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Autore: Madnesss    21/07/2012    1 recensioni
''David,amico,dobbiamo parlare''
Fu allora che mi parlò della NoEnd house.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Fatemi cominciare dal dire che Peter Terry era drogato d''eroina.Eravamo amici al college e lo eravamo anche dopo che mi laureai.Notate che ho detto ''Mi''.Abbandonò dopo 2 anni molto scarsi.Dopo che,dai dormitori,mi trasferii in un piccolo appartamento non vidi Peter più di tanto.Parlavamo online,qualche volta(AIM era il sovrano negli anni prima di FB).Ci fu un periodo in cui non fu online per circa 5 settimane di seguito.Non mi preoccupai.Era un tipo abbastanza strano ed anche tossicodipendente,quindi pensai che smise di curarsi.Ma una notte,lo trovai.Prima che iniziassi la conversazione,mi mandò un messaggio.


''David,amico,dobbiamo parlare''


Fu allora che mi parlò della NoEnd house.Aveva questo nome,perchè nessuno raggiunse mai l'uscita.Le regole erano molto semplici:trovare l'ultima stanza dell'edificio per vincere $500,nove stanze in tutto.La casa era situata fuori città,approssimativamente a 4 miglia dalla mia casa.Apparentemente,provò e fallì.Era un eroinomane e chissà che cazzo si prese,quindi dedussi che la droga aveva avuto la meglio su di lui,trasformandolo in uno spirito di carta,o simile.Mi disse che era troppo per chiunque.Era innaturale.Non gli credetti.Perchè avrei dovuto?Gli dissi che sarei andato a controllare la sera successiva, e non mi importava quanto duramente provava a convincermi in altri modi,$500 sembravano troppo belli per essere veri,dovetti farlo.Mi incamminai la notte seguente.Questo è quello che successe.


Quando arrivai,sentì immediatamente qualcosa di strano nell'edificio.Avete mai visto o letto qualcosa che non dovrebbe essere pauroso,ma per qualche ragione vi scende un brivido dietro la schiena? Camminai verso l'edificio e la sensazione di disagio crebbe appena aprii il portone.Il cuore rallentò e tirai un sospiro di sollievo appena entrai.La stanza sembrava come un normale ingresso di un hotel addobbato per Halloween.C'era un cartello messo in un posto di un'operaio.C'era scritto ''Stanza 1 da questa parte.Ancora 8 stanze da trovare.Trova l'uscita e vinci!'' Sghignazzai e mi avviai verso la prima porta.


La prima area era quasi ridicola.L'arredamento assomigliava ad un corridoio di Halloween di un K-Mart,integrato con fantasmi di carta e manichini di zombi che ringhiavano costantemente quando passavi.Alla fine c'era un uscita,l'unica porta oltre quella con cui entrai.Sfiorai direttamente le ragnatele finte,e mi diressi verso la 2° stanza.Fui accolto dalla nebbia appena aprii la porta della seconda stanza.Sicuramente migliorò a livello tecnologico.Non solo c'era una macchina per la nebbia,ma un pipistrello che pendeva dal soffito e volava in un cerchio.Spaventoso.Sembrava che ci fosse una colonna sonora di Halloween che si può trovare in un negozio a 99 cent che si ripeteva all'infinito da qualche parte nella stanza.Non vidi uno stereo,ma intui che dovevano avere un sistema PA.Scavalcai pochi giocattoli a forma di ratto che ruotavano intorno e camminavano con il petto all'infuori attraverso la prossima stanza.Raggiunsi il pomello ed il cuore mi sprofondò alle ginocchia.Non sapevo cosa avrebbe aperto quella porta.Una sensazione di terrore mi colpì talmente forte che riuscivo a malapena a pensare.La logica mi raggiunse dopo attimi di terrore che mi scrollai di dosso per poi entrare nella stanza successiva.Nella 3° stanza le cose iniziarono a cambiare.


