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Autore: _Someonelse    22/07/2012    4 recensioni
Madeline, una ragazza insicura ma con un piccante sarcasmo. Una sognatrice ambiziosa. Cosa succederebbe se il suo sogno più grande diventasse realtà? Intrighi, insicurezze, paure, passione, amore ed affetti faranno parte della sua storia ambientata totalmente nel Regno Unito! E se non in Great Britain dove potrebbero essere i One Direction?!
Genere: Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Brighton's pier || Memories

Arrancò la mano verso il porta asciugamani. Lo tastò con gesti rapidi e nervosi. Non sapendo che però l'asciugamano non c'era! Quando se ne accorse rimase immobile per un millesimo di secondo, poi sgattaiolò con velocità in doccia, sbattendo fra l'altro la spalla. 
Ero sicuramente diventata rossa in faccia. Sentivo il sangue confluire tutto sugli zigomi e riscaldarmi il viso, lo stesso era per le orecchie. 

: - Ehm...scusami! - balbettati girandomi dall'altra parte.

: - No...ehm...ok...tranquilla! - disse confusamente.

Mentre diceva questo mi accorsi che di fronte a me c'era uno specchio che rifletteva il suo sedere e le sue spalle premute sulla parete della doccia.
Risi, ma me ne pentii subito.

: - Ehm...forse è meglio che vada...ehm comunque vedi che la parete della doccia... sì è satinata ma se ti avvicini troppo c'è il rischio che si veda...tutto! - dissi curando minuziosamente l'uso delle parole.

Uscii e quando chiusi la porta lo sentii sogghignare. 
Appoggiai le spalle sulla parete del corridoio e concentrai il peso su queste. Pensai : - Dio, che culo! -

Non era da me fare certi pensieri ma la visione di quel ragazzo mi aveva totalmente scombussolato. Forse perché era il primo ragazzo nudo che vedevo o perché non reggevo più in piedi per la fame, non avevo mangiato da quando ero scesa dall'aereo. 
Scesi le scale lentamente per aspettare che il bollore del viso diminuisse e per riacquistare le mie abilità motorie e psichiche. 
Quando arrivai all'ultimo gradino sicura di non essere più paonazza in viso mi si piazzò davanti il sig. Patrick con un album portafotografie. 

: - Vieni. Ci faremo delle grasse risate! - disse sorridendo mentre con la mano libera mi condusse nel salottino di fronte la cucina. 

Era un salotto non un granché grande ma molto luminoso. A destra c'era un tavolo in legno posto orizzontalmente ad una grande vetrata. A sinistra un divanetto in pelle di fronte ad un televisore a schermo piatto. Quest'ultimo era poggiato sopra una grande parete attrezzata piena di libri, enciclopedie, CD e qualche DVD. Le pareti erano color crema e davano alla stanza una risoluta pacatezza.
Mi fece accomodare su una delle sedie del tavolo e si mise accanto a me.
Sul album portafotografie che aveva appoggiato sul tavolo c'era una grande scritta con un font stilizzato che diceva "Memories".

: - Oggi ti faccio conoscere mio figlio! Guarda qua quant'era piccolo! - disse indicandomi la prima foto che ritraeva il figlio in braccio a lui. 

: - Non siamo identici? - disse cercando un mio sguardo che lo confermasse.

A meno che Robert non avesse degli addominali scolpiti e un culo da favola come il figlio, che avevo costato qualche minuto fa che aveva, allora credo proprio che la mia risposta sarebbe stata negativa. Però per non deludere le aspettative del sig. Patrick risposi con un semplice cenno del capo. 
Sfogliò un'altra pagina dove vi era una fotografia che ritraeva il figlio che giocava con un grosso cane. Non me ne intendo di cani ma credevo fosse un pastore tedesco però lì in giro non ne avevo visti, dove lo tenevano? La mia domanda ebbe subito una risposta.

: - Tanner vi era molto affezionato. Non passava soltanto un'ora lontano da quel cane. Piangeva tutti i giorni perchè voleva portarlo pure a scuola. Anche Diablo, era molto affezionato a Tanner, lo chiamò così per via del pelo nero lucido e gli occhi accesi. Quando era ancora nella culla Diablo dormiva accanto a lui e quando piangeva si girava su sè stesso cercando di mordersi la coda cosicchè Tanner ridesse. - fece un lungo sospiro e poi continuò :- Purtroppo fu affetto dalla rogna e morì nel giro di pochi giorni. Ancora oggi credo che Tanner ci soffra però non lo vuole ammettere. - 
La storia mi commosse un po' e con tono comprensivo chiesi :- Da quanto tempo è che...- non volli finire la frase.
Robert mi guardò per un po' e poi con un tono di rammarico : - Una settimana fa...ma vabbè sono cose che capitono, prima o poi dovremmo andarcene tutti via, no? -.
Girò un altra pagina stavolta vi era il figlio in un grande seggiolone azzurro, aveva tutta la faccia impiastricciata di qualcosa di più o meno solido che li era arrivato fin sopra i capelli rossi, questi mettevano ancora di più in risalto il color giallo di quella sostanza. 
Mi uscì una risatina che provocò invece in Robert un grossa risata che per certi versi era anche un po' esagerata. Fu in quel momento che dalla porta da cui eravamo entrati arrivò il figlio. Aveva addosso una maglietta bianca a righe e un jeans dello stesso blu delle righe della T-shirt. Aveva i capelli ancora un po' umidi, d'altronde chi avrebbe voluto toccare un phon in pieno luglio?!
Il suo sguardo si diresse prima verso di me, cercò di nascondere un po' di imbarazzo in modo più o meno goffo, poi sul portafotografie e infine uno sguardo minaccioso al padre.

