i gomiti sulle gambe e tenendo le mani sul mento, come per sorreggerlo.
“Potevi dirgli qualcosa, so che ti piace da morire.” Si riferiva sicuramente a Harry, era così evidente che mi fossi infatuata di un completo sconosciuto? Non sapevo neanche se lui sapesse il mio nome, dato che il suo lo avevo imparato qualche ora prima.
“E cosa? Posso giocare anch’io? Sai che sono inguardabile a calcio.” Sarebbe stato un pessimo approccio, ma non potevo pretendere neanche che mi calcolasse senza che io facessi nulla. Gli amici in comune e qualche sorriso che valeva come saluto per i corridoi non bastavano di certo a creare un qualche tipo di rapporto.
“Tu, piuttosto, le occhiate che ti manda Horan non sono da poco..” anche quello era un nome imparato poco prima, solo che Rachel e Niall avevano già scherzato in passato, quindi non c’era niente di male.
“Davvero? Non me n’ero accorta.” Mi mentì, sorridendo.
Dopo qualche minuto eravamo già tutti sul pullman, ma qualcosa era cambiato.
“Che stai facendo?”  le chiesi seccata e confusa. Sul mio sedile, sul mio schienale, sul posto che avevo scelto con tanta cura c’era quel biondo. Erano tutti e due impegnati ad ascoltare della musica e Rachel aveva la testa appoggiata alla spalla di lui. Carini sì, ma perché prendere il mio posto?
“C’è un posto libero lì dietro.” Sorrise beffarda lei. Cercai con gli occhi quel posto e.. Fanculo. Pensai, potrà sembrare banale ma quello era proprio il posto accanto a quello di Harry.
“Ma io non posso.” Non mi spostai dalla mia posizione, ma qualcuno mi spinse oltre quei sedili. Vidi il suo viso rilassato, con un sorriso stampato in volto, senza un valido motivo. Gli occhi, sfortunatamente, erano chiusi, così mi feci avanti. Non volevo disturbarlo, quindi pensai di sedermi in silenzio e senza dire una parola.
Ragazza maldestra. Inciampai su una borsa, credo, e lui sobbalzò. Mi vide e sorrise, poi si mise più comodo, ma continuava a sorridermi. Mi incantai in quegli occhi verdi e in quel suo sorriso, ma per uno strano motivo tornai in me e convinsi me stessa di dovermi buttare.
“Posso sedermi? Sai..” pensai per un secondo di aver ricevuto un’occhiataccia da lui per averlo svegliato, ma forse era solo una mia impressione. Indicai gli artefici di quella situazione imbarazzante e lo vidi nuovamente sorridere. Ogni sorriso mi faceva davvero impazzire. Così spontaneo, così favoloso, così..perfetto.
“Sì certo.” Ero riuscita finalmente a rivolgergli parola. E adesso?
Ogni momento sembravo sempre più impacciata e fuori luogo. Poi, finalmente, mi sedetti.
“Juliet, vero?” sapeva il mio nome. Questo voleva dire che almeno un po’ si era interessato a me, cominciavo a essere paranoica. Sorrisi, non nascondendo la mia totale felicità, e annuii.
“Puoi appoggiarti se vuoi.” Dopo qualche momento di silenzio imbarazzante mi parlò e quello fu il momento in cui non capii più nulla davvero.
“Grazie.” Gli sorrisi e feci come da lui consigliato. Girai delicatamente il collo, fino ad arrivare con la testa alla sua spalla. Aspirai profondamente il suo profumo e entrai in un mondo tutto mio. Qualunque profumo fosse era magnifico, paradisiaco.
“Cosa ascolti?” gli domandai, perché sentivo una melodia familiare provenire dalle cuffiette del suo iPhone. Lui mi sorrise e si tolse una cuffietta, per poi donarla gentilmente a me. Piccoli e stupidi gesti che mi facevano battere il cuore all’impazzata.
“Just a little late, you found me, you found me”  canticchiò, ma la sua voce faceva più che cantare per me, mi mandava in paradiso. Senza volerlo e senza pensarci, appoggiai la mano sul bracciolo del sedile per tenere il ritmo e mi scontrai con le sue dita. Subito la tirai indietro, credendo di essere stata fraintesa. Lui mi guardò con uno strano sguardo, mordendosi timidamente il labbro e io automaticamente gli sorrisi, forse con la stessa sua timidezza.
“You found me, you found me” continuava a cantare e questa volta mi aggiunsi anche io. A volte mi soffermavo un po’ troppo a osservarlo e se lui se ne accorgeva, io giravo lo sguardo e continuavo a cantare. Era rilassato e sorrideva, cantando, come se qualcosa in quel momento lo stesse rendendo felice.
Immersa nei miei pensieri, nei miei sogni e in quella canzone dei The Fray non mi resi conto di aver rimesso la mia mano sulla sua.
 
