It Happened

 

È successo.

Sapevi che prima o poi sarebbe successo. Solo non pensavi così presto. Non pensavi sarebbe successo durante una giornata così soleggiata e senza una nuvola, il cielo completamente azzurro.

Di tutti i possibili scenari, è capitato il peggiore. La fortuna ti ha voltato ancora una volta le spalle, Teresa. Non sei mai stata fortunata, neanche in passato.

Comunque ora sei sola, dentro al tuo appartamento, in camera, sul letto, a piangere silenziosamente come hai imparato a fare da piccola. Le lacrime scendono sulle tue guance e bagnano le lenzuola, i cuscini per quelli che sono minuti, forse ore. Quando senti che hai finito le lacrime a disposizione, resti sul letto a fissare il soffitto, in cerca di una qualche macchia che ti possa ricordare di lui, o di Elvis; qualcosa che ti faccia sentire vicina a lui.

Vai in cucina, la maglietta ancora un po' umida dalle tue lacrime, e ti prepari una tazza di the. Lo sorseggi piano, lasciando che il calore ti avvolga completamente e decidi che forse bere il the non è così male come pensavi che fosse. Potrebbe diventare la tua bevanda preferita, ora. Prima era diverso. Prima. Prima di tutto. Prima di incontrare Red John.

Ora non ci saranno più discussioni, niente più ciambelle da Marie's, niente più piani folli per incastrare l'assassino.

E non riesci a rassegnarti al fatto che non potresti fare niente in più se potessi tornare indietro. Potevi solo guardare. Nient'altro.

Patrick Jane oggi è morto; l'uomo che hai amato più di ogni altra persona sulla faccia di questa terra. È morto e l'unica cosa che hai potuto fare è stata guardare mentre quel sadico mostro gli ha tagliato la gola velocemente, un secondo che cambia decine di vite.

Ci sono dei ricordi che conserverai per sempre nel tuo cuore: il suo sorriso è il primo. Di qualsiasi tipo, da quello che usava per prenderti in giro e farti arrossire a quello per quando aveva un piano in mente.

Il secondo ricordo è quando avete ballato insieme. E quando ti ha dato la rana di carta, che hai ancora.

L'ultimo ricordo sono le parole che ha detto poco prima di morire. In un vano tentativo di rassicurarti, ha sorriso e ti ha detto: "Tranquilla Teresa. Andrà tutto bene. Ti amo."
Hai premuto il grilletto e ucciso John. Era l'unica cosa che potevi e dovevi fare. Poi hai risposto alla sua affermazione accasciandoti vicino al suo corpo immobile: "Anch'io ti amo." Ti piace pensare che abbia sentito, anche se sai che non è così.

Andrà tutto bene. Forse, ma non credi. Infatti proprio ora stai realizzando cosa hai veramente perso e senti delle altre lacrime farsi strada sulle tue guance.

Patrick Jane oggi è morto.

Fai una promessa a te stessa e a lui. Ogni giorno porterai dei fiori sulla sua tomba. E gli racconterai com'è andata al lavoro, come riuscite a chiudere casi anche senza di lui, ma che non è lo stesso. Ti prenderai cura tu della sua amata auto.

Chissà, forse si sbagliava e può davvero sentirti. L'unica differenza sarà che tu non potrai sentire lui.

Guardi fuori dalla finestra e vedi una singola nuvola formarsi lentamente nel cielo azzurro. Sorridi tra le lacrime perchè alla fine non è vero. Patrick Jane non è morto oggi. Patrick Jane ha lasciato un segno indelebile in tutte le persone che ha conosciuto e vivrà per sempre in loro.

Patrick Jane non è morto oggi.




Ciao! Non uccidetemi per aver anche solo pensato a Jane morto! E' il modo peggiore in cui potrebbe finire The Mentalist, ma non sono così sicura di escluderlo... Spero che vi sia piaciuta! Recensite per favore!
:)