Nota dell’autrice: O_o Mel, devi essere impazzita… dopo mesi di
silenzio pubblichi tre, ben tre fanfictions nuove tutte di seguito? E va bene
che sono solo flashfictions… ma mi stai preoccupando!
Scusate,
quella era la mia seconda personalità XD tende a uscire spesso, quando sono
oberata di impegni universitari. E nonostante tutto, sono pure riuscita a
scrivere! Tié, letteratura! Ma vai un po’ a quel paese! XD
Coppia
della giornata: ZeroxYuuki (ma no!)
Particolari
avvertimenti: nessuno.
Buona
lettura.
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Rogo
by Melitot Proud Eye
“To part would be a vain endeavour:
Could I desist?―ah! never―never.”
G. G. Byron
Ah, le sue braccia intorno a me, e quella frase ancora nell’aria…
Sulla sua bocca.
Ti amo, ti amo!
Quanto a lungo le ho sognate.
I bagliori del fuoco riverberano sulla mia divisa e sui suoi capelli mentre la stringo, mentre la luna si tinge, là fuori, di un rosso presago.
Splendeva anche quando sono entrato, vivida; ma era più pura e più bianca nell’arco della finestra ― come un’aureola sul capo familiare di Yuuki, adombrato nell’attesa. Splendeva come una corona.
La corona… per la regina della mia notte.
Questo il mio pensiero nel farmi avanti, pronto ad adorarla ancora una volta, la mia dea-compagna. Hai paura? L’incendio divampa, avranno bisogno di altra gente. No, tu non se ne parla; avrei già abbastanza da fare. Andrò io da solo e lavorerò meglio. Non sono bastardo, sono solo sincero. …Hai paura?
E poi, quello sguardo.
La paura non è per me stessa.
Forse li ha sentiti anche lei aggirarsi affamati ai limiti del rogo, oltre le sagome scure dei cipressi? Appostati, in vigile attesa? Ma non avranno nessuno, stanotte. Né me, né un altro.
Non dopo queste parole.
Anche se non so cosa fare… anche se ignoro come rispondere. Perché non erano previste quelle parole, nel mio sistema di difesa.
E perché so che non dovrei.
Lei mormora qualcosa, i pugni stretti alla mia camicia, sotto la giacca.
Non replico. Lentamente, con dolcezza, sollevo il viso dalla corona dei suoi capelli e mi svincolo, il furore roboante del fuoco impresso negli occhi. Ora lei tace. Tenta di aggrapparsi di nuovo ― glielo impedisco.
Non andare.
E d’improvviso mi consolo nell’accorgermi che non è cambiato nulla, che tutto è come è sempre stato, io, lei, il collegio, la notte, e che gli stessi sentimenti di sempre continuano ad animare i nostri gesti e le nostre parole; solo che, ora, anche lei li ha chiamati per nome.
Anche lei li ha riconosciuti e, da questo momento, si intrecceranno, senza più sfiorarsi soltanto.
Non ho più bisogno di affrontare l’incendio per rispondere.
Mentre raggiungo la soglia e mi volgo, richiamato dalla sua voce rotta ― mi odi, adesso…? ― sorrido.
«Ti amo.»
― Finis ―
***
Disclaimer: ahimè, Vampire Knight
e i suoi personaggi non appartengono alla sottoscritta, bensì alla somma Hino
Matsuri… che, per quanto mi riguarda, dovrà prestarmeli ancora per un bel pezzo
XD Soprattutto se non si dà una mossa col romance!
Conteggio
parole: 358
(esclusi titolo, conclusione e citazioni)
Tema: luna (#45).
Traduzione
citazione: “separarsi
sarebbe vano sforzo/potrei io desistere?―ah! mai―mai!”. Chiedo
venia, purtroppo non conosco il titolo dell’opera ― se qualcuno fosse in
possesso dell’informazione, non esiti a trasmettermela <3