HIM
Per quale motivo tutti mi chiamano? E Liam dove cazzo è? Erano questi i miei unici pensieri su quel pullman. Ormai viaggiavamo da ore e io non ce la facevo più a stare seduto senza far nulla. Così alzai il sedere da quel sedile, senza spostarmi, e cominciai a osservare ogni ragazza. Dovevo trovare quello stupido di Liam e dirgli di rimandare la fase di ‘rimorchio’ a più tardi, per evitare che accanto a me si sedesse una ragazzina intenta a rimorchiare me. Mentre mi impegnavo a cercare, vidi una ragazza parlare con Zayn. Per qualche motivo m’incantai guardandola, ma lei non parve accorgersene. Capelli castani, occhi marroni e un gran bel sorriso. Ripresi coscienza e continuai a cercare, ma nulla.
Finalmente una sosta. Scendemmo dal pullman e andammo in bagno. Qualche minuto dopo trovammo un ragazzo che ci prestò un pallone.
“Finalmente ti rivedo!” esclamai a Liam. Quel ragazzo sbucava fuori solo quando piaceva a lui.
“Ehm sì.” Rispose, grattandosi la testa. Senza dare troppo peso alla vicenda misi il pallone a terra e tirai il primo calcio. Io, Zayn, Niall, Liam, Louis e tutti gli altri ci sentivamo de gran calciatori, ma così non era.
“Palla!” urlò Niall, ma mi feci avanti io per prenderla. La palla era andata a finire casualmente ai piedi della ragazza per la quale mi ero incantato poco prima. La vidi intenzionata a tirare un calcio a quella palla, ma poi ci ripensò e la raccolse.
“Grazie.” Le sorrisi, sperando di fare colpo in qualche modo. Forse ci riuscii, perché la vidi leggermente in imbarazzo.
“Prego.” In realtà non lo sentii neanche, ma ero più che sicuro che l’avesse detto.
Mentre camminavo per tornare nel gruppo, riflettei su quella ragazza e mi resi conto di averla già vista prima. Ma sì, quella è l’amica di Zayn! Come ho fatto a dimenticarmene! Pensai, schiaffeggiandomi la fronte.
“Ehi Zayn, quella ragazza con la felpa e i capelli castani come si chiama?” mi avvicinai per farmi sentire solamente da lui e glielo chiesi.
“Chi? Quella della palla?..Juliet, Juliet Edwards.” M’informò e in qualche modo mi ricordai di averla già sentita nominare da Zayn, ma senza farci caso.
I professori ci chiamarono nel bel mezzo del gioco e tornammo sul pullman.
Liam mi lasciò da solo di nuovo e non mi rimase altro che ascoltare un po’ di musica.
Alzai lo sguardo un secondo per osservarla e non era seduta, ma in piedi davanti al suo sedile, con le braccia incrociate. Mi parve per un secondo di essere l’oggetto della discussione che stava affrontando con la sua amica, perché mi guardò con uno strano sguardo.
Sii indifferente, Harry. Ci vuole indifferenza. Convinsi me stesso, mentre la vedevo avvicinarsi timida e spaventata. Feci finta di essermi addormentato, meglio che parlarle e magari sparare una cazzata delle mie.
Ma sentii un rumore e pensai che fosse caduta, così aprii gli occhi e la vidi proprio di fronte a me, che mi osservava.