In apparenza,sembrava una stanza normale.C'era una sedia nel mezzo del pavimento rivestito in legno.Una singola lampada nell'angolo creava un pò di luce nella zona,e gettava poche ombre sopra il pavimento e sui muri.Questo fu il problema.Ombre.Plurale.Ad eccezione delle sedie,c'è ne furono altre.Riuscì a malapena a varcare la porta che fui subito terrorizzato.Fu un momento in cui seppi che qualcosa non andava.Non ci pensai due volte e automaticamente provai ad aprire la porta che avevo davanti.Era chiusa dall'altra parte. Questo mi fece pensare.E se qualcuno stesse osservando i miei progressi? Era impossibile.Li avrei sentiti.C'era una chiusura meccanica che si chiudeva automaticamente?Forse.Ma era troppo spaventoso per pensarci davvero.Mi girai verso la stanza e le ombre erano sparite.Quelle della sedia rimasero,ma le altre erano scomparse.Cominciai a camminare lentamente.Ebbi le allucinazioni di quando ero un bambino,quindi pensai che le ombre facevano parte delle mie immaginazioni.Cominciai a
sentirmi meglio appena andai nel mezzo della stanza.Guardai in basso fino a guardarmi i piedi,e fu li quando lo vidi.O non
lo vidi.La mia ombra non c'era.Non avevo tempo di urlare.Corsi più veloce che potevo verso l'altra porta e mi gettai nell'altra stanza senza pensare.


La 4°stanza fu forse la più disturbante.Quando chiusi la porta,tutte le luci sembravano risucchiate e buttate dietro
nella stanza precedente.Rimasi lì,circondato dall'oscurità,non potendo muovermi.Non ho paura del buio,e mai l'ho avuta,
ma fu assolutamente terrificante.La vista mi aveva abbandonato.Tenni la mano davanti alla mia faccia e se non sapevo cosa stavo facendo,non lo avrei mai potuto raccontare.L'oscurità non lo descrive.Non riuscivo a sentire nulla.C'era un silenzio tombale.Quando sei in una stanza insonorizzata,puoi ancora ascoltare il tuo respiro.Riesci a sentirti ancora vivo.Io non potevo.Cominciai a inciampare in avanti dopo pochi attimi,riuscii a sentire solo il mio rapido battito cardiaco.Non c'era nessuna porta in vista.Non fui nemmeno sicuro che ci fosse.Il silenzio fu rotto da un debole ronzio.Sentii qualcosa dietro di me.Mi voltai selvaggiamente ma a malapena riuscivo a vedermi il naso.Sapevo che però era lì.Fregandomene di quanto era buio,sapevo che c'era qualcosa lì.Il ronzio si fece più intenso,più vicino.Sembrava circondarmi ma sapevo che qualunque cosa lo stesse provocando era davanti a me,e si avvicinava sempre di più.Feci un passo
indietro,non avevo mai provato quel tipo di paura.Non riesco a descrivere la vera paura.Non avevo paura del fatto che stavo per morire ma ero impaurito dall'alternativa.Avevo paura di cosa,questa cosa,aveva in serbo per me.Poi le luci si accesero per meno di un secondo e lo vidi.Nulla.Vidi il nulla e so che non vidi niente lì.La stanza fu di nuovo immersa nel buio,ed il mormorio diventò un selvaggio stridio.Urlai in segno di protesta,non riuscì a sentire quel dannato suono per un altro minuto.Corsi indietro,via da quel suono e cercai a tentoni la maniglia della porta.Mi girai e caddi nella 5° stanza.Prima di descrivervi la 5° stanza dovete capire una cosa.Non sono un drogato.Non ho avuto storie di tossicodipendenze
o sorte di brevi psicosi per le allucinazioni infantili che ho menzionato prima,e queste avvenivano solo quando ero molto
stanco o quando mi svegliavo.Entrai nella NoEnd house con una testa funzionante.

