SPERANZA
 
L’alba.
Poteva scorgere la flebile luce del primo sole, illuminare il paesaggio circostante e renderlo talmen­te magico e rilassante; prese una boccata di aria e espirò a fondo. La luce di un nuovo giorno dava speranza ai cittadini francesi, che, investiti dalle spese insormontabili della regina Maria Antonietta, Delfina di Francia, erano costretti ad un vita povera e piena di squallore.
“Speranza, tzè. Come ho fatto a credere che davvero mi potesse amare? Stupida Oscar”.
Il colonnello delle guardie reali, Oscar François de Jarjayes, ammirava il panorama intorno a sé, af­fiancata dal suo fedele cavallo bianco; di lì a poco il motivo della sua lunga attesa sarebbe apparso all’orizzonte e avrebbe finalmente potuto rivedere il suo viso, forse per l’ultima volta.
Dopo pochi minuti, un trotto leggero distolse lo sguardo pensieroso di Oscar dalla splendida alba e un uomo scese da cavallo. Il conte di Fersen era arrivato.
 
Andrè, il migliore amico di Oscar, mentre da poca distanza osservava ogni piccolo passo di Fersen, ripensò alla conversazione della sera precedente a casa Jarjayes:
“Oscar perché vuoi essere così ostinata? Lo sai che il conte partirà per l’America. Come potrai esse­re felice con un uomo che vive lontano da te?”
“Andrè, che cosa vuoi insinuare? E’ innamorato della mia regina, non può amare me! Lo so benissi­mo che non potremmo mai stare insieme”
“E allora perché ti ostini a volergli chiedere un bacio? Credi davvero che te lo concederà?” urlò ar­rabbiato Andrè.
“…”
“Rispondimi Oscar!”
Un sonoro schiaffo partì dalla mano di Oscar e arrivò dritto in faccia al suo adorato amico d’infan­zia. “Andrè lasciami sola. Sono stanca, voglio riposarmi. E non chiedermi più di questa storia. Do­mattina andrò a quell’incontro e se vuoi seguirmi, sei ben accetto. Buonanotte”.
Il giovane, con la mano sulla guancia, la guardò stupito e senza dire una parola se ne uscì dalla stan­za.
 
Oscar intanto si voltò lentamente verso il conte e con voce flebile ma decisa pronunciò:
“Fersen, vi prego lasciate che vi baci”.
Fersen si girò verso Oscar, la quale lo guardava con occhi lucidi e speranzosi, e guardando il suo viso stupendo rispose: “Madamigella, malgrado la vostra decantata bellezza avete una personalità decisa, proprio come si addice ad un colonnello… Sapete quanto io ami la regina Maria Antonietta; come potrei mai baciare colei che guida le sue guardie?”
“Fersen io… Io credo di amarvi! So che siete innamorato della mia regina ma vi chiedo solo un ba­cio, un bacio d’addio… Partirete per l’America e chissà se il futuro ci riserverà ancora un incontro”.
Il conte rimase leggermente spiazzato da quella rivelazione ma con estrema difficoltà le rivolse un sorriso e rispose: “E sia, Oscar. Ma vi rammento, per me voi rimarrete sempre un amico, un com­pagno d’armi, nulla di più…”
“Conte, l’amore fa male e ne sono consapevole, ma sono pronta a correre questo rischio. Sono pron­ta a tutto, quanto è vero che mi chiamo Oscar François de Jarjayes”.
I due si guardarono un ultimo istante e seppur piangendo, Oscar avvicinò le labbra a quelle di Hans Axel che ricambiò il bacio anche in modo passionale.
Andrè nel frattempo, sentì un tuffo al cuore: Oscar, la sua amata Oscar, era riuscita nel suo intento; cercò con forza e determinazione di respingere le lacrime ma tutto fu inutile perché un singhiozzo silenzioso salì dalla gola e la prima sfuggente lacrima scivolò per la rosea guancia. Sapeva dell’a­more che Oscar provava per Fersen, ma non pensava che sarebbe riuscita a strappargli un bacio; era totalmente convinto di averla persa.
 
Osar lasciò le labbra di Fersen e voltandosi verso la parte opposta salì a cavallo e galoppando urlò:
“Addio Fersen!”; la giovane donna si allontanò dal conte e raggiunse Andrè con il quale in seguito, si diresse verso casa.
Hans Axel rimase in piedi ad osservare madamigella Oscar che si allontanava dal luogo dell’incon­tro; con voce bassa le rispose: “Addio Oscar”, anche se lei non riuscì a sentirlo.
Montò sul suo cavallo e cavalcò verso i boschi, per poi raggiungere il porto.
 
Andrè, mentre cavalcava, domandò: “Oscar, cosa farai ora?”
Rispose: “Semplice! Tornerò a casa e mi occuperò di Rosalie, come sempre faccio”
Andrè la fissò e potè notare quella piccola lacrima scendere sul suo splendido viso;
Fu allora che pensò: “ Un giorno ti renderò felice Oscar. Un giorno lo farò. Basta solo avere SPE­RANZA”



 
 
Autrice’s Zone:
Ecco la mia prima FF su Versailles no Bara!
Questo Anime l’ho sempre seguito fin da bambina e mi è sempre piaciuto tantissimo *-*
Per quanto riguarda la OS, essa si basa su 2 episodi “Un’amore impossibile” e “Cuore di donna”
Ho unito i 2 episodi e nella one il tutto accade durante l’episodio “un amore impossibile”
Fatemi sapere cosa ve ne pare *o*
Alla prossima
 
Saiyan Princess