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Autore: Francibella    22/07/2012    2 recensioni
«Bill, capisco che sia una domanda un po’ complicata, ma potresti darmi una risposta, per favore? Hai mai detto ti amo a qualcuno e non lo sentivi?»
«Ho detto ti amo a una persona soltanto e no, credo che lo sentissi, nel profondo del mio cuore, di amarla.» Detto questo, senza prestare attenzione alla reazione del fratello, Bill lasciò correre lo sguardo verso il mare. Il mare è mare aveva detto Fleur. Ora era sposata e viveva vicino al mare. Non quello della Costa Azzurra, certo. «Anzi, è stato proprio quando l’ho detto, che l’ho capito.»
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Fred Weasley | Coppie: Bill/Fleur
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il mare è mare.

 
Bill era seduto sulla sua sedia preferita fuori da Villa Conchiglia. A pochi metri davanti a lui, la sabbia. A pochi metri dietro di lui, sua moglie, che canticchiava sistemando la casa. Adorava stare così, fermo, intento ad ascoltare il rumore delle onde che si mischiava con la voce della moglie. Adorava il cielo limpido e l’aria fresca. Adorava il fatto che ormai la guerra fosse un lontano ricordo. Adorava quell’atmosfera tranquilla, fino a quando un urlo lo scosse dai suoi pensieri. Si alzò e si diresse rapidamente verso l’interno della casa preoccupato, ma, prima di poter emettere alcun suono,  vide Fleur con la bacchetta puntata contro George Weasley, appena sbucato dal camino.

«Bill, non è che potresti dire a tua moglie di abbassare la bacchetta?»

«Bill, non è che potrosti dir a ton fratello di non uscir mai più dal camino, così?»

Dopo aver guardato la moglie e il fratello per alcuni secondi, Bill scosse la testa sconsolato, si girò e si diresse verso la sua amata sedia. Qualche minuto dopo, un George ancora un po’ impolverato lo raggiunse.

«Dovresti pulire il camino, fratello.»

«A Fleur non piace la MetroPolvere.»

«Le rovina l’acconciatura?» George rise e Bill sorrise leggermente.

«Cosa ti porta qui?»

«Il desiderio di vedere…»

 «Taglia corto, George, hai interrotto il mio momento di relax.»

«Ho bisogno di un consiglio. Amoroso.» Bill si trattenne dal ridere, non voleva offendere George. «Io… Oh, al diamine, ho fatto una cavolata assurda.»

«Cioè?»

«Hai mai detto ti amo a qualcuno e non lo senti?»
 
Cinque anni prima. Venerdì sera, fuori dalla Gringott. Bill è già uscito, aspetta, fermo, appoggiato al muro. In quel momento, Fleur esce, si stringe nel cappotto e rabbrividisce per il freddo invernale. Lancia un paio di occhiate intorno a sé, poi si incammina verso il suo appartamentino. Non l’ha visto. Bill sorride, perché Fleur sembra delusa. Ormai è una tradizione, Bill l’aspetta sempre alla fine del turno e l’accompagna a casa. Stanno insieme? È una cosa seria? Bill non lo sa, ma non ha il coraggio di chiederglielo. Non vuole spaventarla, sembra così giovane, così fragile.
«Fleur, aspetta.»
«Bill, es tu qui? Credevo che tu… Oh, non importa.»
«Com’è andata la settimana?»
«Al solito.» Non doveva essere di buon umore, perché di solito era molto più loquace.
«Qualcuno ti ha dato fastidio?» Bill cercò di mantenere un tono distaccato, ma appena ebbe pronunciato queste parole si rese conto di aver fallito miseramente. Sembrava un fidanzato geloso. Cosa che lui non era, affatto. Non potevi frequentare Fleur Delacourt e pensare di poter essere geloso, sarebbe stato masochismo puro. E poi non erano fidanzati.
Fleur sorrise e si strinse maggiormente al braccio di Bill senza dire nulla. Per un po’ rimasero in silenzio entrambi.
«Odio il tompo anglais, davvero. Quondo mi sposerò, andrò a viverè al mare, oui.»
«Ma il mare inglese, non è certo quello della Costa Azzurra.» Dopo averlo detto, si rese conto che stava implicitamente dicendo che Fleur sarebbe rimasta a vivere in Inghilterra, cosa non così certa.
«La mer est mer, bastà!» Bill sorrise teneramente e annuì. Ormai erano prossimi a casa di Fleur e lui sentiva che c’era qualcosa che doveva dirle, ma prima di poter articolare una frase, lei aveva ripreso la parola. «Sonti, Bill, a me piace passare del tompo con te, però vorrei capire che cosa significa pour toi tutto quosto. Io e te cosa siamo?» Stupidamente, il primo pensiero di Bill fu domandarsi se Fleur si fosse preparata prima quel discorso o lo avesse improvvisato. Mentre cercava degli indizi per rispondere a questa domande, si rese conto che lei lo osservava, in attesa, quasi in ansia.
«Oh.» Quando si rese conto di aver emesso soltanto questo suono, arrossì. Non aveva idea di cosa risponderle. Più di una volta aveva pensato a cosa provasse nei confronti di Fleur o se ci fosse un futuro per loro, però ora non sapeva cosa risponderle. Non voleva sembrare troppo preso, ma nemmeno troppo distante. Decise si optare per una via di mezzo, avrebbe potuto dirle che si stava affezionando a lei, che gli piaceva trascorrere del tempo insieme. Insomma, tutto e niente. «Beh, io credo… di amarti.» Gli occhi quasi gli uscirono dalle orbite quando si rese conto di quello che aveva detto. Quella verità, sopita e mai uscita, alla fine era venuta a galla. Si frequentavano da  quattro mesi, ormai, ma tra di loro non c’era mai stato nulla di serio. Solo da qualche settimana, ogni tanto, passava il weekend a casa di Fleur. Era bello, svegliarsi e trovarla accanto a lui. Fleur era bella, in realtà. Quando era a casa da solo e rifletteva sul suo rapporto con Fleur, lucidamente, si rendeva conto di provare dei sentimenti molto forti per la ragazza, ma non gli aveva mai dato un nome. E ora, così, se ne usciva fuori dicendo che l’amava. E la cosa più grave era che nel momento in cui l’aveva detto, si era reso conto di quanto fosse vero.
«Je t’aime aussi, Bill.» rispose Fleur come se fosse stata la cosa più naturale del mondo.
Qualche anno dopo, Fleur gli avrebbe detto che a quel tempo era innamorata di lui già da un bel po’, ma aveva paura di essere soltanto un passatempo per l’affascinante e maturo Bill Weasley, che, però, non aveva mai avuto il coraggio di confessarle l’origine di quel ti amo.