Dopo essere caduto dalla stanza precendente,la mia visione della quinta stanza fu dalla mia schiena,rivolto a guardare il
soffitto.Cio che vidi non mi spaventò,semplicemente mi sorprese.Gli alberi nella stanza erano cresciuti e si ergevano sopra la mia testa.Il soffitto in questa stanza fu il più basso degli altri,ciò mi fece pensare che ero al centro della stanza.Mi alzai dal pavimento,rispolverandomi,e diedi un'occhiata in giro.Fu sicuramente la stanza più grande di tutte.Non potevo vedere la porta da dove mi trovavo,diverse piante e alberi bloccavano la mia linea visiva dell'uscita.Fino a quel momento,pensai che la stanza potesse diventare più terrificante,ma questa era un paradiso in confronto all'ultima.Pensai anche che qualunque cosa c'era nella quarta stanza rimase lì.Mi sbagliai alla grande.

Appena mi feci strada attraverso la stanza,cominciai a sentire qualcosa che qualcuno sentisse se fosse in una foresta,cinguettii di insetti e dei casuali battiti d'ali di uccelli sembravano la mia unica compagnia nella stanza.Questa fu la cosa che mi annoiò di più.Sentii gli insetti e altri animali,ma non ne vidi nessuno.Cominciai a chiedermi quanto fosse grande la casa.Quando entrai per la prima volta,all'esterno sembrava come una casa normale.Fu sicuramente la stanza più grande,ma c'era almeno un'intera foresta lì.Il baldacchino cambiò il mio punto di vista del soffitto,ma sapevo che era ancora lì,nonostante la sua altezza.Tuttavia,non riuscivo a vedere alcun muro.L'unica cosa che sapevo e che ero sul pavimento delle altre stanze,i normali pannelli in legno scuro.Continuai a camminare,sperando che il prossimo albero potesse svelare la porta.Dopo pochi minuti di cammino,sentii una zanzara volare sul mio braccio.Lo scossi e proseguì.Un secondo dopo,ne sentii tipo altri 10 sulla mia pelle in diversi punti.Li sentii strisciare su e giù su braccia e gambe,e un paio si fece strada attraverso il mio volto.Mi agitai selvaggiamente per togliermeli tutti ma strisciavano ancora.Guardai giù e mi lasciai sfuggire un urlo smorzato,peggio di un lamento per essere onesti.Non vidi un singolo insetto.Nessun insetto era su di me,ma li sentii strisciare.Li sentii volare sulla mia faccia e pungermi la pelle,ma non ne vidi nemmeno uno.Caddi per terra e cominciai a rotolare all'impazzata.Ero disperato.Odiavo gli insetti,soprattutto quelli che non potevo vedere o
toccare.Ma questi insetti potevano toccarmi,ed erano ovunque.
Cominciai a strisciare.Non sapevo dove stavo andando,l'entrata non era da nessuna parte in vista,e non avevo ancora visto
l'uscita.Cosi cominciai solo a strisciare,la mia faccia si dimenava in presenza degli insetti fantasma.Dopo quelle che mi
sembrarono ore trovai la porta.Presi l'albero più vicino e mi ci appoggiai sopra,irragionevolmente schiaffeggiai le mie
braccia e le mie gambe vanamente.Provai a correre ma non potevo,il mio corpo era esausto dallo strisciare e dal combattere qualunque cosa che fu sopra di me.Feci pochi passi tremanti verso la porta,aggrappandomi agli alberi per sostenermi.Gli fui lontano solo pochi passi,quando lo sentì.Il debole mormorio che sentì prima.Veniva dalla stanza successiva,e fu più intenso.Potevo quasi sentirlo nel mio corpo,come quando sei vicino ad un amplificatore ad un concerto.La sensazione degli insetti su di me si abbassò appena il mormorio si fece più inteso.Quando misi la mia mano sulla maniglia,gli insetti erano completamente spariti ma non riuscì a girarla.Sapevo che se l'avrei lasciata,gli insetti sarebbero tornati,e non avrei più avuto speranza di tornare nella quarta stanza.Rimasi lì,la mia testa premeva sulla porta contrassegnata col 6 e la mia mano tremante afferrava la maniglia.Il ronzio era così forte che non riuscì a sentirmi pensare.Non potevo fare nulla ma mi dovevo muovere.La 6° stanza era la prossima,ed era l'inferno.


