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Autore: RinsWorld    19/07/2012    1 recensioni
Questa mia piccola one-shot parla di una cosa significativa che è successa alla piccola Ran quando aveva 7 anni, precisamente un sogno...
Sono tornata con un'altra piccola one-shot, scritta mentre pensavo ad un fatto successo a una mia amica ù.ù, se spendete un minutino a leggerla ve ne sarei grata^^!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno Strano sogno
Una bambina di, più o meno, 7 anni stava guardando fuori casa sua le strade innevate, c’erano anche molti bambini che giocavano sul marciapiede a palle di neve e, a giudicare dalle urla, si stavano divertendo molto.
La piccola rimpiangeva tanto il suo raffreddore, infatti, se non l’avesse avuto, a quest’ora sarebbe fuori con tutti i suoi amichetti a giocare e a rotolarsi sulla neve.
-Ran amore, non stare li con la finestra aperta oppure il tuo raffreddore peggiorerà!
Disse una donna dai lunghi capelli castani
-Certo mamma… ma mi sto annoiando!
Si lamentò la piccola
-La prossima volta tu e Shinichi ci pensate due volte prima di tuffarvi in un lago dall’acqua gelida per “salvare” un cane che alla fine sapeva nuotare benissimo ed è stato lui a salvare voi!
La ammonì Eri, Ran sapeva che era meglio non controbattere anche perché la madre aveva tutte le ragioni del mondo a prendersela con lei.
-“Uffa, almeno ci fosse qualcuno qui con cui giocare!”
Pensò la piccola e come per magia, come se qualcuno avesse sentito il suo pensiero, qualcuno bussò alla porta di casa sua, Eri andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti la piccola Sonoko Suzuki nonché migliore amica di Ran.
-Oh, ciao Sonoko! Sei venuta a trovare Ran?
Chiese la donna gentilmente e vedendo la bambina annuire energicamente la condusse da lei, inutile dire che Ran, appena la vide, si mise a ringraziare Babbo Natale promettendogli che avrebbe fatto la brava per il resto della sua vita.
-CIAO SONOKO!
Urlò dalla gioia Ran
-Ciao Ran, ma si può sapere cosa avete fatto tu e Shinichi per avere entrambi il raffreddore?
Le chiese indagatoria l’amichetta, inutile dirlo ma Sonoko non si smentisce mai!
-Emm… ne riparliamo un’altra volta!
Le rispose imbarazzata la piccola con i capelli castano scuro, non voleva di certo dirgli che è stata salvata da un cane, Sonoko le sarebbe scoppiata a ridere in faccia!
-Ok, ma quando starai meglio me lo dici!
Le disse decisa
-D’accordo!
Rispose Ran rassegnata
-Comunque, dato che non puoi uscire, a cosa giochiamo?
Le chiese l’amica facendo brillare gli occhi alla piccola ammalata
-Vieni in camera mia che prendiamo le bambole!
Le ordinò la Muori, detto questo si spostarono in camera di quest’ultima e aprirono il baula dove teneva tutte le bambole, o meglio, tutte tranne Baby Doll, ovvero la bambola che le aveva regalato il suo amichetto d’infanzia al suo sesto compleanno, Baby Doll era la sua bambolina preferita e ci dormiva assieme.
Le due bambine giocarono tutto il giorno fino a che ad una certa ora Sonoko se ne dovette andare. Erano le 18:00 di seta e Ran si ritrovava a guardare Tokyo che s’illuminava piano, piano, una luce qua e un’altra la, i  cittadini per strada cominciarono a diminuire fino a quando, verso le otto di sera, le strade furono deserte, ma in compenso la città era magnifica, anche se da casa sua non si aveva proprio un’ottima vista, la città era diventata un’enorme albero di Natale. 
Ran era talmente stanca della giornata passata a giocare con Sonoko, che si addormentò li, davanti a quella finestra senza aver mangiato
***
-Ciao! Tu sei Ran Muori, giusto?!
Disse la voce di una ragazza 17enne
-Si, sono io! Ma tu chi sei?
Chiese curiosa la bambina
-Io, beh io sono il tuo futuro! Sta tranquilla di me ti puoi fidare!
-Si, ma la mamma non vuole che parli con li sconosciuti!
Disse la piccola, nel frattempo davanti a lei si delineò una figura dai capelli castano scuro e dagli occhi azzurri…
-Un momento… ma noi due ci assomigliamo!
