Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Miss_Gwyn    22/07/2012    1 recensioni
Fondamentalmente è quella sensazione che provi quando chiudi gli occhi e pensi a qualcuno in particolare. Ti concentri, pensi ad un nome, e all'improvviso ti appaiono delle immagini in mente, anche senza senso, allora riapri gli occhi e ti metti al computer per imprimere su "carta" quello che avevi in testa. È un po' come fare un ritratto ad una persona. Questo è il ritratto di Francesco.
Genere: Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Toc  toc.
-Avanti.
- Buongiorno, io, avrei, credo, di, si ho un appuntamento.
-Si accomodi, le dispiace aspettare? Può prendere una delle riviste sul tavolino se vuole.
-Uhm. Si, va bene, grazie.
Sfiorò le riviste che le avevano indicato distrattamente. 
-Scusi?                                                                                            
 -Uhm?
-Ma lei è sicura di avere un appuntamento?
-Ecco, in realtà..
-Aspetti qui per favore, hanno bussato.
-Ma io non ho sentito niente.
-Sia gentile, può aspettare qui?
-Certo.
Si guardò in giro, sperando di poter  trovare qualcosa di interessante con cui distrarsi, c’era di tutto in quella che doveva certamente essere la sala d’aspetto, per quanto curiosa fosse la necessità di trovarsi lì, e l’esistenza stessa di quella sala, non poté fare a meno di scrutare senza scrupolo alcuno, con una perizia e attenzione non giustificabili, ogni oggetto presente.
Un paio di occhiali da sole, erano curiosamente messi, e per quanto poco elegante sia il termine, credeva fosse il più corretto, messi, quindi,  su di un tavolo. Occhiali scuri, classici, né più né meno che un paio di lenti,  che, secondo il loro più consono utilizzo, vengono, indossati per guardar meglio, e più chiaramente, seppur con una diversa gradazione di colori, ciò che si presenta dinanzi  agli occhi di chi li indossa. Sgranò gli occhi.
-Eccomi, qui.
-La vedo, ovviamente.
-Ovviamente. È il suo turno.
-Va bene.
Abbandonò la stanza, a piccoli passi.
-Buongiorno.
-Salve.
-Posso?
-Cosa?
-Restituirle una cosa.
-Prego?
-No, si figuri.
-Ma che dice?
-Che devo restituirle una cosa, l’aveva persa, l’altro giorno, sa, gliel’ho riportata.
-Ma cos’è?
-Tenga.
-Ma cos’è?
-Sono suoi?
-Ecco, si, sono come i miei, ma non so.. mi pare.. di averli lasciati di là.
-Si, li ho visti, ma io sono sicurissima che siano suoi.
-Sono identici.
-Più o meno.
-Che me ne faccio di due paia di occhiali da sole uguali?
-Non  saprei, gli altri stanno bene dove sono.
-Come?
-Bè, si, gli ho visti, non stanno proprio male, dove sono, sono ben.. messi, ecco.
-Ah..
-Ora devo andare.
-Né è sicura?
-Bè, si.
-Tornerà?
-Non.. Se perderà di nuovo gli occhiali, ecco.
-Ah, si, certo, certo.
-Ora vado.
-Arrivederci.
Aprì le piccolissime ali e abbandonò la stanza dalla finestra. 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Miss_Gwyn