“Posso sedermi? Sai..” mi indicò qualcosa e vidi Niall seduto accanto alla mora, dove prima era seduta lei. Non mi feci sfuggire l’occasione, ma volevo comunque mantenere l’aria di ragazzo disinteressato.
“Sì certo.” Le risposi, sorridendo e mettendomi seduto in maniera più normale. “Juliet, vero?” le domandai, anche se sapevo già il suo nome. Ormai era rimasto impresso nella mia mente, anche se lo conoscevo solamente da pochi minuti. Lei annui, ma rimasi un po’ deluso dal fatto che non chiese il mio. Forse perché lo sapeva già, o forse perché non le interessava minimamente.
“Puoi appoggiarti se vuoi.” Ma cosa dici? È una completa sconosciuta, non si appoggerà a te. Rimproverai me stesso, ma forse non avevo sbagliato a provarci, perché lei mi ringraziò e fece come da me consigliato. Si appoggiò alla mia spalla e riuscivo a percepire il suo fiato sul mio collo. Alcune ciocche di capelli cadevano dolcemente sul mio petto, sembravano avere il colore del cioccolato.
Feci scorrere il mio dito sul cellulare, scelsi la canzone che più sentivo mia in quel momento e la feci partire.
“Cosa ascolti?” mi chiese. Forse l’indifferenza aveva funzionato all’inizio, ma mi aveva seccato. Senza rispondere mi tolsi una cuffia e gliela diedi, per farle ascoltare la canzone.
Cominciai a tenere il tempo con le dita sul manico del sedile e canticchiai. In alcuni momenti mi giravo a guardarla e l’ammiravo in tutto il suo splendore, mentre era voltata dall’altro lato e canticchiava come me.
Continuavo a tenere il ritmo, quando qualcosa di caldo sfiorò per qualche secondo la mia mano. Era stata una piacevole, ma breve sensazione. Cercai il suo sguardo e forse mostrai troppo il mio dispiacere per aver tolto la mano.
“You found me, you found me”  questa volta cantò anche lei insieme a me, il che mi rese così felice in qualche modo, che non smettevo di sorridere.
Stranamente tornò a poggiare la sua mano sulla mia. Con la coda dell’occhio la vidi spensierata, come se quel gesto non significasse nulla. Imitai lo stesso suo sguardo, ma forse sorrisi un po’ troppo. In realtà uno sfiorarsi delle mani non significava davvero nulla, non era un bacio, non era un gesto d’amore, ma forse era un inizio.

 


SHE SAYS
Salve a tutte :D
Okay questa os mi fa schifo LOL
Ieri sera ne ero entusiasta e non chiedetemi il motivo, perché non lo so e.e
Ma ‘sta mattina rileggendola mi sono chiesta che cosa avevo in mente ahahah
L’ho scritta pensando a un episodio successo l’anno scorso in gita con la scuola tra un ragazzo e Federica (sì, tu che stai leggendo, sappi che m’è venuta in mente ieri a mare lol)
Con qualche modifica al fatto realmente accaduto sono arrivata a questa cagata cwc
Ah, Juliet e Rachel sono dei personaggi che saranno presenti in una prossima storia, ma le due cose non sono collegate.
Credo di aver parlato troppo, non so… che ne dite del banner? Lo ha fatto sempre lei, Fede J
Mmm credo di aver finito, scusate per la banalità della storia e,e
Grazie e recensite,
vanessa xx

 

   
 
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