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Autore: _NiHaL_    03/02/2007    4 recensioni
Cornèlie vive con la zia a causa della morte dei suoi genitori. Ora deve trasferirsi a Chateau Noir,una piccola città medievale sperduta nella campagna francese. Ma un oscuro segreto avvolge la sua famiglia riuscirà a scoprirlo o resterà nell'ombra per sempre?
ps: siate clementi, è la mia prima ff quindi se notate degli errori segnalateli pure, tutto quello che voglio è migliorare ^__^ grazie
Genere: Romantico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obscuritè
capitolo 1: chateau noir
-Allora,…sei pronta?- domandò la donna alla nipote con aria sorridente.
-Si,certo…-rispose la ragazza con aria poco convinta.
La donna la fissò con i suoi occhi color corteccia:
-Su dai, non sarà così male-.
Le sorrise ancora una volta e partì.
Cornèlie non riusciva a capire come la zia potesse essere sempre così solare,il suo volto era sempre allegro.
La ragazza sbuffò annoiata, non ne poteva più di quella situazione.
Era ormai da 16 anni che viveva con la zia e ricordava così poco dei suoi genitori che quasi le sembrava di non averli mai conosciuti.
Non sapeva molto su di loro, solo che quando lei aveva 1 anno erano morti in un incidente d’auto lasciandola sola.
Ogni anno la zia decideva di traslocare,Cornèlie non ne sapeva il motivo anche perchè la zia era sempre stata vaga sull’argomento.
Quell'anno erano dirette a Chateau Noir, una cittadina medievale sperduta nella campagna francese.
La zia Gisèle aveva una casa in quel posto da molto tempo, lì abitava da piccola insieme a sua sorella Angèle , la madre di Cornèlie.
La ragazza era molto curiosa di sapere dove abitasse sua madre sebbene fosse stufa di traslocare.
Erano in viaggio da quasi 3 ore quando Gisèle indicò eccitata un castello nero di pietra:
-Eccoci! Siamo arrivati-. Proseguirono fino ad un piccolo parcheggio.
Cornèlie scese dalla macchina, respirò l’aria fresca della campagna e una folata di vento le scompigliò i boccoli vermigli poi seguì la zia che aveva già preso un piccolo sentiero che conduceva in città.
-Su,coraggio! Dobbiamo andare- la spronò la donna.
Cornèlie la raggiunse velocemente.
Chateau Noir appariva sinistra nella nebbia velata di gennaio e alla ragazza fece uno strano effetto , aveva la sensazione di esserci già stata.
-Beh, che c’è?- le chiese Gisèle osservando l’espressione sospettosa della nipote.
-No,nulla,solo che mi sembra quasi di esserci già stata qui- le rispose Gisèle osservando le case di pietra scura.
-Sarà solo…una tua impressione- le sorrise nervosa Gisèle. Camminarono per un po’nella città deserta finchè non raggiunsero un cancello nero di ferro battuto.
Alla ragazza parve bellissimo, era pieno di ghirigori che si contorcevano tra di loro come serpenti affamati, più lo fissava più le sembrava di scorgere strani animali e figure mistiche fino a che non vide un’enorme luna argentata all’interno di una D d’oro in carattere gotico.
Appena la notò ebbe un tuffo al cuore, le ricordava qualcosa, ma cosa?....
La donna infilò una chiave argentata nella serratura del cancello che si aprì cigolando facendo rizzare i capelli in testa alla ragazza.
Aldilà del cancello c’era un magnifico castello di pietra nero, in stile gotico.
La ragazza lo osservò meravigliata mentre la donna le sorrideva soddisfatta:
-Benvenuta nella nostra nuova casa..-
-Non avevi detto che era una villa?-le domandò la ragazza ancora scioccata.
-Sai com’è.. volevo farti una sorpresa- le rispose allegra la donna dai riccioli rossi.
Camminarono lungo il sentiero mentre la ragazza osservava una fontana.
Era la statua di una donna giovane, assomigliava in modo inquietante a sua madre,almeno da quello che aveva visto nelle sue foto, ma a Cornèlie colpì il suo sguardo freddo e penetrante.
L’acqua cadeva limpida da un vaso che la statua teneva in mano e gorgogliava tranquilla.
La ragazza dai capelli rossi distolse lo sguardo dalla statua , raggiunse l’enorme portone di quercia e affiancò la zia.
La donna aprì il portone e un forte odore di vecchio le investì.
La sala d’ingresso era enorme ed era ricoperta da un pavimento di marmo bianco nel cui centro troneggiava un’immensa luna nera. Due scale laterali portavano al piano superiore e dal soffitto pendeva un’enorme lampadario di cristallo nero che brillava sinistro alla luce del sole. La ragazza chiamò la zia ma si accorse che aveva lasciato la sala .
Si girò cercandola con lo sguardo ma non vide nessuno:
-Zia,dove sei?-.
L’oscurità giaceva immobile e silenziosa.
Cornèlie sentì un urlo provenire dal piano di sopra,un urlo agghiacciante che rimbombò nell'ampia sala.
La ragazza sentì il cuore battere all’impazzata ,salì le scale di corsa in cerca della zia senza sapere dove era diretta.

  
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