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Autore: crossfingers    20/07/2012    1 recensioni
Ho paura di dimenticare il passato, di dimenticare quella mancanza che im fa tanto male. Eppure quel tanto dolore attenuato da un ragazzo. Con il suo abbraccio, la sua premura. Ma diventò più di un fratellastro, qualcosa di molto più speciale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-“Tra poco arriva Edward, sii carina, anche tu Christine”
Che bella notizia, arriva Edward.
Il nuovo marito di mamma, si stava trasferendo a casa nostra.
Insieme al figlio Louis.
Quel tipo non mi piaceva, era troppo immaturo.
Non lo conoscevo bene, ma per le poche volte che l’ho visto, mi pareva un buffone.
Andai in camera mia, seguita a ruota da Christine.
-“Niky la smetti di comportarti così?”
-“Solo per il semplice fatto che non accetto quell’uomo e suo figlio?”
-“Devi accettarlo, smettila di fare la bambina”
-“Non sono una bambina, lo sai benissimo”
-“Beh, con questi comportamenti lo sembri proprio”
Dopo di che uscì dalla stanza, mi lasciò da sola, con il rancore che portavo dentro.
Odiavo il fatto che la mamma avesse sposato un altro uomo, dopo la morte di papà.
Non riuscivo ad accettare lui e quel figlio che si portava appresso.
Quel rancore continuava da due anni a questa parte, da quando lei decise di presentarcelo.
Non volevo iniziare una nuova vita, con due maschi per casa, due che non centravano niente, loro non avevano visto le parti importanti delle nostre vite, loro non sapevano il dolore di aver perso il mio VERO padre.
Quel ragazzo avrebbe invaso questa casa, con i suoi amici e i suoi stupidi giochi.
Tutti quei pensieri ebbero fine, o meglio, una pausa quando Chris mi chiamò, per dare il “benvenuto” a Edward e Louis.
-“Siate gentili ragazze, tutto questo è nuovo anche per Louis”
Chris sorrise, mentre io feci piuttosto una smorfia di semi-approvazione.
-“Ciao ragazze, questo è Louis, ma ormai lo conoscete già” disse Edward portando dentro alcune valige, oddio quell’inferno stava cominciando, ora.
-“Ciao Ed” disse la mamma baciandolo.
Quella scena non mi dava troppo fastidio, insomma se rendeva felice la mamma, lo era anche per me, ma non averli in casa, quello era troppo.
-“Ciao Louis, le ragazze ora ti accompagnano nella tua stanza” disse la mamma, sorridendogli, per poi darmi uno spintone per accompagnarlo.
-“Ciao Chris, ciao Niky, andiamo?”
-“Certo” disse Chris, dandomi una gomitata.
Prese le sue valige, seguendo Christine.
La sua stanza era proprio affianco la mia, e di fronte a quella di Christine.
A lei non dava fastidio Louis, anzi sembrava averlo preso in simpatia, ci scherzava tranquillamente, anche come carattere si somigliavano molto, entrambi amavano scherzare, lo stile nel vestire era quasi uguale, indossavano entrambi maglie a righe, e pantaloni colorati, perfino le “toms”.
A volte perfino le battute, a cena gli venivano in mente le stesse battute.
Solo che Chris aveva dello stile in più, forse consideravo così la cosa perché era mia sorella, o forse perché per Louis non ho una tanta simpatia.
-“Niky potresti farmi qualche sorriso a volte….” Disse Louis abbassando gli occhi, e con aria malinconica.
-“Certo Louis, hai ragione” dissi mentre gli facevo un sorriso, di quelli sforzatissimi, non mi andava di sorridere.
-“Smettila Nicole, non essere antipatica” mi disse Chris facendo la mamma di turno.
Abbassando lo sguardo andai nella mia camera, presi quella scatola, sotto al mio letto.
Ma fui interrotta da Chris che mi chiamava per la cena.
-“Questa è la prima cena officiale come nuova famiglia” disse la mamma, tutti sembravano entusiasti, di trovarsi lì, insieme.
L’unica ad esitare ero io, e mi sentivo in colpa, ma non riuscivo ad accettare che un altro uomo stesse cercando di sostituire mio padre.
Finita la cena, andai in camera, per riprendere da dove ero rimasta.
Presi la scatola dove erano chiusi tutti i ricordi di mio padre, tutte le foto, alcuni vestiti, e i giochi che facevamo insieme.
-“Hey, Niky, posso entrare?”
-“Vieni…”
-“Ti manca tanto vero?” disse Christine, con le lacrime agli occhi, sedendosi vicino a me, e prendendo la mia mano tra le sue.
Io annuì, e le lacrime rigarono il mio viso, una dietro l’altra,mi mancava terribilmente.
-“Anche a me manca tanto papà, ma non per questo motivo tratto male Ed, o Louis..”
Presi tra le mani una foto di noi tre insieme, Chris io e papà, mentre giocavamo in giardino.
La strinsi al cuore, e cercai di non piangere disperatamente, come il mio solito.
Faceva tanto male, non poterlo abbracciare, ma tutto quello che rimaneva era mia sorella, e la mia mamma.
-“Niky, lui sarebbe felice per la mamma e devi esserlo anche tu” disse lei con un nodo alla gola.
-“Io non voglio che lui cancelli il ricordo di papà”
-“Lui non sostituirà mai papà, ricordalo”
-“Lo spero, ma non riesco ad accettare Louis, qui. Insomma lui non è della nostra famiglia”
-“Ti piacerà, è simpatico, dagli una possibilità”
-“Solo per te, ma una. Una soltanto” lei mi abbracciò, mi passo la mano tra i miei capelli rossi.
Poi delle lacrime bagnarono il suo viso, e disse:
-“Hai sia il sorriso, che gli occhi di papà” Mi abbracciò, e mi diede un bacio sulla guancia.
Poi andammo da Louis, per chiedergli se voleva fare una partita alla play.
“Ohana” se c’era una cosa che avevo imparato dalla Disney era questo.
“Ohana significa famiglia, e nessuno viene abbandonato”.





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