-Volo
per Londra previsto tra 5 minuti. –
La
voce robotica fece sobbalzare Emily che stava seduta
ad aspettare il proprio volo e udendo quest’ultima
alzò gli occhi al cielo
stiracchiandosi per scrollarsi il sonno di dosso. Prese le sue valigie
e si
imbarcò in quella fila strette di persone dirette per la
capitale di
Inghilterra.
La
ragazza non era amante dei viaggi in l’aereo,
soprattutto se questo doveva significare il ritorno
a scuola: era appena ritornata da uno
stage a Parigi e ora era diretta a Londra, a casa di suo cugino. Aveva
paura a
iniziare i corsi in un altro paese, all’ultimo anno di liceo.
Prese
il suo IPod e cliccando su ‘Riproduzione casuale’
si abbandonò alla sua fantasia che la trasportò
fino ad addormentarsi. Era
sempre successo così, fin da bambina: aveva un rapporto
speciale con la musica,
la faceva stare bene come nessun’altra cosa e in qualunque
luogo.
-Signorina,
si svegli: siamo atterrati.
Emily aprì
leggermente i suoi occhi e vide un’immagine sfocata di donna
davanti a sé:
indossava una camicia bianca e una giacca succinta che le fasciava il
petto e
che faceva risplendere la sua targhetta con il nome inciso sopra.
-Ah,
grazie!
Si
ricompose e si scostò i capelli color nocciola dalle
spalle minute. Si fece spazio tra gli ultimi passeggeri rimasti e,
preso il suo
bagaglio, si diresse verso l’uscita: un vento caldo le
pizzicò il naso abituato
da ormai un’ora all’aria fredda e gelida
dell’aria condizionata.
-Emily!
Una
voce familiare richiamò la sua attenzione e si
girò,
vedendo una mano ondeggiare sopra le teste della folla che accalcava la
strada.
Corse nella sua direzione, sapendo che c’era sua cugino ad
aspettarla: indossava
una maglia dalle sfumature blu che faceva risplendere i suoi occhi azzurri come
il cielo
sopra le loro teste. Erano due gocce d’acqua tranne per il
fatto degli occhi e
dei capelli di lei e dei capelli di lui biondi tinti, ma questo era un
insignificante dettaglio che non destava peso.
-Niall! Mi sei
mancato!
Disse
mentre abbracciava calorosamente il ragazzo dai
capelli biondi: adorava ogni singolo abbraccio che lui le regalava,
l’aveva
trovato a braccia spalancate.
-Allora,
com’è stato il tuo stage a Parigi?
-Bellissimo!
Ma…Sfortunatamente…
-E’
finito, lo so. Ma spero ti troverai bene, con me!
-Tu
sei il mio fratellone, non te lo scordare!
-Certo,
Elly!
Niall
prese la mano sottile della ragazza,
accompagnandola per un lungo tragitto fino ad arrivare alla sua
macchina: era
un pickup nuovo di zecca nero metallizato e gli interni color ocra
chiaro
che mettevano in risalto la pelle chiara di Emily. Aprì la
portiera e si
sedette accanto a suo cugino, provocando dei piccoli striduli del
tessuto
nuovo: il ragazzo girò la chiave e mise in moto, partendo a
velocità molto alta
ma rallentando subito dopo notato lo spavento di sua cugina.
-Lo
sai che sei un pericolo pubblico?
-Almeno
io so guidare!
Borbottò
scuotendo i suoi capelli in segno di
superiorità.
-Meglio
non avere la patente che ammazzare gente!
-Non
ho mai messo sotto nessuno!
-Forse
oggi è la volta buona…
Amava
scherzare con lui perché sapeva che poteva essere
se stessa in qualsiasi modo, anche attraverso una battuta.
-Taci
che distrai il tuo autista!
Niall
sorrise e notò la ragazza voltarsi sul paesaggio
che era davanti a loro: abbassò il finestrino lasciando che
l’aria
scompigliasse i suoi capelli nocciola e chiuse gli occhi, assaporando
il freddo
che passava sulle sue labbra socchiuse. Era da veramente molto tempo
che non
annusava quell’aria, aria di casa che si era scordata per il
tempo trascorso a
Parigi.
Vide
scomparire migliaia di case, edifici abbandonati
nella campagna e altri completamente nuovi con ancora i mezzi di
costruzione
vicino, per arrivare alla sua nuova dimora: era una casa a 2 piani
ricca di
fiori e un prato verde e rigoglioso; il tetto di un rosso spento e
scolorito
metteva in risalto le mura giallognole che rivestivano la casa e che
adoravano
le finestre in legno. Alzò la nuca e vide un piccolo
balconcino spoglio che si
sporgeva da una finestra con il vetro ricoperto in pizzo: lo
trovò grazioso
anche se avrebbe reso più accogliente quel piccolo spazio
dandogli un po’ di
colore.
-Vuoi
entrare?
-Si,
certo!
Prese
dalle mani di Niall qualche sua borsa, aiutandolo
a portarle dentro casa senza prestare attenzione agli interni: il
viaggio era
stato stancate e si era fatto molto
tardi e così decise di coricarsi in camera.
-Fratellone,
io vado a letto. Sono molto stanca.
-Non
ti preoccupare e se cambi idea puoi sempre trovarmi
in salotto a vedere un film!
-Ma
domani non c’è scuola?
Chiese
scrollandosi di dosso dei brividi causati
dall’aria gelida che regnava in casa.
-Certo
Elly! Ma la notte è giovane!
-Lo
sarà per te ma ora ho sonno. Vado.
Si
avvicinò alla guancia del ragazzo e gli stampò un
bacio mentre lui la strinse forte a sé: gli era mancata la
sua presenza, la
presenza di quella ragazza minuta che adorava.
Stavolta
però non si sarebbero lasciati.
-Buonanotte,
Horan.
-Buonanotte,
Stewart.
Si
sciolse dal quell’abbraccio e si diresse in camera:
aprì la porta e vide davanti a sé mura color
ciclamino e un letto appoggiato a
esse che era affiancato da un comodino con una rosa nel mezzo. Si
sporse e udii
uno scricchiolio sotto i suoi piedi, era il pavimento di legno: girò lo sguardo
e vide una mensola dove
appoggiò il suo Ipod lasciando penzolare le cuffiette bianche. Si sfilò i
suoi vestiti e li ripose nell’armadio panna, mettendosi una
semplice
canottiera.
Buttandosi
sul letto, contemplò il soffitto: ripensò a
tutti i bei momenti passati a Parigi, alle sue amiche e alla sua
passione. Si
rigirò e mettendosi di fianco disegnò strane
figure nell’aria.
Alzandosi
di scatto aprì la porta socchiudendola e scese
le scale, saltando addosso a Niall che era disteso sul divano.
-Posso
rimanere?
-Certo,
non dovevi nemmeno chiedermelo però la prossima
volta cerca di avvisarmi prima di saltarmi addosso!
-Scusa!
Appoggiò
la sua testa sulla sua spalla e guardò il film
insieme a lui, chiacchierando e scherzando sui personaggi alquanto
bizzarri.
La
notte passò velocemente,
quasi come alla velocità della
luce: si era dimenticata dell’atmosfera di casa.
-LOOK ME-
Salve a tutti! Questa è una nuova Fan-Fiction e spero vi piaccia.
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui a leggere e spero che mi farete sapere la vostra in una recensione che aprezzerò moltissimo!
L'apparenza inganna e quindi tenetelo bene a mente leggendo questa storia.
Che ne pesate due due personaggi? E sopratutto di Emily? Secondo voi che carattere ha?
Vi saluto e alla prossima bellezze!