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Autore: Melissa_    21/07/2012    1 recensioni
Una ragazza racconta i suoi amori.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Avevo solo sette anni quando la vidi in quel parco. Io come molte delle bambine giocavo con le bambole ma lei no, calciava un pallone tra i maschi e come un maschio. 

Io ne rimasi colpita, era una cosa piuttosto strana da vedere. Nel mio mondo i maschi giocavano a palla e le femmine con le barbie ma lei non faceva parte del mio mondo. 

Mi alzai dalla panchina e andai più vicino a loro, ero tra i miei pensieri quando mi arrivò quella palla tra i piedi. 

"EHI TU! Gonna rosa passa la palla.." mi urlò proprio lei, la bimba bionda. Fu così che calciai il mio primo pallone. Lo tirai così forte da far colpo su tutti loro diventando così 

loro amica. Lei, Gabriella, diventò la mia migliore amica. 

All'età di 15 anni iniziammo ad interessarci al sesso. Lei in quel periodo lo sperimetò e mi racconto tutto facendomi spaventare sia del sesso sia degli uomini in generale. 

"Quello mi ha fatto così male e poi non ho provato niente, internet dice un sacco di cazzate!" mi disse Gabriella. Dopo quella volta, lei iniziò a cambiare ed io nonostante avessi paura

del suo cambiamento, le stavo sempre vicino e in qualche modo mi sentivo protetta da lei. 

Alla festa dei suoi 18 anni dopo aver bevuto un po' finimmo per baciarci. Inseguito, lei mi confidò di aver provato qualcosa ed io non potei aver detto lo stesso giusto che pensavo che quel sentimento

era amore. Era un amore strano il nostro. Un amore tra due ragazze. Eravamo Lesbiche e ebbi questa certezza quando lei mi lasciò per un'altra ragazza. Ma lei era sicura di esserlo

ma io? Io ero Lesbica? 

Passai due anni delle mia vita allontanando gli uomini e anche le donne. A provare droghe, a tagliarmi.Non mi sentivo etero e nemmeno omosessuale. Una notte di pioggia mentre camminavo per strada una macchina 

mi venne di sopra. Fui investita e portata in ospedale. I miei genitori scoprirono la mia omosessualità e così fuggirono da me lasciandomi in quell'ospedale ma ci fu lui, la causa del mio quasi coma

ad essermi vicino. Diventò mio amico. All'uscita dell'ospedale mi ospitò in casa sua cercando di farmi allontanare dalla droga. Ci riuscì perchè il mio cuore adesso aveva trovato un qualcosa per cui 

battere. Avevamo trovato l'amore, io e il mio cuore. Quando la notte di Natale, Massimo,mi presentò la sua fidanzata io scappai. Tornai nel mio giro e mi drogai nuovamente. Non ci vedemmo 

più per due mesi. Lo rincontrai a Carnevale ad una festa in maschera. Io lo riconobbi mentre lui era ubriaco e non capì che stava baciando me. Mi cercò il giorno dopo ma mi trovò con una 

ragazza. 

"Stavo cercando di capire cosa sono! Vuoi capirlo?" gli urlai mentre mi scoprì a baciare una donna. 

"Tu non sei Lesbica!" mi sbraitò facendo fuggire la ragazza. 

"Tu non sei nessuno per dirlo!" 

"Si ma io Ti Amo.." disse piano con le lacrime agli occhi. 

Facemmo l'Amore quel giorno. Fu la mia prima volta. Restai anche incinta ma lui non c'era più, io fuggì quello stesso giorno lasciandolo sul mio letto. 

Non volevo abortire ma crescerlo e magari dare quell'amore a lui perché tanto era l'unica persona da cui io non sarei mai scappata. 

Partorì a Novembre e quando i suoi occhi verdi mi guardarono mi ricordarono Massimo e anche Gabriella. Le due persone che mi cambiarono la vita, una in peggio e l'altra in meglio. 

Le persone che amai in modi diversi ma che pensai fossero uguali ma adesso c'era un'altra persona con cui sperimentare un nuovo amore, l'amore di un genitore per il proprio cucciolo. 

Massimo lo rincontrai. Aveva 55 anni e due nipotine ricce ,come lui, tra le braccia mentre io avevo tanti bei ricordi di nostro figlio e dei nostri nipotini che gli raccontai.

"mia moglie è morta 5 anni fa, di un tumore.." mi disse triste. Io lo guardai con tenerezza. 

"vorrei conoscere Matteo.." continuò "io potrei farti conoscere le mie figlie se vorresti.." 

Ci sposammo due mesi dopo e finalmente restammo insieme per la vita.   

  
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