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Autore: imaniallgirl_    21/07/2012    1 recensioni
non so lol
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heey, dopo mesi e mesi somo tornata. Ho cancellato la vecchia ff perchè aveva iniziato

a darmi la nausea. lol Adesso che è estate e io non ho una vita sociale pensavo di riniziare

a scrivere, ma ff corte di uno o due capitoli, così per passare il tempo. Non sempre saranno

d'amore o bla bla bla. Io scrivo quello e che viene viene. HAHAH un bacio -Eli


A DREAM

Ormai ero uscita da quasi un'ora. Non ne potevo più di stare in quella casa, dove tutti sapevano solo

urlare e pensare a se stessi. Avevo bisogno di uscire e proprio mentre mio fratello più grande, Mike, mi urlava di

preparargli la cena, presi il mio amato iPod, il mio quadernino e uscii.

Cercavo un posto tranquillo, dove potevo sedermi e pensare a chi fossi veramente, cosa volessi dalla vita e cosa

ci facevo ancora in quel buco chiamato casa e magari, se trovavo l'ispirazione, disegnare qualcosa. E dopo un'ora e

mezza di cammino lo trovai. Era un piccolo parco in periferia, all'entrata c'era un cancelletto che probabilmente una volta

era di un colore sgargante come il rosso fuoco, ma ora era ricoperto dalla ruggine. Entrai e mi ritrovai davanti una distesa

di verde, c'erano poche persone, una famiglia con due bambini piccoli distesi su una coperta di un vecchio marrone scuro,

una coppia di ragazzi che avrà avuto la mia età che si coccolavano su una bella panchina in pietra,

e un signore anziano che passeggiava con il suo labrador nero. Era davvero un bel cane, molto grande, tutto nero, tranne delle macchie

sulle zampe che sembravano piccole calze. Mi ricordava molto il cane che avevo da bambina nella casa al lago, quando tutti

eravamo ancora felici. Decisi di inoltrarmi un po' nel bosco, adoravo andarci, sedermi sul'erba e ascoltare il richiamo degli uccelli,

era rilassante e mi faceva dimenticaretutto. Presi l'unico sentiero che c'era e quando il bosco era ormai fitto decisi di sedermi.

Ero lontana dalla strada, ma se stavo attenta potevo sentire il rumore degli accelletori, un clacson e un autobus che si fermava.

Mi concentrai sui rumori più vicini, un uccellino che cinguettava, un cane che abbaiava e il fruscio delle foglie nel vento.

Chi ero io? Beh, ero Kelly Rowland, avevo 17 anni e abitavo in un piccolo paesino del nord dell'Irlanda. Questo era ovvio, ma probabilmente

c'erano altre 500 Kelly Rowland che abitavano in Irlanda. Amavo disegnare qualsiasi cosa attirasse la mia attenzione, la cascata di un fiume,

il volto di una donna, anche il giornalaio davanti casa. Da piccola non avevo nessuna proccupazione, mamma e papà mi volevano bene,

e mio fratello era molto dolce, fino al mio decimo compleanno.

Ma il mio passato non doveva determinare chi fossi. Proprio mentre ero nel mezzo dei miei pensieri mi accorsi che qualcuno non molto lontano

da me stava cantando, sentivo anche una chitarra ma non riuscendo a vedere da dove arrivava la voce non potevo sapere se c'era una persona sola o se

erano in due.

Cercai di ascoltare meglio. era la voce di un ragazzo, una voce stupenda, che mi fece venire la pelle d'oca. La canzone non la conoscevo,

probabilmente l'aveva scritta il ragazzo, era davvero bella. Decisi che dovevo assolutamente trovare quel ragazzo, solo per sapere com'era il suo viso,

com'era la bocca che emettava tale voce. Mi alzai quasi di scatto e inziai a seguire la voce, vidi una piccola radura e vidi il ragazzo.

Rimasi sbalordita da tale bellezza, cappelli biondi castani, probabilmente tinti, occhi di un azzurro così profondo che rischiavi di perderti in essi, un sorriso

da togliere il fiato.

Rimasi lì, dietro ad un grosso albero, ascoltandolo cantare. La mia mano si mosse quasi meccanicamente e iniziai a disegnare l'immagine che era rimasta

impressa nella mente del suo viso, rimasi sbalordita di quanti dettagli riuscivo a ricordare. L'iPod mi cadde e il ragazzo si girò, dovetti sporgermi per

raccoglierlo e i nostri occhi si incrociarono.

Rimanemmo così per quello che sembrava un'eternità, ma comunque per me troppo poco tempo. Non riuscivo a parlare, lo vidi avvicinarsi a me e ancora

non mi usciva nessuna parola. Volevo spiegarli che non lo stavo spiando, che non ero una pazza e volevo dirgli che aveva una gran bella voce, ma niente.

Ormai eravamo faccia a faccia, lui abbassò lo sguardo sul mio quaderno, lo prese e guardò il disegno che avevo appena finito. Non disse niente, ma mi sorrise.

Mi ripersi nei suoi occhi color mare e non potei far altro che sorridere, quando si accorse che non ero immobilizzata filmanente ruppe il silenzio,

'Piacere io sono Niall.'

Lì in quel momento, con quel ragazzo appena conosciuto di nome Niall, con quel sorriso, quegl'occhi e quella voce, capii che tutto quello che avevo passato non importava,

in quel momento iniziava una nuova vita.

 

FINE

  
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