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Autore: Miwako Lee    19/07/2012    3 recensioni
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-Cosa mi devi chiedere?
Minho diventa rosso in viso, è molto imbarazzato.
-Senti… io non vorrei rovinare la nostra amicizia con questa cosa che ti voglio chiedere…
-E’ una cosa così importante?
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Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minho
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao~ Questa è la prima fanfiction che pubblico su EFP ^^
E' una one-shot diversa da quelle che scrivo di solito, anche il personaggio principale, Minho, di solito non è mai il protagonista nelle mie fanfiction ^^;;
Spero vi piaccia lo stesso! ^^


Devo Chiederti Una Cosa Molto Importante…

 
Oggi è il giorno giusto. Sì, o oggi o mai più.
 
Un ragazzo alto dai capelli scuri e dal corpo ben scolpito dagli addominali si alza dal letto. Sono le sette di mattina e lui sapeva che quel giorno sarebbe successo qualcosa di molto importante, che gli avrebbe cambiato la vita.
 
Il ragazzo si veste in modo molto elegante, una giacca bianca e dai pantaloni dello stesso colore. Sotto alla giacca indossa una camicia nera, perfettamente abbinata ad un paio di scarpe dello stesso colore.
Sì, ora era pronto. Scende le scale del suo appartamento ed esce di casa. Si dirige verso un palazzo dalle vetrate belle luccicanti.
 
-Cavolo, fa davvero caldo… ma perché è così in ritardo? Non resisto più… -Dice il ragazzo a cui iniziavano a scendere delle goccioline di sudore dalla fronte.
Minho, il ragazzo, continua a controllare insistentemente il suo orologio. Più controlla l’orario, più il tempo non vuole passare e nessuno sembra arrivare. O almeno non la persona con cui avrebbe dovuto parlare.
 
Improvvisamente Minho riesce a vedere una persona in lontananza ma a causa del sole non riesce a vedere bene di chi si tratta. Sa per certo però che è una figura alta, magra, e da una bella camminata. Sì, forse è proprio quella persona, quella a cui avrebbe dovuto chiedere quella cosa tanto importante.
 
La figura si avvicina allegra. E’ un ragazzo. Fa un sorriso a Minho e quest’ultimo ricambia felice.
 
-Finalmente sei arrivato! Ti ho aspettato a lungo.
-Scusami.
-Sì, lo sai che non mi arrabbio con te per cose come queste… -Il ragazzo deve essere un amico di Minho, molto stretto, forse un suo compagno di allenamento.
-Lo so, tu con me sei sempre molto gentile. È per questo che sono il tuo migliore amico!
 
Al sentire quelle ultime due parole Minho si fa triste per poi pensare –Già… il mio migliore amico…
 
-Ehi, ma che ti prende ora?
-Ecco… io ti dovrei chiedere una cosa ma… non vorrei…
-Cosa non vorresti?
-Ti prego, andiamo in un bar che ti devo parlare, qui fa troppo caldo.
 
I due ragazzi si avviano verso il bar più vicino.
Entrano, finalmente Minho può respirare dell’aria fresca grazie ai ventilatori nel bar.
I due ragazzi si siedono ad un tavolino per due, uno di fronte all’altro e ordinano due birre.
 
-Cosa mi devi chiedere?
 
Minho diventa rosso in viso, è molto imbarazzato.
 
-Senti… io non vorrei rovinare la nostra amicizia con questa cosa che ti voglio chiedere…
-E’ una cosa così importante?
-Sì… Vedi… Tu sei sempre stato il mio migliore amico e in più conosci molto bene questa città…
 
Anche l’altro ragazzo si fa molto più serio.
 
-C…cosa intendi con questo…? –Il ragazzo manda giù a fatica quella poca birra che aveva sorseggiato subito prima.
-Vedi… ecco… prima di tutto… promettimi che per qualsiasi cosa tu rimarrai comunque mio amico. Il mio migliore amico.
-O…ok… però adesso mi sto agitando! E’ successo qualcosa di grave?
-No… ma è una cosa che deve rimanere tra noi due, ti prego, promettimi anche questo!
 
