Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: TheGreatAndPowerfulZael    21/07/2012    5 recensioni
Prima fanfic del mio OC, Kazetsuki "Zael" Aster! Spero vi piaccia; sarà diversa perché sarà TUTTA in prima persona con diversi POV, quindi niente narratore esterno ma solo narratori interni alla storia.
Faccio presente che è la prima parte di una serie.
Se la leggete, mi fareste un grossissimo favore se la recensiste, poiché da tutte le recensioni (siano esse positive, neutre o negative) si può trarre spunto per migliorare il proprio stile.
Ci saranno spoiler riguardo alle tecniche: saranno presenti infatti tecniche di Inazuma Eleven 3 (quelle del FFI) e di Inazuma Eleven GO.
Spero vi piaccia XD
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1 - LA SQUADRA DI ZAEL?

 
Zael’s POV
 
Mi risvegliai. Mi trovavo in una stanza completamente bianca, ed ero sopra ad un letto. Alzandomi di colpo, notai che non indossavo più i vestiti laceri che avevo quando caddi nel fiume: ero molto debole, perciò era ovvio che fossi sbalzato via dalla mia stessa hissatsu.
“Dove mi trovo?”
Osservai meglio i miei vestiti: notai che assomigliavano terribilmente a quelli dell’Aliea Gakuen, anche se erano molto meno elabrati.
-Ti stai chiedendo come fai ad essere qui, vero?-
Una voce mi distolse dai miei pensieri, e notai un tizio con i capelli a metà fra il biondo e il castano, ma con due ciuffi dorati sopra ad un’espressione furbetta. -Io sono Kohma. Mi è stato chiesto di stare qui a sorvegliarti perché non avevo di meglio da fare. Ora, se vuoi scusarmi...-
Premette un pulsante, il quale doveva essere una sorta d’interfono, perché quel ragazzo disse: -Annuncio per Gran, Burn e Gazel... il tipo che avete portato qui si è risvegliato...-
-Dove siamo?- Lo chiesi, non tanto per saperlo, in quanto l’avevo già intuito, ma probabilmente per aggrapparmi alla mia ultima flebile speranza di non essere capitato all’Aliea.
-Non l’hai ancora capito, bello? Sei la nuova recluta dell’Aliea.-
Il mondo mi crollò addosso: io? Perché io? Cosa avevo fatto di tanto male per essere salvato dai tizi che se andavano in giro a distruggere scuole?
Mentre cercavo di inventare un modo per fuggire, tre tizi entrarono nella stanza: riconobbi i loro sguardi come quelli che mi avevano osservato mentre cadevo nel fiume. Uno dei tre, dai capelli rossi e dagli occhi verdi, mi rivolse la parola:
-Ben svegliato, Kazetsuki Aster. Non serve che tu ci dica nulla, abbiamo fatto delle ricerche su di te. Sei come noi. Questa è la tua casa ormai. Dimenticati del resto: sei con i tuoi simili, ora.-
Allora l’avevano scoperto, eh? Ma se mi hanno definito un loro simile, vuol dire che loro non sono alieni!
-Ma allora voi non siete alieni, o sbaglio?-
L’altro tizio con i capelli rossi, ma dagli occhi gialli, mi rispose:
-Beh, è veloce a comprendere: esatto, ragazzo.-
L’ultimo a parlare fu un tizio con gli occhi azzurri e i capelli tendenti al grigio chiaro. -Sei rimasto qui in uno stato di incoscienza per tre giorni. Beh, almeno sei sopravvissuto.-
I tre si presentarono come Gran, Burn e Gazel, nell’ordine in cui avevano parlato. Gran disse: -Kohma, hai fatto il tuo compito. Torna sul campo.-
Il ragazzo obbedì senza discutere, mentre i tre mi squadravano. Gran continuò: -Vieni con noi. Siamo rimasti sorpresi dalla potenza del tuo tiro. Noi possiamo darti ancora più potere.-
Mi portarono in una sala non molto diversa dalla prima, ma dove erano presenti tre colonne, e ognuno di loro si sedette su una di quelle. Gran spiegò: -Vedi, noi siamo i capitani delle tre squadre in lotta per il titolo di Genesis. Io comando la Gaia, Burn la Prominence e Gazel la Diamond Dust.-
Dal pavimento salì un piedistallo che mi arrivava al petto, e su di esso c’era un’apertura emettente un bagliore sinistro. Gran continuò: -Tocca la Pietra. Mentre lo fai, svuota la mente e il cuore, non lasciar fluire alcuna emozione. Sentirai il potere dentro di te.-
Non avendo altra scelta, feci come ordinato. Appena toccai la pietra, sentii un flusso di energia immenso entrare in me, e percepii il mio corpo cambiare. Sul piedistallo c’era uno specchio, e guardai il mio volto: non mi riconobbi all’inizio, ma poi capii che ero io. I miei lunghi capelli castani ora erano bianchi, con delle striature azzurro ghiaccio sulle punte e con un ciuffo argenteo che mi copriva l’occhio sinistro; e i miei occhi, che prima erano grigioazzurri, ora erano di un profondissimo grigio cenere. Gran batté le mani e disse: -E così abbiamo risvegliato le tue abilità. Bene, è ora di darti anche un nome. Accantona il nome Kazetsuki Aster, e abbraccia il nuovo te stesso: Zael.-
Mi guardai ancora allo specchio. -Zael, eh?-
Guardai i tre, e chiesi loro: -E ora?-
-Ora decideremo a che squadra dovrai aggregarti. Seguici.-
Burn e Gazel non pronunciarono una parola in quel discorso: l’autorità di Gran era davvero così forte?
 
