Una villa a pochi passi da Seul, sulla strada verso Daejeon. Alte le mura che la circondano, nessuna insegna, solo persone elegantemente vestite e auto parcheggiate lungo il viale convenientemente illuminato. Gli uomini in nero sorvegliano l’ingresso, e la brezza serale smuove le chiome dei pini. Quell’ambiente lo confonde, così come l’immagine della ragazza vestita di rosso, che li accoglie sulla porta.