Personaggi:
Edward Elric; Roy Mustang
Genere: Fluff; Sentimentale; Vagamente Triste
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen-ai
Pairing: RoyEd, finalmente.
La mia prima RoyEd.
Non so se
piacerà, non so se sarà recensita ma a me va
bene. Grazie e buona lettura. ♥
Fall
For You
[Capitolo
Unico]
Sei così bello.
Una cosa unica.
“Colonnello, ne vuole un pò?”
Seduto sulla poltrona del mio ufficio, di fronte a me, con la
faccia tutta sporca di cioccolata. Sei talmente dolce e buffo che
è difficile
credere che tu abbia già 15 anni.
“Acciaio, non ci provare. Hai perso. Te lo devi mangiare
tutto.”
Ora con quel broncio lo sembri ancora di più.
Ma come fai a farmi questo effetto?
Mi scappa un sorriso che su di me sembra quasi un ghigno ironico.
Sei proprio amabile, piccoletto.
“E dai, non ce la faccio più! Mi sta scoppiando la
pancia…”
Ecco lo sapevo, non ce l’avresti fatta. Per questo mi sono
impegnato tanto.
Appoggi la testa sulla scrivania e ti tieni la pancia in una
smorfia di dolore.
No, stai fingendo. In fondo non ne hai mangiato così tanto!
“Quindi lo ammetti?”
“Si si, come vuole”.
Eh no. Così non va.
“Acciaio.” Ti riprendo.
“Uffa! Ma non le basta che io mi sia già mangiato
mezzo barattolo
di cioccolata?! Questa roba a me neanche piace!”
“Ma come? Allora perché hai accettato la
scommessa?”
“Ero sicuro che non ce l’avrebbe mai fatta a
firmare tutti i documenti
che aveva arretrati da una settimana.”
“Ahaha! Mai sfidare Roy Mustang!”
Mi batto un pugno sul petto con grande orgoglio.
“Devo ammetterlo, questa volta si è davvero dato
da fare!”
“E?”
“E cosa?”
“Avevamo fatto un patto, Acciaio.”
Lo so, sono un bastardo, ma sei stupendo quando sei in imbarazzo.
“E io invece non sono stato nemmeno capace di finire un
intero
barattolo di cioccolata. Va bene così?”
“Perfetto!” esclamo con estrema soddisfazione.
“Ti fa ancora male
la pancia?”
“Un pò.”
Risollevi la testa e ti appoggi goffamente sullo schienale della
poltrona mantenendo gli occhi chiusi. Sembri così indifeso,
anche se oramai la
tua pelle è diventata una corazza. Niente ti può
scalfire oramai.
Le tue labbra rimangono socchiuse a respirare profondamente
l’aria
che ti sta intorno.
Sono così graziosi e innocenti quei due sottili pezzi di
carne e
pelle.
Vorrei poterle toccare con le mie, continuamente, anche se questo
non mi è permesso, Edward.
Sei proibito, come tutto ciò che hai sempre commesso finora.
Come tutto ciò che ti contraddistingue.
Spero che il solo vederti mi basti per sempre, altrimenti potrei
non reggere.
Però adesso va bene.
Mi metto una mano nella tasca della divisa e ne tiro fuori un
fazzoletto di stoffa.
Raggiungo il tuo viso e inizio a pulirti dal cioccolato che ti sei
sparso addosso.
Sei proprio un impiastro, lo sai?
Sbarri gli occhi al contatto e mi fissi con quello sguardo
languido di oro colato che solo tu hai. Si richiudono di colpo e
cominci a
sghignazzare come un matto.
A volte penso che tu lo sia davvero.
Vabbè dai, facciamo i pazzi in due.
Rido anch’io, una di quelle risate che faccio raramente.
L’ho fatta quando ho conosciuto Hughes.
L’ho fatta quando è nata Elicia e mi ha preso il
pollice nella sua
minuscola manina.
L’ho fatta quando la guerra di Ishval era finalmente conclusa.
L’ho fatta quando ho capito di essermi innamorato di te.
Certo poi avevo pianto ma questi sono solo dettagli.
Ora anche tu hai smesso di ridere ed è rimasto solo un ampio
sorriso sul tuo volto.
Te ne stai tranquillo fino a quando non finisco di pulirti.
“Ecco fatto, disastro!”
“Ehi! È facile sporcarsi con questa roba
appiccicosa!”
“Ma che dici?”
Recupero il barattolo, all’interno c’è
ancora il cucchiaio. Lo
afferro e lo intingo nella crema. Assaggio e immediatamente tocco il
paradiso.
La cioccolata è deliziosa e resa dolcissima dal tuo sapore
ancora
impregnato in essa.
Sei fuori di testa, Acciaio. È un autentico afrodisiaco.
“Tu hai qualche problema. Questa cioccolata è
buonissima e di una
delle migliori marche, tra l’altro. Come fa a non
piacerti?”
“Non mi piace e basta, sono gusti no? Se le piace
così tanto
gliela lascio.”
Inaspettatamente ti alzi dalla poltrona. Ehi ma…
“Dove stai andando?”
“Mio fratello mi sta aspettando giù, devo
raggiungerlo. Spero solo
non abbia trovato altri animali da soccorrere.” Sospiri,
rassegnato. “La
saluto, colonnello!”
“Alla prossima, Acciaio.”
E mi lasci così, solo con un cenno della tua mano.
Ma va bene così.
Posso ancora godermi la tua presenza con la cioccolata che sa
così
tanto di te.
Fino a quando non finirà.