Disse sbalordita la bambina
-Te l’ho detto io sono il tuo futuro! Fammi qualsiasi domanda riguardante il tuo futuro e io ti risponderò!
Le disse sicura la Ran 17enne
-Qualsiasi?
Chiese per conferma la piccola
-Qualsiasi, qualsiasi!
Le disse in tono rassicurante la sua figura
-Vediamo… ci sono! Quando mi passerà il raffreddore?
-Tra 3 giorni!
Disse la ragazza sorridendo alla domanda
-Davvero?! UAU!
Esclamò la bambina tutta felice, ma si fece subito cupa e la ragazza la notò
-Cos’è che ti preoccupa?
Le chiese infatti
-Vedi… ultimamente mamma e papà litigano spesso, quando è che faranno la pace?
-Beh, è una cosa difficile da spiegare ma non faranno mai la pace anche se continueranno a volersi bene da lontano!
Cercò di spiegargli la Ran più grande
-Ah… e su Sonoko cosa mi dici?
Chiese sempre curiosa la piccola Ran
-Sonoko, lei continuerà ad essere la tua migliore amica e ti starà affianco anche nei momenti più tristi! Conoscerai anche un’altra ragazza da Osaka con cui diventerai molto amica e anche lei ti starà sempre affianco, quando starai male e sarai in difficoltà, sebbene abiti lontano!
La bambina era entusiasta
-E… e di Shinichi che mi racconti?
Le chiese la bambina euforica, a quel nome la figura di lei da grande si rabbuiò e abbassò il suo dolce viso
-Mi dispiace… ma il sogno sta per finire! Addio mia piccola Ran!
Detto questo la figura divenne sempre più chiara, sempre più chiara fino a quando non svanì del tutto e la piccolina si ritrovò catapultata in un nuovo giorno d’inverno.
Tre giorni dopo il raffreddore sparì, ma sua madre per precauzione la fece rimanere in casa un altro giorno. Ran era incredula, la Ran adolescente nel suo sogno le aveva detto che il raffreddore le sarebbe passato tra tre giorni ed era stato così.
Passò una settimana e i litigi tra sua madre e suo padre peggiorarono tanto da far fare le valige e lasciare la casa a sua madre. E un’altra cosa le tornò in mente, ovvero la frase della Ran del suo sogno “…è una cosa difficile da spiegare ma non faranno mai la pace anche se continueranno a volersi bene da lontano!”, voleva dirle che loro si sarebbero separati ma si sarebbero comunque voluti ancora bene?! Se è così tutte le cose che aveva detto la ragazza del futuro erano vere, dunque avrebbe davvero conosciuto una nuova amica! Per lei era una notizia bellissima, anche se voleva davvero scoprire cosa avrebbe detto di Shinichi se non fosse finito il sogno.
Un giorno, mentre camminava per le strade di Tokyo con la primavera ormai alle porte, si stava ancora interrogando sulla cosa che avrebbe potuto dire la Ran del futuro su Shinichi, quando all’improvviso nella sua testa, sentì la stessa voce della Ran 17enne che pronunciava queste parole “Beh, riguardo a Shinichi cerca di volergli bene per quello che è! E, mi raccomando, stagli vicina e non lasciare che si allontani da te!” quando la voce sparì la piccola Ran stette un pochino schioccata ma, quando si fu ripresa, scosse la testa con decisione, si disse che doveva per forza esserselo immaginata… eppure un giorno di 10 anni dopo, lo lasciò andare via e non lo rivide più, fino al giorno in cui ritornò sotto le spoglie del cavaliere nero… ma se ne andò il giorno dopo, lasciandola con Conan, un bambino che le era sempre vicino nei momenti in cui lui non c’era o l’abbandonava, un bambino che sentiva sulla sua pelle il suo dolore, un bambino che se avesse potuto tornare indietro nel tempo non avrebbe seguito quegli uomini vestiti di nero.
 
N.D.A.: Buongiorno, buonasera, buonanotte a tutti^^! Sono di nuovo io (?????) e sono tornata con una semplice one-shot che parla di un fatto significati successo nell’infanzia di Ran, ovviamente il tutto ideato dalla mia malsana menteù.ù! Spero con tutto il cuore che questa piccola fict vi sia piaciuta^^!
Beh ragazzi, ora vi saluto e grazie in anticipo a chi sprecherà un pochino del proprio tempo a leggerla!
Baci:*
Gen
 
   
 
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