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Autore: A c q u a m a r i n a_    19/07/2012    10 recensioni
Dal testo:
Quando si staccarono, la blu abbracciò il ragazzo, che non si oppose e la lasciò fare, sorridendo.
“Paul sei il migliore.” disse la blu, con le lacrime agli occhi.
Il ragazzo sorrise, felice.
“Lo so, ragazzina.”
[Paul x Lucinda, One-shot]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Paul
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Paul & Lucinda: Un' amore che durerà per sempre.
 


“E il vincitore della sfida è Tobias Soventin!”annunciò l’arbitro, sventolando una bandierina rossa.
In quel momento tra la folla si scatenò il putiferio.
Alcuni gridavano il nome del giovane, altri lo riempivano di complimenti.
Tra tutti gli spettatori c’erano anche Brock e Lucinda, insieme ai loro Pokèmon, che applaudivano.
Era stata una dura lotta, ma alla fine il Latios di Tobias aveva avuto la meglio, e con un potente Raggioaurora aveva messo a K.O. Pikachu.
Quel momento venne dopo interrotto dall’arbitro, che annunciò:
“Ecco la grande coppa per il nuovo campione!”
Subito arrivò Camilla, che porse la coppa al ragazzo.
“Evviva!” esclamò il vincitore, mostrando a tutti la grande coppa.
Poi Tobias si complimentò con Ash e lui fece altrettanto.
Dopo mezz’ora tutti uscirono e Lucinda, Brock e Piplup raggiunsero Ash.
Lucinda per rincuorarlo gli disse:
“Dai che sei stato bravissimo anche tu!”
Poi tutti e tre si allontanarono dall’edificio della Lega e si spostarono nel parco, che era vicino al porto.
In quel momento i tre ragazzi videro Paul, che si dirigeva verso di esso. Ma perché? 
Il corvino quindi lo chiamò e gli chiese:
“Ehi Paul dove stai andando?”
“Non sono affari che ti riguardano. Comunque, secondo te dove potrei andare? Sto partendo, vado a Nevepoli, voglio andare a salutare Bianca, la Capopalestra.”
“Sul serio? Ma devi partire proprio ora?” chiese ancora Ash.
“Tra due ore.” gli rispose il ragazzo.
“Oh e allora se a te va bene potremmo fare prima un’ultima sfida, magari con un solo Pokèmon. Pikachu a te va bene? Tranquillo, prima di lottare andiamo al Centro Pokèmon, per ricaricarci.”
Il topo elettrico annuì.
“Va bene. Ma sbrigati.” disse il ragazzo dai capelli viola, impassibile come sempre.
“Certo!” esclamò Ash, dirigendosi verso il Centro Pokèmon, che non era molto distante da loro.
Brock si mise a parlare con i suoi Pokèmon, Lucinda invece guardò Paul.
“Perché è così diverso dagli altri? È davvero difficile comprenderlo … ma io ci riuscirò! Voglio che anche lui viva la vita in serenità!” 
E pensato questo, camminò, diretta verso lui.
Appena il ragazzo la vide davanti a sé, le chiese:
“Che vuoi ragazzina?”
La ragazza iniziò a parlare, cercando di comporre una frase in senso compiuto. Non era affatto una cosa da chiedere quella che aveva pensato, ma ormai non si poteva più tirare indietro.
“Ecco io sono venuta qui perché … perché voglio scoprire perché sei così … così freddo e distaccato da tutto e da tutti.”
E continuò a parlare, non accorgendosi di stare sempre più vicina al ragazzo, ma nemmeno lui se ne accorse, anzi se ne accorse, me non ci diede peso e continuò ad ascoltare il discorso della blu, quasi ghignando divertito per ogni parola che diceva.
“So che non dovrei impicciarmi negli affari degli altri, ma …” la ragazza venne interrotta dal ragazzo, che le sussurrò freddamente all’orecchio:
“Il tuo è fiato sprecato. Io non cambierò.” disse sfiorandole le labbra, per poi raggiungere Ash nel Centro Pokèmon.
La blu restò immobile per qualche secondo, delusa e allo stesso tempo un po’ imbarazzata.
Ci pensò una voce familiare a distrarla dai suoi pensieri:
“Lucinda! Ehi tesoroooo!” la chiamò una voce, che la ragazza riconobbe subito.
In un secondo le passò tutta la delusione, si girò e gridò entusiasta:
“Mammaaaa!” 
Poi corse verso la sua adorata madre, che non vedeva da tanto tempo.
L’abbracciò affettuosamente e lei ricambiò l’abbraccio, mentre Brock e Piplup le guardavano felici.