Chiusi la porta dietro di me,i miei occhi erano chiusi e le mie orecchie fischiavano.Il ronzio mi circondava.Appena la porta scattò il ronzio scomparse.Sorpreso aprii gli occhi,e la porta che chiusi scomparse.Ora era solo un muro.Scioccato
mi guardai attorno.La stanza era uguale alla terza,le stesse sedie e la stessa lampada ma con la giusta quantità di
ombre.L'unica vera differenza fu che non c'era un uscita,e quella con cui entrai era sparita.Come ho detto prima,non
ho mai avuto problemi riguardo l'instabilità mentale,ma in quel momento caddì in quello che ora conosco,la follia.Non
urlai.Non feci un suono.Dapprima lo graffiai lievemente.Il muro era duro,ma sapevo che la porta era da qualche parte.Pensavo che lo fosse.Graffiai dove prima c'era la maniglia.Artigliai il muro velocemente con entrambe le mani,le mie unghie si levigavano attorno alle mani contro al legno.Caddi silenziosamente sulle ginocchia,l'unico suono della stanza era il continuo graffiare sul muro.Sapevo che era lì.La porta era lì,capì che era proprio lì e se avessi potuto superare il muro-


''Ti senti bene?''

Saltai giù a terra e mi girai in un unica mossa.Mi appoggiai sul muro dietro di me e vidi chi mi parlò,e ancora oggi mi
pento ogni volta che mi giro.La piccola ragazza indossava un soffice abito bianco che le scendeva sulle caviglie.Aveva dei lunghi capelli biondi,fino alla schiena,pelle bianca e occhi azzurri.Fu la cosa più spaventosa che avevo mai visto,e so che nulla nella mia vita sarà più inquietante ciò che ho visto dentro di lei.Mentre la guardavo,vedevo una ragazza giovane,ma vedevo anche qualcos'altro.Nel posto dove si trovava vidi quello che sembrava un corpo da uomo solo più largo del normale e coperto dai capelli.Era nudo dalla testa ai piedi,ma la sua testa non era umana,e i suoi piedi erano zampe.Non era il diavolo,ma in quel momento poteva esserlo.La figura aveva la testa di un'ariete ed il muso di un lupo.Fu orrendo,ed era l'equivalente della ragazza di fronte a me.Avevano la stessa forma.Non riesco a descriverlo,ma li vidi allo stesso tempo.Condividevano lo stesso punto della stanza,ma e come se stessi vedendo due dimensioni separate.Quando vedevo la ragazza vedevo la figura,quando vedevo la figura vedevo la ragazza.Non riesco a parlarne.Riuscivo a malapena a vedere.La mia mente era concentrata su quello che stava elaborando.Ero stato terrorizzato nella mia vita, e non ero mai stato più impaurito di quando rimasi intrappolato nella quarta stanza,ma questo fu prima della sesta stanza.Rimasi in piedi,fissando qualunque cosa fosse che mi parlò.Non c'era uscita.Rimasi intrappolato con lei.E parlò di nuovo.


''David,dovresti ascoltarmi.''