Minho appoggia la sua mano su quella dell’amico che era sul tavolino vicino alla birra. A quel punto l’altro ragazzo non poté che arrossire vistosamente.
 
-T…te lo prometto…
-Ok… adesso posso chiedertelo… Secondo te il ‘Night Club Stars’ è un posto carino per persone come noi…?
 
Il ragazzo diventa ancora più rosso e inizia a sudare freddo cercando di togliere la sua mano dalla presa di quella di Minho.
 
-Senti… quel posto non è molto adatto… già come dice il nome è un Night Club… quindi non c’è molta gente che vedrebbe di buon occhio due ragazzi come noi… così… da soli…
-Lo sapevo… grazie… quindi secondo te non andiamo bene noi in un posto del genere…
 
Minho diventa molto triste.  A breve si sarebbe festeggiato il compleanno di una persona molto importante, Minho avrebbe tanto voluto dirle qualcosa di piacevole…
 
-Ma senti… io e te… perché dovremmo andare in un posto del genere…?
-No… tranquillo… fa niente… A costo di rovinarmi la reputazione andrò da solo.
-No, aspetta, non ti seguo…
 
Minho guarda di nuovo l’orologio.
 
-Cavolo!!! È tardissimo!!!
 
Minho riprende la giacca che aveva lasciato sullo schienale della sedia e lascia una banconota da dieci euro all’amico.
 
-Devo andare ora. Per favore, paga per me con questi. Grazie mille. Mi sdebiterò sicuramente con te, per me sei più di un migliore amico!
 
Il ragazzo scompare di corsa dal bar e corre verso una via che non aveva percorso molte volte. Era quasi nuova per lui nonostante vivesse in quella città.
Svolta l’angolo e si trova davanti l’insegna ‘Night Club Stars’. Vi entra. Il locale è vuoto. Improvvisamente si trova davanti un signore dall’aspetto abbastanza massiccio, un po’ calvo e con degli occhialini da vista.
 
-Ah, ah, bene, tu sei…?
-Minho. Choi Minho.
-Ah, sei il ragazzo per il colloqui di lavoro?
-Sì.
-Bene. So che sei famoso. Non ho bisogno di farti un colloquio. Tu sarai il main lap dancer della serata. Congratulazioni!
 
Minho sbiancò. Non doveva semplicemente servire cocktail durante la serata? Cos’è questa storia?
 
-Non ho altra scelta. Devo accettare. Tra poco è il compleanno di mia madre e le ho promesso che le avrei comprato quella collana costosa d’oro bianco con i diamanti. Qui mi pagano bene. E Lee Soo Man non mi vuole dare un anticipo dello stipendio.- Pensa Minho.
 
-Ok. Accetto. Torno stasera allora.
 
Minho saluta garbatamente il proprietario del locale ed esce. Ma improvvisamente si trova davanti il suo amico che lo aveva seguito.
 
-…Minho…
-…Tu che ci fai qui!?
-…Allora io che dovrei dire…?
-Hai ragione… mi sono appena trovato un lavoro… come lap dancer… purtoppo… ma mi servono soldi.
-Ma quindi la domanda di prima era per sapere che tipo di posto era questo…!
-Te lo ho chiesto perché sapevo che lo frequenti spesso. Ma mi hai promesso che rimarremo per sempre migliori amici. Questo mio lavoro non cambierà la nostra amicizia.
-Quindi tu non sei gay! Non volevi metterti con me!!!
-Certo che no! Per me sei come un fratello!!!
 
Il viso del ragazzo si fa sempre più pallido, poi sviene. Si era preoccupato per niente. Lui è come un fratello per Minho, non un ragazzo. Questo lo fa sentire meglio quando, svegliatosi all’ospedale, vede la sua ragazza portargli un bicchiere d’acqua.
 
-Fine-
  
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