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Autore: blupen    22/07/2012    0 recensioni
introduzione provvisoria/
Cosa succederebbe se Naruto non fosse un semplice Anime/Manga?
E se in un mondo parallelo qualcuno scoprisse che un pizzico di vero esiste?
Crosswer parziale con The sims e L'ultimo dominatorie dell'aria ma con tutti i famosi personaggi di sempre di Naruto!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Capitolo 3: Jane



Ormai i suoi pensieri erano sempre rivolti a quell’ombra, quella strana e enigmatica sagoma che popolava i suoi ricordi.
Mancava davvero poco alla fine della scuola anche se a pensarci bene per lei quel lasso di tempo era quasi un eternità.
Si sentiva sempre tesa e agitata, pronta a scattare al primo rumore sospetto.

Starne lontana da quella spiaggia, da quella foresta le dava davvero fastidio.

Ma quella figura sconosciuta l'aveva davvero sorpresa ma non spaventata.

Naomi era incuriosita e anche abbastanza interessata a sapere se anche altre persone stavano facendo la sua stessa esperienza oppure l’avessero cominciata da più tempo.

Tuttavia anche se i compiti diminuivano e per lei le interrogazioni erano cessate, non poteva stare tanto a rimuginare.

L'estate si preannunciava piena di impegni e nuove esperienze.
Ad esempio il grest, i turni alla sera al bar dell'oratorio parrocchiale e le gite con i suoi compagni di classe e amici d’infanzia che da molto tempo ormai aspettavano con ansia le vacanze estive.

Riprese tutto una fresca serata poco dopo essere tornata a casa.
Si era resa disponibile a servire al bar insieme ad alcuni coetanei, ma il turno era durato più del previsto.

“ Che scatole, perfino il sabato sera…” pensò amareggiata mentre rincasando si dirigeva verso la sua camera, pronta a sdraiarsi sul suo letto.
Sfiorò con il viso le coperte e si lasciò cadere sul materasso.

Ma non furono le morbide lenzuola ad accoglierla, bensì della fresca ed umida sabbia.
Era tutto buio, nessuna figura sconosciuta in circolazione.

Naomi si spostò velocemente per andare a guardare più in la e farsi una passeggiata.
La spiaggia era ben visibile sebbene il l’ora tarda ,tuttavia il mare a poco a poco diventava nero come la notte.
Non era assolutamente il momento giusto per fare i temerari a cercare qualcosa di ignoto.
Infatti sentiva qualcosa dentro di lei, il suo ben amato sesto senso urlarle di non continuare. Non sapeva dire se fosse in pericolo o che a causa del sonno cominciasse ad essere paranoica.
Arrivata ad una zona di alcuni scogli, cominciò a guardandosi intorno.

Poi vide un ombra spostarsi e sentì la caduta di un peso massiccio.
All'inizio non riusciva a capire bene cosa fosse.

Era una figura mostruosa di grandi dimensioni dai contorni indefiniti e scuri che l'attaccava con un'immensa forza.

Subito Naomi cercò di spostarsi e con dei passi veloci forse dettati dalla paura riuscì a schivare alcuni attacchi.


Le sembrava che i suoi movimenti fossero un po' involontari ma senza dubbio abbastanza agili.
Si sorprese di se stessa. Si era messa anche dieta per dimagrire e per ciò aveva cominciato a fare esercizi su esercizi per migliorarsi. E doveva ammettere che forse aveva ricevuto qualche vantaggio.

Tuttavia era consapevole che non fosse ancora abbastanza per eludere quel mostro che ancora non riusciva a vedere bene.
Il mostro stava per colpirla, e questa volta direttamente.
Fisso con coraggio il buio, spalancando gli occhi davanti al pericolo.

Poi poco prima che potesse essere colpita chiuse meccanicamente gli occhi aspettando il dolore e la dolce morte che alla fine l’aveva raggiunta.

All’improvviso però sentì il mostro ringhiare per il dolore.

Durò poco perchè riprese a colpirla. Il ringhio le aveva dato alcuni secondi e rotolò a fatica di lato eludendo un attacco che poteva benissimo essere considerata una zampata.
Sapeva che era la sua fine ma all'improvviso vide tutto nero.

Non era dolore, non era fatica. L’immagine scura del mostro era ancora davanti a lei sebbene la vista in pochi secondi si affiocasse.
Il buio poi la sopraffò.




Riaprì a fatica gli occhi sbattendo ripetutamente le palpebre cinque o sei volte.

Si risvegliò sempre sulla stessa spiaggia di prima ma sdraiata con i granelli di sabbia infilati nei capelli.

Tutto intorno era buio tranne per l’accesa luce del falò accanto a se.
Aveva i ricordi annebbiati e non sapeva dove fosse.