Ulvida’s POV
 
-Tutte le tre squadre aspiranti al titolo di Genesis sono chiamate al campo d’allenamento su ordine di Gran.-
La voce di Kohma gracchiò nell’interfono. Quanto odiavo quella voce... e quanto odiavo Kohma: sempre lì a fare il viscido con Gran... ma cosa spera di ottenere?
Le mie due compagne di stanza, Quill e Keeve, mi aspettarono prima d’uscire: le ragazze, divise per squadra, avevano le stanze più grandi, da tre letti, per evitare che una di noi finisse in camera sola con un ragazzo. Giungemmo al campo d’allenamento, e ci posizionammo vicine a Gran, il nostro capitano. Tutti gli altri membri delle tre squadre stavano arrivando. Una volta che ci fummo tutti, Gran parlò all’interfono del campo:
-Zael, affronterai una semplice sfida per decidere in che squadra dovrai giocare e il ruolo che dovrai avere. Vedi quegli undici robot? Sono i tuoi avversari. Tu dovrai rubare palla, sorpassarli e segnare una rete. Se quello che abbiamo visto ad Hokkaido è vero, non dovresti aver problemi.-
Zael? Una nuova recluta? Osservai il campo e vidi entrare da una parte gli undici robot, dall’altra un ragazzo dai capelli prevalentemente bianchi: la nostra posizione non era abbastanza vicina per distinguere i dettagli, ma notai subito lo sguardo determinato del ragazzo, attraverso i suoi occhi grigio cenere. Mi avvicinai a Keeve e le chiesi: -Secondo te?-
-Hm... è un bel ragazzo no?- Fui completamente annichilita dalla mancanza di serietà che la mia compagna di squadra aveva in quel momento.
-Ti sto chiedendo se secondo te è così bravo da farci radunare tutti qua...-
-Se Gran ci ha fatti chiamare, un motivo ci sarà, no?- Raramente Gran sbagliava. E noi della Gaia lo sapevamo bene.
Puntai i miei occhi sul campo da gioco non appena fu dato l’inizio. Uno dei robot portava palla, ma la recluta, a una velocità che non a caso si potrebbe definire supersonica, rubò palla e superò il centrocampo e la difesa dei robot in un attimo. Si fermò al limite dell’area, e inizialmente non capii il perché: doveva segnare, perché non tirava? Mi stavo per rivolgere a Gran, ma fu più lesto e mi disse: -Guarda: sta arrivando.-
Non feci nemmeno in tempo a chiedere cosa stesse arrivando, che vidi la recluta eseguire la sua hissatsu.
-WHITE HURRICANE!-
La potenza sprigionata da quel tiro era immensa, ma il ragazzo rimaneva impassibile mentre il pallone, calciato con una forza assurda, perforava il corpo del robot portiere e terminava gonfiando la rete. Gran si dimostrò soddisfatto, mentre il computer elaborava i dati per determinare la squadra migliore e il ruolo per Zael: i risultati si ebbero pochi istanti dopo, quando Gran li lesse sullo schermo attraverso l’interfono.
-La squadra di Zael sarà la Gaia; il suo ruolo sarà quello di attaccante o di centrocampista.-
Perfetto, ora avremmo dovuto decidere chi mandare in panchina: giocando in attacco, potevo essere messa fuori per lasciare il posto al nuovo arrivato, ma Gran decise subito: -Wheeze, sei in panchina. Magari sei più grosso e forte fisicamente, ma anche lui è abbastanza resistente, e in più è molto più veloce di te.-
Wheeze annuì, sapendo che era meglio non contraddire Gran, anche se vidi una nota di disappunto nel suo sguardo... Zael si era appena fatto un nemico.
 

L’angolo dell’autore

Ecco qua il primo capitolo. Perché Reina? Lo scoprirete più tardi. Zael si è già fatto un nemico, e nel prossimo capitolo potrebbero già esserci scintille fra i due. Gran è soddisfatto, ma probabilmente Burn e Gazel si stanno rodendo il fegato; ci saranno scontri fra i tre capitani? Al prossimo capitolo, sperando che questa fic vi appassioni magari un po’ di più dell’altra XD.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: TheGreatAndPowerfulZael