Addirittura il pinguino si commosse e si tuffò nell’abbraccio, con grande sorpresa delle due donne, che risero e si strinsero forte, includendo in esso anche Piplup.
Dopo Olga guardò sua figlia e le chiese:
“Ehi Lucinda, quello con cui stavi parlando prima era il tuo ragazzo? Sai è molto carino! Secondo me farete una bella coppia! Io ho visto tutta la scena, infatti sono qui da cinque minuti circa.”
La ragazza arrossì e poi esclamò:
“Mamma! No che non era il mio ragazzo, ma ti pare! Cioè siamo gli opposti!”
La madre ridacchiò e poi disse, con un sorriso:
“Cara devi sapere che gli opposti si attraggono, sempre.”
Lucinda arrossì ancora di più e poi, riprendendo la calma disse:
“Uff! Sei rimasta la solita, mamma!”
Brock, Piplup e Olga si misero a ridere, divertiti dalla battuta della blu.
In quel momento arrivarono Paul e Ash, seguiti da Pikachu e Electrivare, più carichi che mai.
Ash appena vide la madre di Lucinda, la corse a salutare.
Anche Paul la salutò, ma con molto meno entusiasmo e in modo più formale.
Poi i due ragazzi si misero l’uno di fronte all’altro. Presero le distanze giuste e Brock diede il via al combattimento.
Intanto Lucinda stava spiegando a Olga il perché di quel combattimento.
Poi si misero a parlare della famiglia e dei vecchi ricordi, seguendo contemporaneamente la sfida.
Dopo scontri e varie emozioni, alla fine, con grande sorpresa la lotta la vinse …
“E il vicintore della sfida è Ash!” annunciò Brock.
“Evviva!” esclamò il corvino, abbracciando Pikachu.
“Sei stato bravo, Electrivare.” disse Paul, facendo rientrare il suo Pokèmon nella Pokèball.
Poi Olga e Lucinda si alzarono e Ash si avvicinò al ragazzo dai capelli viola.
“Sei stato bravissimo Paul!” esclamò, stringendogli la mano.
“Tsk! Sei stato bravo anche tu. Arrivederci, Ash.” gli rispose lui, andando verso il porto.
Ma prima di fare ciò, guardò la blu.
“Davvero sto facendo ciò che voglio? È come se non potessi andarmene … una forza mi impedisce di allontanarmi dalla ragazzina. Ma che diavolo succede ….” si ritrovò a pensare sconcertato.
Poi scacciò questi pensieri, che andavano completamente contro la sua volontà e se ne andò definitivamente.
La ragazza lo salutò facendo un gesto con la mano, che però lui non ricambiò.
Però appena Lucinda lo vide andare, si ricordò improvvisamente di una cosa. 
Si sfilò da una tasca della borsa una specie di ciondolo e lo guardò intensamente, sotto lo sguardo interrogativo della madre.
Quel ciondolo le faceva ricordare tutti in momenti passati insieme lui.
Le arrabbiature, gli imbarazzi, le incertezze … in fondo a lei non dispiacevano.
Piplup, seduto sulla sua spalla, intuì a cosa stava pensando la sua allenatrice e a cosa avrebbe potuto fare.
Così, in tono solenne le disse:
“Lup lup pi. Pi piplup, lup pi! Pilplup pi lup. Lup pi piplup.”
Cioè: “Fai ciò che ti dice il cuore. Ricordati che io starò sempre con te, in ogni decisione che prenderai! Non pensare a se farai felici Ash e Brock. Ciò che conta di più è che tu sia felice e scelga sinceramente la tua strada.”
Quelle parole colpirono Lucinda, che sussurrò:
“Ciò che voglio io?”
Guardò per un’istante Ash, Brock, Pikachu e sua madre.
Infine guardò Paul.
“Ho fatto la mia scelta. Andiamo Piplup!”
Il suo Pokèmon annuì e la blu iniziò a correre verso il ragazzo dai capelli viola.
Prima di raggiungerlo, si fermò e disse al corvino:
“Ash ho deciso di partire con Paul. Buona fortuna per tutto. E grazie, grazie mille per le meravigliose avventure passate insieme. Saluta da parte mia anche Brock e la mamma. Ciao Pikachu, ciao Ash.”
E detto questo diede il cinque al ragazzo, che con le lacrime agli occhi disse:
“Addio Lucinda. È giusto che tu vada per la tua strada. Addio Piplup.”
Anche Pikachu li salutò con le lacrime agli occhi, abbracciando Piplup.
Così la blu raggiunse Paul e gridò:
“Paul! Aspettami!”
Il ragazzo si girò e notò con sorpresa la blu, che correva verso lui.