: - Spero che quel portafotografie che sto vedendo sul tavolo non sia quel portafotagrafie! Papà! Lo fai vedere a chiunque. Sto iniziando a pensare che sia una vendetta per tutte le volte che non ti ho aiutato nelle faccende domestiche. - disse con un tono più amichevole di quanto promettesse lo sguardo di prima. Aveva proprio una bella voce, una di quelle che quando le senti nei film riescono a farti venire i brivi, in senso positivo. 

:- No, no. Come puoi pensare che io, sangue del tuo sangue, possa farti questo? Perchè mai? Villano! - disse Robert con un tono ironico.

: - Mhmm va bene, va bene. Preparo la tavola! - si limitò a rispondere.

: -  No no, faccio io! Tu conosci Madeline! - fece mentre stava posando l'album.

Quando Robert scomparve in cucina Tanner si avvicinò e si sedette nella sedia di fronte alla mia.

: - Che ne dici se ci presentiamo come si deve? - disse lui.

Con la mano destra chiusa a pugno imitai di battere una porta sul tavolo. : - E' permesso? -

:- Oh allora non hai dimenticato le buone maniere! Ahaha piacere Tanner! - disse sorridendo.

:- Madeline! Allora uomo della doccia cosa fai oltre che.... - non continuai perchè fui interrotta dal sig. Patrick il quale aveva fatto il suo ingresso nel salotto con dei piatti sopra una tovaglia piegata nella mano destra e il suo branzino nella mano sinistra e prima che rimanessi a diugiuno nel caso il mio pranzo fosse caduto a terra mi alzai ad andarlo ad aiutare. Nel frattempo Tanner fece capolinio in cucina a prendere le posate e qualche bibita.

Finalmente ci sedemmo a tavola e giuro che se non fosse per la buona educazione che i miei mi avevano impartito avrei preso con le mani quel maledetto branzino e lo avrei divorato senza alcuna esitazione. 
Robert fece le portate e quando ognuno ebbe la sua fissai Tanner per un po' in attesa che lui alzasse lo sguardo. Quando lo fece gli rivolsi un grandissimo sorriso e poi esordii :- Guardi sig. Patrick, Tanner ancora non si è sporcato! Allora sa usare coltello e forchetta? Credevo non ci riuscisse visto i suoi precedenti. -

Tanner mi guardò interrogativo e poi finalmente quando capì si rivolse al padre :- Giuro che se non fai sparire quell'album fotografico faccio sparire la tua amata collezione di cravatte!-

: - Nooo le cravatte no! - disse il sig. Robert in modo teatrale.

Scoppiamo tutti a ridere, fu un pranzo davvero rilassante. Sapevo che mi sarei trovata bene lì con loro. 

Mentre aiutavo la famiglia Patrick a sparecchiare la tavola il citofono suonò. Padre e figlio si guardarono interrogativi. 
Tanner corse all'ingresso e non appena aprì la porta sentii queste parole :- Ehy buddie! What's going on?! E' qui quella girl che mi hai descritto via sms? Dai fammela vedere! Deve essere proprio porca eh! -

Rimasi allibita. Tanner mi aveva descritto via sms ad un suo amico. Cosa gli aveva scritto? E poi chi era quello zotico? 
Le speranze di trovarmi bene in questa famiglia erano tutte svanite. Bene. Dove sono capitata? 


To be continued.....
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Ehi! Sono passati 3 giorni dall'ultimo capitolo, non è poi così tanto vero? Beh dovrete abituarvi u.u da oggi in poi pubblicherò un capitolo ogni 3 giorni!
Allora che ne dite di questo nuovo capitolo? Spero vi piaccia! Come avete notato è più lungo rispetto agli altri ;)
Abbiamo conosciuto un po' meglio il sig. Patrick (Rober) e il figlio Tanner Patrick e anche un pochino la casa. La figura di Madeline non è ancora emersa del tutto ma nel prossimo capitolo faremo la consocienza di altri 3 personaggi abbastanza importanti sia per Madeline e per la storia in sè. Due sono molto vicini a Madeline il 3° personaggio provate ad indovinare!
Non chidetemi che pesce sia il branzino, l'ho cercato su internet come ho fatto anche per la rogna (ho cercato malattie dei cani su Google)! 

Va bene che altro dire?
RECENSITE, CONSIGLIATELA, METTETELA FRA LE SEGUITE E ENJOY!
Alla prossima,  spero giorno 25-26 luglio!
   
 
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