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Autore: Princess Kurenai    21/07/2012    1 recensioni
[Coppia Hemsworth/Hiddleston]
[Hiddlesworth Week | Day 6 - Hiddlesworth + India]
Si trovava a fare delle prove a teatro quando ricevette un'insolita chiamata da parte di Chris.
Tom si stupì non poco nel leggere il nome del compagno sul display, l'australiano sapeva che era meglio evitare chiamate durante il lavoro... quindi, con un po' d'angoscia, rispose a quella chiamata.
" Pronto?"
" T-Tom...", Chris sembrava quasi sul punto di piangere e quello non fece che accrescere la paura di Hiddleston. " S-sono al pronto soccorso... t-ti prego... vieni qui. Ho bisogno di te..."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hiddlesworth Week'
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Titolo: Hiddlesworth Week
Titolo del Capitolo: Emergency
Fandom: Cast The Avengers
Personaggi: Tom Hiddleston, Chris Hemsworth, India Rose Hemsworth, Elsa Pataky
Genere: Introspettivo, Fluff, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash
Conteggio Parole: 1245 (FiumiDiParole)
Prompt: Day 6 - Hiddlesworth + India
Note: 1. Partecipante alla challenge indetta da 500 Themes Italia con prompt: 495. Scegli tu! {Emergenza}
2. Partecipante alla prima Hiddlesworth Week indetto da 「Then Chris smiles, and it’s all okay!」 Hiddlesworth~.
3. Nota importante! Nella fic Chris e Tom hanno una relazione stabile, ancora nascosta al pubblico ma Elsa sa di loro ed India è loro figlia ù_ù
4. Dedicata alla persona che amo<3


