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Autore: Fink    20/07/2012    1 recensioni
Un nuovo caso. Un cadavere ritrovato davanti ad una delle biblioteche di Washington.
“Se quei due lavoreranno assieme al caso ne vedremo delle belle, voleranno scintille” disse Tony rivolgendosi a Ziva e McGee.
Si tratta della mia prima fanfiction, o meglio la seconda ma la mia prima a capitoli...Tutta JIBBS! Spero vi piaccia.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Jennifer Shepard, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO
 
Il corpo della giovane donna giaceva di fronte alla biblioteca John Adams Building di Washington D.C. un colpo con un’arma contundente le aveva reciso la carotide, il sangue era defluito velocemente privandola in breve tempo della vita e colorando di tinte cremisi il bianco manto di neve. Era già il quarto cadavere che veniva trovato privo di vita di fronte ad una biblioteca con la gola tagliata e tutti e quattro, qualche minuto prima, avevano preso in prestito un libro dalla biblioteca, ma del testo non vi era traccia, era probabile che l’assassino lo avesse preso con sé.
Appena ricevuta la chiamata l’NCIS si recò sul posto; i primi due cadaveri erano dei civili, il terzo un tenente dell’esercito, ma la giovane donna era un luogotenete della marina americana, Gibbs e la sua squadra dovevano intervenire.
Quando arrivarono sul posto, la scena del crimine era già stata isolata, ma con sorpresa di tutti, ad aspettarli non c’era la polizia, bensì un gruppo di militari dell’esercito. Tra questi spiccava una donna. La figura era nascosta dalla divisa e i lunghi capelli biondi erano legati dietro la nuca, ma nonostante l’aspetto quasi maschile era molto attraente.
Gibbs la salutò: “Buongiorno colonnello Mann! Se non l’ha notato questo cadavere è un marines ed è di mia competenza”.
“Agente Gibbs. Buongiorno” rispose il colonnello. “ Sì l’ho notato. Ma sa, passavo di qua per caso e ho voluto controllare… e guarda un po’, le circostanze della morte sono molto simili a quelle del mio tenente. Forse stiamo dando la caccia allo stessa persona” rispose la donna con tono ironico.
“Se quei due lavoreranno assieme al caso ne vedremo delle belle, voleranno scintille” disse Tony rivolgendosi a Ziva e McGee.
“Credi che dovremmo andare da loro?” chiese McGee.
“Non credo, il capo ci avrebbe chiamati. Meglio lasciarli da soli.” rispose Tony.
“Ehi voi tre! Avete bisogno di un invito ufficiale.” urlò Gibbs, poi si rivolse al patologo inginocchiato accanto alla salma. “Che mi dici Ducky?”
“Beh, Jethro, come puoi vedere anche tu, la causa della morte è senza dubbio la ferita al collo e a giudicare dalla quantità di sangue direi che la poveretta è morta dissanguata. Questo fatto mi ricorda quella volta in cui trovammo un uomo morto congelato vicino a…”
“Ducky! Sai dirmi anche l’ora della morte?”  
“ Ah sì, giusto. Beh, il freddo ha sicuramente rallentato la decomposizione ma posso dirti che la morte deve essere avvenuta circa quindici ore fa, verso le sei di ieri sera. Ovviamente saprò dirti di più solo dopo che l’avrò esaminata”.
“Grazie Ducky”. “DiNozzo!” gridò Gibbs.
“Eccomi capo” rispose prontamente l’agente.
“Tu e Ziva finite di prendere le deposizioni e poi portate tutte le prove in laboratorio da Abby.” “McGee, fatti dare i rapporti della polizia sui due casi dei civili morti e controlla se c’erano legami.” Gibbs si incamminò verso il colonnello Mann.
“Capo, e tu dove…?” uno sguardo di Gibbs lo zittì.
“Sentito Pivello. Abbiamo del lavoro da fare”.
   
 
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