«Bill, capisco che sia una domanda un po’ complicata, ma potresti darmi una risposta, per favore? Hai mai detto ti amo a qualcuno e non lo sentivi?»

«Ho detto ti amo a una persona soltanto e no, credo che lo sentissi, nel profondo del mio cuore, di amarla.» Detto questo, senza prestare attenzione alla reazione del fratello, Bill lasciò correre lo sguardo verso il mare. Il mare è mare aveva detto Fleur. Ora era sposata e viveva vicino al mare. Non quello della Costa Azzurra, certo. «Anzi, è stato proprio quando l’ho detto, che l’ho capito.»
 


Nda. Bill e Fleur sono una coppia tanto bella, ma scrivo sempre pochissimo su di loro, per un semplice motivo: non so mai come far esprimere Fleur. Generalmente la faccio “parlare” normalmente, inserendo qualche parola nel mio maccheronico francese. Questa volta ho cercato di mantenermi fedele all’originale, cioè ho ripreso il sesto libro e ho guardato come hanno reso alcuni espressioni i traduttori italiani. Tutto questo per dire, spero che si capisca. Di seguito il giudizio! 

Quarta classificata - Romantic Contest di BessieB


Grammatica: 20\20

Grammatica impeccabile, niente da ridire. Una ff molto curata, come accade raramente di vederne ^^
Titolo: 5\5
Il titolo è qualcosa di assolutamente fantastico. Quel “il mare è mare” è tremendamente romantico ed evocativo, belllissimo. Io che sono siciliana l’ho apprezzato moltissimo, davvero v.v
Uso del paccheto: 1\5
Sfortunatamente, non hai usato bene il pacchetto. Il tuo pacchetto, “ballare”, conteneva la coppia Bill\Fleur (che hai utilizzato benissimo) e questa citazione
“Vorrei farti sognare, portarti a ballare
Stringerti tanto da non respirare
Perdermi in ogni minimo particolare di te”
Tu, hai usato la citazione del pacchetto “sentimenti” .-.
Mi dispiace, ma non potevo darti un punteggio più alto :(
Gradimento personale: 15\15
Bella, decisamente bella. Io amo Bill e Fleur e questa ff… è fantastica, davvero. Meriti il punteggio pieno, perché la ff è bellissima, annche se hai utilizzato male il pacchetto ^^
Mi è piaciuta molto la comparsa di George ed anche il fatto che tu non abbia detto a chi ha detto “ti amo”. Se devo essere sincera, spero che sia Daphne, ma sono solo un’amante dei Crack Pairing, la ragazza sarà sicuramente Angelina xD
Mi è piaciuto anche l’uso della frase, nonostante fosse quella sbagliata xD
Stile: 10\10
Ottimo, decisamente ottimo. Semplice, scorrevole… perfetto.
Hai fatto un’ottimo uso dei flashback, sono molto ben inseriti. Non rendono la lettura più pesante, semmai, il contrario.
Caratterizzazione: 5\5
Ottima caratterizzazione: Fleur tremendamente IC e un Bill gestito piuttosto bene ^^
Molto carina l’entrata di George che, nonostante non fosse un pg principale, hai reso perfettamente IC
Tot: 46\50

   
 
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