La ragazza andò a prendere un altro biglietto, correndo più veloce che poteva.
Poi ritornò da Paul, il quale si stava dirigendo verso le scale, che portavano dentro la nave.
“Ehi Paul aspettami! Voglio venire con te!”
“Ragazzina che vuoi?” disse scocciato. Ma in realtà una parte dentro di sé era felice. Felice di poter rivedere l’incantevole e solare ragazza dai capelli blu cobalto.
La nave intanto stava per partire e già le scale si stavano chiudendo.
La blu ci saltò in un secondo sopra, correndo come una matta, con tutti i capelli all’aria.
“Paul vuoi sbrigarti ad aiutarmi?”
“Tsk! E perché dovrei?”
“Perché … perché ho bisogno d’aiuto!”
“Io non te lo do di sicuro. Puoi anche finire in mare se vuoi, a me non importa.”
“Grr … Paul certo che sei …” non finì la frase che scivolò improvvisamente dalle scale. Stava per finire in acqua! E se ci sarebbe andata dentro non avrebbe più potuto prendere il traghetto! E inoltre si sarebbe rovinata i capelli. Ma soprattutto forse sarebbe pure morta, da quell’altezza!
“Oh no, adesso casco e …” pensò la blu, preparandosi al peggio.
“Tsk! Cosa mi tocca fare!” la interruppe il ragazzo dai capelli viola, afferrando improvvisamente la mano di Lucinda, portandola su, dove stava lui.
La ragazza cadde sul pavimento bianco, un po’ ammaccata.
“Ahia che male!” esclamò, massaggiandosi la schiena.
Anche Piplup si era fatto male e adesso piangeva per il dolore.
La blu allora si alzò, lo prese in braccio e disse:
“Dai, dai Piplup, su che tutto passa.” gli disse dolcemente.
Alla fine il pinguino si calmò, sorridendo alla sua allenatrice.
In quel momento intervenne Paul:
“Sei proprio una rompiscatole tu.”
La blu diventò subito rossa, ma questa volta dalla rabbia:
“Rompiscatole a chi?!”
“A te, ovviamente, sei sorda per caso?”
“NO CHE NON SONO SORDA!” esclamò stizzita.
“Tsk! E va bene, ma adesso spiegami il motivo per cui sei venuta qui.”
In quel momento la blu si fermò un attimo e poi disse:
“Ecco … io sono venuta qui perché …” si fermò un attimo e pensò:
“Che devo dire? La verità o una bugia?”
Decise di dire la bugia.
“Sono venuta qui perché anche io voglio andare a Nevepoli. Sai lì c’è Zoey…”
“Non mi prendere in giro, ragazzina. Io non sono come Ash. Dimmi la verità.”
La ragazza si fermò ancora.
“Oddio mi ha incastrata! E va bene non mi resta che dire la verità. Sì, questo sentimento è più forte di una semplice amicizia. Lo devo confessare, lo devo dire.” pensò.
Alla fine però disse una cosa che il ragazzo non si sarebbe mai aspettato, diversa da quella che la blu aveva pensato.
“Secondo te è ciò che pensi tu?” chiese al ragazzo.
Lui la guardò e poi disse, divertito:
“Sì, secondo me è così. Dimostrami che è vero.”
La ragazza arrossì, ma poi con un sorriso disse, decisa:
“E va bene.”
Detto questo la ragazza si avvicinò a Paul, fino a quando le sue labbra non toccarono quelle del ragazzo.
Si baciarono, intensamente, sotto un magnifico tramonto affacciato sul mare.
Un bacio pieno di passione e amore, che tutti e due desideravano ormai da tempo.
Quando si staccarono, la blu abbracciò il ragazzo, che non si oppose e la lasciò fare, sorridendo.
“Paul sei il migliore.” disse la blu, con le lacrime agli occhi.
Il ragazzo sorrise, felice. 
“Lo so, ragazzina.”
 
Note dell’Autrice:
Buonasera!!!
Eccomi qui con una nuova fiction!!!
Un’Ikarishipping!!!
Se ne trovano pochissime, vero? Eh purtroppo.
Ah e devo annunciare che è diventata la mia coppia preferita!!!XD
A voi è piaciuta? a me sì, però secondo me potevo fare di meglio...
Comunque, visto che devo scappare la dedico a:
-Rozen Kokoro
-Leila Blues
-Vampire Ninja
-Juls_
-Chicco90 e a sua sorella.
E a mia sorella, super fan della Ikari, per la mia Harribel-sama.XD
Ora vi lascio alla lettura!!!
Recensite numerosi!!!
Un Bacione
 
*Pesca_chan*
  
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