Quando parlò,sentì le parole della bambina,ma la figura parlò attraversandomi la mente in una voce che non cercherò di descrivere.Non esisteva altro suono.La voce continuava a riperermi quella frase ancora e ancora nella mia mente,e accettai.Non sapevo cosa fare.Stavo scivolando nella pazzia ma tuttavia non riuscivo a distogliere gli occhi da ciò che mi era davanti.Caddi sul pavimento.Pensai di essere svenuto,ma la stanza non mi lasciava.Volevo solo che finisse.Ero sul mio lato,avevo gli occhi spalancati e la figura mi fissava.Correvano di fronte a me,sul pavimento,i ratti alimentati a batteria della seconda stanza.La casa stava giocando con me.Ma per qualche ragione,vedendo quei ratti la mia mente fu tirata indietro da chissà quale profondità diretta,e diedi un'occhiata intorno alla stanza.Stavo per uscire da lì.Ero determinato ad uscire da quella casa e vivere e non pensare più a quel posto,ancora.Sapevo che la stanza era l'inferno,e non ero pronto a prendere una decisione.All'inizio erano solo i miei occhi che si mossero.Scrutai le mura per qualche tipo di apertura.La stanza non era così grande,quindi non ci volle tanto per immergermi nello schema.Il demone continuava a provocarmi,la voce diventava sempre più forte quanto più la figura rimaneva radicata dov'era.Misi la mia mano sul pavimento e mi sollevai fino a quattro zampe,e mi girai per analizzare il muro dietro di me.E poi vidi qualcosa a cui non potevo credere.La figura era ora alle mie spalle,sussurrandomi nella mente che non sarei dovuto venire.Sentì il suo fiato dietro al mio collo ma mi rifiutai di girarmi.Un lungo rettangolo fu scalfito nel legno,con una piccola ammaccatura strappata via dal suo centro.E proprio in mezzo ai miei occhi vidi il grande 7 che distrattamente incisi sul muro.Sapevo cosa fosse.La 7° stanza era appena oltre al muro dove c'era pochi minuti prima la 5° stanza.Non so come feci,e forse era il mio stato mentale,ma avevo creato la porta.Sapevo che lo avevo fatto.Nella mia pazzia graffiai il muro che mi serviva di più,un uscita per la prossima stanza.La 7° stanza era chiusa.Sapevo che il demone era dietro di me,
ma per qualche ragione non poteva toccarmi.Chiusi gli occhi e posizionai le mie mani sul largo 7 davanti a me.E spinsi.Spinsi così forte che lo sentì.Il demone non mi stava urlando nelle orecchie.Mi disse che non me ne sarei mai andato.Mi disse che questa era la fine ma non perchè stavo per morire,ma perchè stavo andando a vivere nella 6° stanza con lui.Non fu così.Spinsi ed urlai a squarciagola.Strinsi gli occhi chiusi e gridai,e il demone sparì.Me ne andai in silenzio.Mi voltai lentamente e fui accolto dalla stanza proprio com'era quando entrai,solo una sedia ed una lampada.Non potevo crederci,ma non avevo tempo per pensarci.Mi voltai verso il 7 e saltai leggermente all'indietro.Ciò che vidi fu la porta.Non una che avevo graffiato,ma una normale porta con un largo 7 su essa.Tutto il mio corpo tremò.Mi ci volle un pò per girare la manopola.Stetti in piedi per un istante,fissando la porta.Non potevo stare nella 6° stanza,non potevo.Ma se questa era solo la 6° stanza,non immaginavo cosa la 7° stanza aveva in serbo.Rimasi lì per circa un'ora,a fissare il 7.Finalmente,con un respiro profondo,girai la manopola e aprì la porta della 7°stanza.


