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Autore: Na_LoveTom    22/07/2012    0 recensioni
- Mamma io esco- dissi senza distogliere lo sguardo da quegli occhi azzurri così simili ai miei.
- Ma tesoro è tornato Louis- disse mia madre.
- Me ne sbatto che è tornato Louis- dissi continuando a fissarlo.
Abbassò per primo lo sguardo e mi sentii vincitrice.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due anni prima
 - Del non piangere ti prego mi si spezza il cuore a vederti così. Ti prometto che quando uscirai io sarò qui ad aspettarti- mi disse mio fratello asciugandomi una lacrima.
- Mi mancherai fratellone-
- Anche tu Del. Anche tu-
Salve sono Adele Tomlinson.
Il mio cognome può esservi familiare e se ve lo state chiedendo, si sono la sorella di Louis Tomlinson membro degli One Direction.
Per darvi un’idea del mio carattere vi spiegherò in breve la mia vita.
Sono sempre stata una ragazza fuori controllo.
A scuola ero spesso sospesa per la mia condotta indisciplinata.
È un miracolo che io mi sia diplomata.
Sono anche andata in riformatorio e lì ho finito gli ultimi due anni di liceo.
Quella sera c’era gran fermento a casa perché sarebbe ritornato mio fratello con quei suoi quattro amichetti.
Tutti erano impazienti che tornasse tranne me.
Louis ed io eravamo sempre stati molto uniti da piccoli, stavamo sempre insieme e ci scambiavano spesso per gemelli data anche dalla grandissima somiglianza e dalla poca differenza di età.
Poi tutto cambiò.
Il suono del campanello mi distolse dai miei pensieri.
Guardai l’orologio: doveva essere Julie.
Presi il cellulare e la borsa e scesi di corsa le scale.
Sentii un gran vociare nell’atrio.
Scesi l’ultimo gradino e mi affacciai in salone.
Lo vidi e il sangue mi si ghiacciò nelle vene.
- Mamma io esco- dissi senza distogliere lo sguardo da quegli occhi azzurri così simili ai miei.
- Ma tesoro è tornato Louis- disse mia madre.
- Me ne sbatto che è tornato Louis- dissi continuando a fissarlo.
Abbassò per primo lo sguardo e mi sentii vincitrice.
Presi il cappotto dall’attaccapanni e mentre abbassavo la maniglia, qualcuno mi bloccò il polso.
Fui costretta a girarmi e tutto quell’azzurro mi fece girare la testa.
- Del mi dispiace- mi disse.
Risi isterica.
- Credi che con un misero mi dispiace riuscirai a sistemare le cose?- gli chiesi.
- Del ti prego fammi spiegare- disse Louis.
- E non chiamarmi Del- dissi.
- Adele immagino come tu ti sia sentita…- iniziò ma io lo bloccai.
- No Louis tu non lo immagini. E lo sai perché? Perché tu non c’eri. Tu non c’eri quando io sono uscita dal riformatorio. E dov’eri? Eri a uno stupido programma televisivo per coronare il tuo sogno di diventare cantante questo mi ha detto la gente. Cazzo Louis me lo avevi promesso che ci saresti stato quando sarei uscita. Ma non c’eri. Non ci sei stato per due anni interi. Potevi benissimo farmi una telefonata e chiedere di me ma no cosa vado a pensare Louis Tomlinson era troppo occupato a infilare la lingua in bocca alla sua fidanzata per parlare con sua sorella- gli dissi.
Sentii gli occhi di tutti puntati addosso.
Louis lasciò la presa.
- Buona serata- dissi sbattendo la porta.
Sentii vibrare il telefono in tasca.
Mi dispiace ho avuto un contrattempo. Poi ti spiego xoxo Julie

Bene Julie mi aveva dato anche buca.
Meglio così non avrei dovuto spiegarle il perché di tutto quel malumore.
Vagai un po’ per Doncaster incontrando qua e là qualche faccia familiare.
Sta di fatto che tornai a casa verso l’una o giù di lì.
Non c’era nessuna luce accesa. Meglio così non avrei incontrato nessuno con cui dover parlare.
Aprii la porta cercando di fare il minor rumore possibile.
Mi tolsi le scarpe e percorsi il soggiorno.
Gli amici di Louis erano rimasti a dormire qui e si erano divisi i due divaniletto del soggiorno.
Si accese la lampada.
Mi venne quasi un infarto dalla paura.
Un ragazzo moro con la carnagione scura alzò la testa che aveva appoggiata a un cuscino.
Cazzo se era bello.
- Ciao- mi disse.
- Ciao- lo salutai io imbarazzata.
-Credo che ci sia Louis nella tua camera- mi disse.
M’irrigidii sentendo il suo nome.
- Ne vuoi parlare?- mi chiese.
Annuii con la testa e lui si alzò.
Non ne avevo mai parlato prima con nessuno, la mia famiglia lo sapeva il perché del mio odio verso Louis e fuori bè non sapevano neanche che io Louis non potevo vederlo ma quel ragazzo m’ispirava fiducia.
Ci accomodammo in cucina.
Zayn così aveva detto che si chiamava si era offerto di preparare il thè e ora mi stava porgendo una tazza.
- Grazie- dissi.
- Allora Adele racconta un po’- mi disse Zayn.
- Credo che con il mio bel monologo vi abbia un po’ confuso- dissi.
- Bè mi pare più che logico- disse Zayn.
- Allora da dove comincio. Io sono sempre stata una ragazza fuori controllo. A scuola ero spesso sospesa per la mia condotta indisciplinata. E poi sono andata in riformatorio, dove lì ho finito gli ultimi due anni di liceo-, dissi.
- Posso chiederti perché sei finita in riformatorio?-
- Stavo fumando una canna nel bagno della scuola e mi hanno scoperta- dissi.
- Che cosa centra Louis con tutto questo?- mi chiese.
- Louis prima che io entrassi in riformatorio mi aveva detto che quando sarei uscita lui sarebbe stato fuori al cancello per portarmi a casa…- dissi.
-… ma lui quando sei uscita non c’era- finì Zayn al mio posto.
Annuì rigirandomi la tazza tra le mani.
Mi alzai e la posai nel lavandino seguita poi da Zayn.
- Senti se vuoi, puoi dormire anche al mio posto se non ti va di dormire con Louis. Posso dormire anche a terra- mi disse.
- Grazie sarebbe meraviglioso ma posso dormire io a terra non preoccuparti- dissi.
- Che gentiluomo sarei se faccio dormire una così bella ragazza a terra?- disse.
Gli sorrisi grata.
- Grazie- gli dissi quando mi sistemai sul materasso del letto.
- Per cosa?- mi chiese.
- Per tutto. Per avermi ascoltata, per non avermi considerata una squilibrata dopo tutto il racconto della mia vita e soprattutto grazie per non avermi fatto dormire con Louis- gli dissi.
- Non c’è di che- mi disse.
- Buonanotte Zayn-
- Anche a te Adele-
  
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