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Autore: AnotherLost    21/07/2012    2 recensioni
La storia dell'incontro fra una ragazza che incarna la malinconia stessa e un ragazzo con una faticosa maschera da dover mantenere per apparire benevolo e gentile agli occhi altrui. La storia di una ragazza odiata da tutti e di un ragazzo amato da tutti. Come pensate che si evolveranno le cose?
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How much is a hug? Naomi guardò fuori dalla finestra. Pioveva. Molto forte per giunta. Sorrise teneramente; lei adorava la pioggia.

Anche quel giorno lo passò da sola. Sua madre non c'era mai a casa.. il perché non lo sapeva nemmeno Naomi. Sapeva soltanto che le cose erano degenerate di gran lunga dalla morte di suo padre. Aprì il frigorifero cercando qualcosa da mangiare ma, ahimé, non trovò niente. Sospirò.
Forse mi è rimasto qualche spicciolo..
Andò a controllare in camera sua e dopo svariati minuti a cercare in lungo e in largo, trovò finalmente 2 euro. Li guardò con sguardo malinconico, pensando che d'altronde fosse normale ormai andare avanti con soli spiccioli per comprarsi da mangiare. Sua madre non la vedeva quasi mai, figuriamoci se le avesse potuto chiedere anche più soldi del dovuto. Mise in tasca la moneta e indossò un berretto. Guardò di nuovo la finestra e notò che continuava a piovere, seppur non così violentemente quanto prima. Quando uscì non si preoccupò di prendere l'ombrello, le piaceva bagnarsi sotto la pioggia. Mentre scendeva le scale incontrò una sua compagna di classe, Megumi. Insieme a lei c'era un'altra ragazza, magari sua amica. Naomi prese coraggio e cercò almeno di salutarle, ma senza grandi risultati. Megumi la guardò con fare interrogativo e proseguì le scale con la sua amica senza preoccuparsi di ricambiare. Naomi si morse le labbra, ma si disse in cuor suo, che non era niente. Era abituata tanto. Uscendo per strada notò che non c'era quasi nessuno per quelle vie. "Merito" della pioggia? Meglio così; odiava i posti affollati. Più che odiare.. la mettevano a disagio. Svolse all'angolo e andò dritta verso il mini market a testa bassa. Entrò, salutando con gentilezza il vecchio proprietario del negozio che ricambiò. Andò verso i cibi surgelati e si prese dei semplici tramezzini confezionati da 1.20 euro. Prese anche una bottiglietta d'acqua intanto che le rimanevano i soldi. Iniziò a dirigersi verso la cassa quando il suo occhio cadde sulla sezione di giornaletti e manga.. ahem.. porno. Cercò di distogliere lo sguardo guardando da un'altra parte, ma ciò che vide era una coppietta che si stava sbaciucchiando vicino al banco del pesce. Rabbrividì. Odiava già le smancerie e i baci, affiancati anche al pesce era un paradosso. Continuò a perlustrare l'area, cercando di vedere quanti possibili testimoni ci potevano essere eee.. non c'era quasi nessuno. Era solo lei, la coppietta e un tipo incappucciato che girovagava per il negozio come un'anima in pena. Pensò che poteva pure darla, una sbirciatina.. si avvicinò a un giornaletto, lo prese in mano molto lentamente e prima di aprirlo pose maggiormente giù il berretto, in tal modo che non si vedesse chiaramente il suo viso. Lesse circa 10-15 pagine, arrossendo su certi dialoghi o scene oppure semplicemente sorridendo come una demente.
"Ohhh... allora è così che le ragazze reagiscono ad un porno?"
Sussultò e guardò dietro di lei chi diavolo l'aveva disturbata nel momento cruciale della... "trama". Era il ragazzo col cappuccio. Sospirò.
"Non credo siano affari tuoi..."
Detto questo tornò a "leggere".
"Maddai, non prendertela così tanto!" ridacchiò "Su, fammi vedere cosa stavi contemplando a tal punto da farti fare quell'espressione raccappricciante"
Le prese brutalmente dalle mani il giornaletto e lo fissò con aria assente.
"Ohh... ma questi sono disegni! Allora ecco cosa piace alle ragaz..."
Non fece in tempo a finire la frase che si accorse che stava parlando da solo. La ragazza se n'era già andata da tempo.
"... Mi state prendendo per il culo?"

Per tutto il tragitto dal minimarket a casa Naomi pensò che quella corta conversazione fosse stata una tremenda seccatura.

  
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