Inciampai nella porta mentalmente esausto
e fisicalmente debole.La porta dietro di me si chiuse ,e capii dove mi trovavo.Ero fuori.Non fuori come nella 5° stanza,
ma effettivamente ero fuori.I miei occhi bruciavano.Volevo piangere.Caddi in ginocchio e ci provai ma non ci riuscì.Ero
finalmente fuori da quell'inferno.Non mi importava nemmeno dei soldi che mi spettavano.Mi girai e vidi che la porta con cui
ero appena uscito era l'entrata.Mi incamminai verso la macchina e andai a casa,pensando a come sarebbe stata bello il suono della doccia.Appena mi trascinai verso la porta mi sentivo a disagio.La gioia di aver lasciato la NoEnd house svanì,e il timore stava lentamente formandosi nel mio stomaco.Me lo scrollai di dosso,quasi come un residuo della casa e mi avvia verso la porta d'ingresso.Entrai e andai immediatamente nella mia stanza.Entrai e sul mio letto c'era il mio gatto Baskerville.Fu la prima cosa vivente che vidi in tutta la notte,e lo raggiunsi per accarezzarlo.Baciò e strisciò la mia mano.Mi ritrassi in stato di shock,come se non avesse mai agito in quel modo.Pensai ''Capita,è un gatto anziano''.Saltai nella doccia e mi preparai a quello che mi aspettavo fosse una notte insonne.Dopo la mia doccia,andai in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare.Scesi le scale e mi voltai verso la stanza familiare,e ciò che vidi brucierà per sempre nella mia mente.I miei genitori erano distesi per terra,nudi e ricoperti di sangue.Erano mutilati così tanto che non erano quasi identificabili.Le loro membra erano state rimosse e piazzate davanti ai loro corpi,e le loro teste erano posizionate sul loro petto di fronte a me.La cosa più inquietante era la loro espressione.Sorridevano,come se fossero felici di vedermi.Vomitai e singhiozzai nella stanza.Non sapevo cos'era successo,non avevamo mai vissuto con me al momento.Ero un disastro.E poi la vidi.Una porta che non c'era mai stata prima.Una porta con un largo 8 scarabocchiato nel sangue.


Ero ancora nella Casa.Ero in piedi nella mia stanza familiare ma ero nella 7° stanza.La faccia dei miei genitori sorrise
più ampiamente quando lo capì.Non erano i miei genitori,non potevano esserlo.Ma semravano proprio come loro.La porta con
marchiato l'8 era dall'altra parte della stanza,dietro i corpi mutilati di fronte a me.Sapvo che mi dovevo muovere,ma in
quel momento rinunciai.Le facce sorridenti si laceravano nella mia mente,mi misero a terra nel punto in cui mi trovavo.
Vomitai di nuovo ed ero vicino al collasso.Quindi il ronzio tornò.Fu più forte che mai,e riempì la casa e fece tremare
i muri.Il ronzio mi costrinse a camminare.Cominciai a camminare lentamente,rendendomi più vicino alla porta,e ai corpi.Mi reggevo a malapena in piedi figuriamoci a camminare,e più mi avvicinavo ai miei genitori più mi avvicinavo al suicidio.Ora il muro tremava così forte che sembrava che stava per crollare,ma le facce continuavano a sorridermi.Appena mi trascinai più vicino,i loro occhi mi seguivano.Ora ero in mezzo ai due corpi,a pochi passi lontano dalla porta.Le mani smembrate artigliavano la loro strada sopra il tappeto verso di me,il tutto mentre le facce continuavano a guardare.Un nuovo terrore si attaccò su di me e camminai più velocemente.Non volevo sentire di cosa parlavano.Non volevo che corrispondessero alla voce dei miei genitori.Cominciarono ad aprire la loro bocca,e le loro mani erano ora a centimetri dai miei piedi.In un impeto di disperazione mi lanciai verso la porta,la spalancai,e la sbattei dietro di me.8°stanza
Era fatta.Dopo quello che avevo vissuto sapevo che non c'era nient'altro che questa fottuta casa potesse scagliarmi addosso
per non farmi vivere a lungo.Non c'era nulla di così spaventoso nei fuochi dell'inferno per cui non fossi pronto.
Sfortunatamente,sottovalutai le abilità della NoEnd House.Sfortunatamente,le cose si fecero più disturbanti,più terrificanti e più inspiegabili nell'8°stanza.


Faccio ancora fatica a credere ciò che vidi nell'8°stanza.Ancora,la stanza era una copia delle stanze 4 e 6,ma seduto su quella sedia di solito vuota,c'era un uomo.Dopo pochi momenti di incredulità,la mia mente finalmente accettò il fatto che l'uomo seduto sulla sedia ero io.Non qualcuno che mi somigliava,era David Williams.Mi ci avvicinai.Ho dovuto vederlo meglio anche se ero sicuro di questo.Mi guardò e notai le lacrime nei suoi occhi.