{ Hiddlesworth Week ~
- Emergency -



Si trovava a fare delle prove a teatro quando ricevette un'insolita chiamata da parte di Chris.
Tom si stupì non poco nel leggere il nome del compagno sul display, l'australiano sapeva che era meglio evitare chiamate durante il lavoro... quindi, con un po' d'angoscia, rispose a quella chiamata.
" Pronto?"
" T-Tom...", Chris sembrava quasi sul punto di piangere e quello non fece che accrescere la paura di Hiddleston. " S-sono al pronto soccorso... t-ti prego... vieni qui. Ho bisogno di te..."
Senza neanche salutare, Tom corse fuori dal teatro nel sentire le parole 'pronto soccorso'.
" Che è successo? A-arrivo subito!", rispose agitato, infilandosi goffamente gli articolari mentre entrava in macchina.
" I-india... è caduta e... e non sapevo che fare...", soffiò Chris dall'altra parte dell'apparecchio.
La sua voce suonava anche carica di colpa oltre che di preoccupazione, e l'inglese non poté non sentirsi ancor più spaventato.
Chris era disperato, solo a casa mentre Elsa si trovava a Madrid per lavoro... ma sopratutto la loro dolce e piccola India era al pronto soccorso.
Esitò ad accendere la vettura.
La sua India...
" C-che cosa le è successo? Come s-sta?", domandò tentando inutilmente di calmarsi - sapeva che sarebbe stato più sicuro mettersi alla guida senza quell'agitazione... ma come poteva con sua figlia al pronto soccorso?
" S-stava giocando sul pavimento. G-guardava i cartoni... non so come ma... si è a-alzata… ha cercato di camminare… ma è subito caduta... T-Tom ho provato a prenderla... ma non ci sono riuscito... c'era sangue..."
L'inglese si massaggiò le tempie.
" Come sta?", chiese ancora.
" N-non lo so... e qui a-accanto con il medico...s-siamo appena arrivati e t-ti ho chiamato... T-Tom vieni qui...", Hemsworth tirò quasi su con il naso.
" Sto arrivando.", cercava di dare alla sua voce un tono calmo per infonderlo anche a Chris. " Ora vai dal dottore. Non agitarti. I-India avrà già paura e devi stare calmo. Okay Chris? Mi hai capito?", domandò mettendo in moto la macchina e partendo subito verso il pronto soccorso più vicino alla casa che ormai divideva con l'australiano ed Elsa.
" S-sì..."
" Bravo. Io sto arrivando..."
Hemsworth emise un 'mh-mh' in assenso e Tom lo sentì rivolgersi con voce ancora agitata ad una donna.
" Posso e-entrare? Come sta mia f-figlia?"
Attese con ansia la risposta.
" Si è tagliata il labbro con i dentini. Non è niente di grave signor Hemsworth... il pediatra la sta controllando. Le faccio subito entrare, ma stia calmo. Un omone grande e grosso come lei non dovrebbe mettersi a fare il bambino. Sua figlia ha smesso da un pezzo di piangere."
Tom emise un verso sollevato nel sentire la risposta della donna – in un’altra situazione avrebbe anche sorriso per i rimproveri che stava ricevendo il suo compagno. In ogni caso, non doveva preoccuparsi, India stava bene ed era in ottime mani.
" Chris ora va da lei e falle capire che non è successo niente. Io… io arrivo tra cinque minuti. Avverto anche Elsa, d'accordo?"
" E-elsa mi ammazza..."
" Sta calmo. Non agitarti.", lo riprese prontamente. " Pensa solo ad India."
" Va bene... t-ti aspetto."
" A tra poco..."
La conversazione si chiuse e Tom attese nervosamente fermo ad un semaforo si poter ripartire, digitando nel mentre il numero di Elsa sul cellulare.
Sapeva che la donna si sarebbe preoccupata, ma non poteva non avvertirla... poi era certo che sarebbe riuscita a calmarlo, perché ancor prima di essere la madre di India - e moglie ufficiale di Chris - era anche una delle sue migliori amiche.
Elsa rispose alla chiamata dopo qualche squillo.
" Hola Tom!", aveva una voce allegra e tranquilla...
" Ciao El... promettimi di stare calma. Va bene?"
" ... se esordisci così non mi prepari di certo a stare calma.", mormorò, cambiando nettamente il .
" Sta tranquilla. Non è successo niente di g-grave.", dovette fermare la macchina, in quel momento le lacrime e la tensione che aveva accumulato in quei brevi ma intensi istanti stavano emergendo senza che potesse fermarli. " India si è t-tagliata con i dentini."
" Tom... sono cose che succedono con tutti i bambini."
Anche se Elsa parlava con fare rassicurante, l'inglese avvertì un'ovvia preoccupazione aleggiare nella sua voce.
" C-Chris l'ha portata al pronto soccorso... ho avuto paura q-quando mi ha chiamato... e-era d-disperato...", singhiozzò.
" India sta bene, vero?"
" S-sì... c-credo di sì... un'infermiera ha detto che non era niente..."
" Allora smettila di piangere, Tom!", lo riprese duramente Elsa. " Non risolvi niente facendo così! Va da India. Resta con lei e giocaci! Tu e Chris sembrate delle femminucce! Manco per qualche giorno e voi state in lacrime?!"
Tom si sentì quasi colpevole mentre subiva i rimproveri della donna.
" Torno stasera. Contenti?"
E subito dopo sorrise... riconosceva quel tono di voce: Elsa stava solo cercando di essere forte ma era preoccupata a sua volta anche se non era successo niente.
" Sì... grazie..."
" Ora vai Tom. Ci sentiamo quando sono all'aeroporto."
" D'accordo.", e dopo essersi ripreso dal pianto isterico, l'inglese arrivò finalmente al pronto soccorso.
Ad attenderlo dietro un separé azzurrino, che li divideva dalle altre persone presenti nella sala, c'erano Chris e la bambina che teneva in bocca un gustoso lecca-lecca. Aveva il visino arrossato per il pianto ed il labbro tagliato e gonfio, ma nel complesso stava bene.
" Ehi!", sorrise ai due e prese in braccio India che subito aveva teso le braccia verso di lui. " Come stai, tesoro?"
La bambina mugugnò qualcosa, appoggiando la testa sulla spalla dell'inglese e continuando succhiare il lecca-lecca. Tom sorrise, baciandole poi la fronte.
Sì, stava bene. Aveva solo voglia di essere coccolata, constatò mentalmente per poi rivolgersi a Chris che lo fissava imbronciato – anche lui aveva gli occhi rossi e gli dava tutta l’impressione di volere anche lui delle coccole.
" Stai meglio, moccioso?", lo prese un po’ in giro per smorzare la tensione.
" Sì... mi hanno sgridato perfino i medici. Non dovevo agitarmi così.", mormorò, ma Hiddleston sapeva che avrebbe sempre reagito in quel modo perché India era il suo tesoro più grande… ed era conscio anche che lui stesso si sarebbe comportato come il compagno.
" Stasera torna, Elsa.", annunciò per non far pesare troppo la situazione sull’altro, e la bambina, sentendo quel nome, alzò il capo alla ricerca della madre. " Sì piccola, oggi la mamma torna a casa. Sei felice?", le chiese con un sorriso che venne subito ricambiato da India.
" È arrabbiata?", domandò Chris.
" Sì. Perché abbiamo frignato come femminucce.", dichiarò ammettendo di aver a sua volta pianto, rivolgendosi poi ad India. " I tuoi papà sono due piangnucoloni, lo sai piccola? Tu invece sei tanto forte.", fece naso-naso con la bambina che, divertita, rise di gusto.
" Scusa Tom...", mormorò Chris triste dopo un attimo di silenzio. “ Ho fatto un casino, vero?”
" Ehi non fare così...", si avvicinò all'uomo per rassicurarlo un po'. " Va tutto bene, non lo vedi testone?"
Hemsworth annuì e Tom si sporse verso di lui per baciarlo, venendo però anticipato da India che scoccò un rumoroso bacio sulla guancia del padre per poi ridere ancora.
Era una bambina intelligente, e sapeva che il suo papà si sentiva in colpa per quello che era successo, e voleva che stesse meglio e che tornasse a giocare con lei e con l'altro papà.
Anche Tom scoppiò subito a ridere e l'australiano lo imitò poco dopo, carezzando il viso della figlia e baciandole il nasino con tenerezza.
" Va tutto bene.", dichiarò a sua volta con un sorriso, convincendosi di quel fatto.
" Andiamo a casa?", domandò l'inglese.
" Direi di sì.", assentì Chris, reclamando le labbra di Tom in un breve bacio e di abbandonare con lui ed India il pronto soccorso, sperando vivamente di non doverci tornare mai più.
   
 
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