Un brivido le percorse la schiena ricordando immediatamente quella bestia orribile che l'aveva attaccata.
Poi alzando lo sguardo vide infine di non essere sola.


La figura accanto a lei si era accorta subito che si era svegliata.
Naomi la osservò con attenzione cercando di capire in realtà come fosse.
Era una donna che a prima vista sembrava amichevole e pacifica.


-Ciao- disse la donna sorridendogli dolcemente spostando il busto verso di lei.

La donna non era affatto giovane, anzi doveva aver superato la cinquantina.
Sebbene l’età era comunque una bella donna.
I suoi capelli erano neri abbastanza ricci ma con le ciocche ben definite.
I suoi lineamenti erano spigolosi e levigati che le donavano un aspetto imperioso e audace.
I suoi occhi erano però indefiniti a causa del buio, ma probabilmente erano scuri.

-Ciao..-disse incerta Naomi spostandosi involontariamente di lato come se fosse spaventata.
In realtà non riusciva a focalizzare quella situazione, non sapeva neppure come comportasi.

-stai calma non voglio farti del male. Come ti senti?- chiese toccandola per calmarla, quasi sapendo perfettamente catalogare le tantissime emozioni che tormentavano in quel momento Naomi.

Tuttavia la ragazza a quel tocco si ritrasse infastidita. Odiava essere toccata dalla gente, soprattutto dagli estranei.

-...bene..-
-sono felice che tu ti sia ripresa-
“Non sembra aver cattive intenzioni e forse era davvero li per aiutarmi.” Pensò subito Naomi sentendo il tono gentile della donna. Tuttavia i ricordi di poco prima le invasero prepotentemente la mente.

-cos'era? cosa mi è successo? ahia la mia mano!-urlò agitata.
Sulla mano aveva una ferita abbastanza marcata e il sangue non si era ancora cicatrizzato.


-fai vedere...-disse dolcemente e Naomi rimase dubbiosa ad osservarla.
-puoi fidarti di me...-disse calma- solo non agitarti per quello che ti farò vedere ora.-

Naomi le porse la mano e la donna afferrandola con delicatezza mise parallelamente la propria sulla ferita.
Una luce soffusa giallo-verde le colpì la mano.
Naomi cercò di rimanere calma: non sentiva dolore anzi non sentiva neppure la ferita.
Quando la donna finì ,guardò la mano: non era rimasto nessun segno.

-ma come...- chiese stupita, boccheggiando involontariamente.
-una cosa alla volta...lo so che sei agitata ma sono qui per aiutarti. Come ti chiami?- disse tirandosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio. Naomi non pensò neanche e cominciò a parlare senza ragionarci più di tanto.

-Naomi, Naomi Jasperson.- disse prendendo un briciolo di sicurezza.
-Naomi, non devi aver paura di me. E' normale che tu sia confusa ma te l'ho detto: sono qui per aiutarti-

-aiutarmi?- le domande le venivano spontanee, era comunque una sconosciuta.
La donna allora attizzò il fuoco con un bastone con aria distratta.

-mi chiamo Jane Kiiro, sono una kunoichi del villaggio della roccia.- disse aspettando una reazione dalla ragazza di fronte.

Naomi rifletteva su tutte le parole che aveva pronunciato: Kiiro, nome giapponese, kunoichi, ninjia, villaggio della roccia...
Le sembrava un'assurdità quella storia: ninja, villaggi ,sembravano pura fantasia.

-lo so cosa stai pensando. Ti ho cercata per questo. E' la prima volta che vedi qualcuno qui vero?- disse tranquilla.
Naomi fu presa di sprovvista: sapeva chi era. Sapeva che non era di quel posto.
-si...come fa a sapere che...?- disse senza però avere la forza di dire che veniva da un altro mondo.

-l'ho avvertito. Ho avvertito che c'era qualcosa di strano che vagava e poi ho pensato subito che fossi arrivata.- disse cercando delle parole adatte.

-mi stava aspettando?- era veramente scettica.

-sapevo che sarebbe accaduto prima o poi. Era solo questione di tempo…-disse con aria assorta.

-come fa a sapere tutte queste cose?- disse Naomi ormai ancora più confusa.

-anche io sono come te-

                                                                                                                                                                         

ANGOLO LETTORI:
Allora, da dove cominciare...
Mi dispiace di aver tardato per così tanto ma sono cominciate le vacanze e anche il grest...per non parlare di internet fuori uso.
Ringrazio tantissimo chi a letto e seguito questa storia.
Spero di aggiornare presto, anche domai se posso.
Con ancora una marea di scuse.
Blu pen




  
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