''Per favore....ti prego non farlo.Per favore,non farmi del male

''Cosa?''dissi.''Chi sei?Non voglio farti del male''

''Si invece...''ora stava singhiozzando. ''Tu mi farai del male e io non lo voglio.''Si mise sulla sedia con le gambe e
cominciò a dondolarsi avanti e indietro.Era davvero patetico guardarlo,specialmente se lui era me,identico in ogni cosa.

''Senti,chi sei?''Ora ero solo a pochi passi dal mio sosia.Fu l'esperienza più strana fin'ora,stare lì a parlare con me
stesso.Non ero spaventato,ma lo sarei stato.''Perchè stai-?

'Tu mi farai del male,tu mi farai del male,se te ne vuoi andare mi farai del male.''

''Perchè dici così?Calmati,va bene?Cerchiamo di capirci-''E poi lo vidi.Quel David che era seduto indossava i miei stessi
vestiti,eccetto un piccolo cerotto rosso sulla sua maglia ricamata con il numero 9.

''Mi farai del male,mi farai del male no,ti prego,mi farai del male...''

I miei occhi non lasciavano quel piccolo numero sul suo petto.Sapevo esattamente cosa fosse.Le prime porte erano chiare e semplici,ma dopo un pò diventarono più ambigue.Il 7 era stato graffiato nel muro,dalle mie mani.L'8 era marchiato col sangue sopra i corpi dei miei genitori.Ma il 9 - questo numero era su una persona,una persona vivente.E peggio ancora,era su una persona che assomigliava esattamente a me.


''David?''Ho dovuto chiedere chiedere


''Si...mi farai del male,mi farai del male...''Continuava a singhiozzare e dondolare.Rispose David.Ero io,fino alla voce.
Ma quel 9.Ci camminai intorno per pochi minuti mentre singhiozzava sulla sedia.La stanza non aveva una porta,ed era simile alla 6°stanza ,la porta con cui entrai era sparita.Per qualche ragione capì che graffiare non mi avrebbe portato a nulla questa volta.Osservai le pareti e il pavimento attorno alla sedia,infilando la testa sotto e vedere se c'era qualcosa.

Sfortunatamente,c'era.Sotto la sedia c'era un coltello.Attaccata,c'era una targhetta con scritto:Per David-dalla direzione.La sensazione nel mio stomaco,quando lessi quella targhetta,era qualcosa di sinistro.Volevo vomitare,e l'ultima cosa che volevo fare era rimuovere quel coltello da sotto quella sedia.L'altro David stava ancora singhiozzando in modo incontrollabile.La mia mente girava in una 'soffitta' di domande senza risposta.Chi lo aveva messo lì e come avevano avuto il mio nome?Per non parlare del fatto che,quando mi inginocchiai sul freddo pavimento in legno,mi sono anche seduto su quella sedia,singhiozzando in protesta per essermi fatto del male da solo.Era tutto troppo per me per elaborare.La casa e la direzione stavano giocando con me per tutto questo tempo.I miei pensieri per qualche ragione si rivolsero a Peter,e se sarebbe arrivato fino a questo punto.E se lo fosse stato,se avrebbe incontrato un Peter Terry singhiozzare su questa vera sedia,dondolando avanti e indietro.Tolsi quei pensieri dalla mia testa,non mi importavano.Presi il coltello da sotto la sedia,e immediatamente l'altro David si tranquillizzò


''David,''disse con la mia voce,''cosa pensi che farai?''Mi sollevai da terra e strinsi il coltello in mano


''Uscirò da questo posto''


David era ancora seduto sulla sedia,anche se ora era molto tranquillo.Mi guardò con un lieve sorriso.Non saprei dire se
voleva ridere o strangolarmi.Si alzò dalla sedia lentamente e si mise di fronte a me.Era sconcertante.La sua altezza e
persino il modo in cui si alzò era uguale.Sentì l'impugnatura in gomma del coltello nella mia mano e la strinsi rigorosamente.Non sapevo cosa volessi progettare con esso,ma avevo il sentimento che ne avevo il bisogno.


''Ora,''la sua voce era leggermente più profonda della mia.''Ti farò del male.Ti farò del male e ho intenzione di tenerti qui.''Non risposi.Semplicemente mi ci scagliai addosso e lo affrontai a terra.Lo montai e guardai giù,coltello sospeso e pronto.Mi guardò terrorizzato.Era come se mi guardassi in uno specchio.Quindi il ronzio tornò,debole e lontano,anche se lo sentivo di nuovo profondamente nel mio corpo.David mi guardò appena abbassai lo sguardo su di me.Il ronzio stava diventando più forte e sentì qualcosa scattare dentro di me.Con una sola mossa,affondai il coltello nel cerotto sul suo petto e lo strappai verso il basso.L'oscurità cadde nella stanza,e io stavo cadendo.


L'oscurità attorno a me era qualcosa che non avevo provato fino a quel momento.La 3°stanza era buia,ma non così tanto
da inghiottirmi.Non ero nemmeno sicuro di cadere,dopo un pò.Mi sentivo come senza peso,coperto dall'oscurità.E poi una
profonda tristezza venne da me.Mi sentivo perso,depresso,e invogliato al suicidio.La vista dei miei parenti mi entrò in
mente.Sapevo che non era reale,ma lo vidi,e la mia mente faceva fatica a distinguere da ciò che era reale a ciò che non lo era.La tristezza si intensificò solamente.Ero nella 9°stanza dopo quelli che sembrarono giorni.L'ultima stanza.Ed'era esattamente ciò che sembrava,la fine.La NoEnd House aveva una fine,e io l'avevo trovata.In quel momento,mi alzai.Sapevo che sarei stato lì in quello stato per sempre,accompagnato da nient'altro che il buio.Nemmeno il ronzio poteva tenermi sano di mente.Persi tutti i sensi.Non riuscivo a sentirmi.Non riuscivo a sentire nulla,la vista era inutile qui,e cercavo di sentire il gusto in bocca,non riuscendo a trovare nulla.Mi sentivo incorporeo e completamente perso.Sapevo dov'ero.

Questo era l'inferno.La 9°stanza era l'inferno.E poi successe.Una luce.Una di quelle stereotipiche luci alla fine del tunnel.Quindi,mi sentivo risalire la terra che era sotto di me,ed ero in piedi.Dopo un'istante o due per raccogliere
i miei pensieri ed i miei sensi,camminai lentamente verso la luce.Appena mi avvicinai alla luce,prese forma.Era una
fessura verticale lungo il lato della porta,questa volta senza marchio.Camminai lentamente verso la porta e mi ritrovai
nel punto in cui avevo iniziato,l'atrio della NoEnd House.Era esattamente uguale a come l'avevo lasciata.Ancora semplice,
ancora decorata con infantili decorazioni per Halloween.Dopo tutto quello che successe quella notte,ero ancora attento
a dove mi trovavo.Dopo pochi momenti di normalità,mi guardai attorno per cercare qualcosa di diverso.Sulla scrivania c'era
una busta bianca con il mio nome,scritto a mano,su di esso.Immensamente curioso,ma ancora cauto,raccolsi il mio coraggio per aprire la busta.Dentro c'era una lettera,di nuovo scritta a mano.


David Williams,


Congratulazioni!Sei riuscito a trovare la fine della NoEnd House!Per favore accetta questo premio come un simbolo della tua

impresa.


Tuo per sempre,

Direzione

Con la lettera c'erano 5 banconote da 100$


Non riuscivo a smettere di ridere.Risi per quelle che sembravano ore.Risi da quando salì in macchina a quando arrivai a casa.Risi quando entrai nel vialetto,e risi quando aprì la porta d'ingresso della mia casa e risi quando vidi il piccolo 10 inciso nel muro
   
 
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