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Autore: BieberBible    23/07/2012    3 recensioni
Mi incammino lungo il corridoio, cercando di trovare la stanza di mia sorella.
Ma perchè gli ospedali devono essere così grandi?!
Stanza 309, stanza 309, sta-
Sbatto contro qualcuno e balzo indietro velocemente.
"Oddio, scusa." Dico, spostandomi i capelli dalla faccia. Oddio, è Justin Bieber. Perfetto.
Sorride. "Tranquilla." Fa spallucce. "Però abbiamo un problema."
"Cioè?" Inarco un sopracciglio, guardandolo.
Indica i palloncini che stavamo portando. "Si sono aggrovigliati tutti."
Mi batto una mano in fronte. "Sono un disastro." Ride.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Kimbo, dove sei?!" Sbotta mia madre, mentre io cerco di farmi spazio tra tutta la gente ed entrare in quel dannato ospedale. Ma perchè c'è così tanta gente?!
Non è possibile che stanno morendo tutti, per l'amor di Dio!
"Mamma, sto arrivando!" Sbuffo, cercando di tenere in una mano sia i palloncini, che il telefono che la colazione per mia sorella, mentre con l'altra mi faccio strada ed entro nell'ospedale. "E smettila di chiamarmi Kimbo!"
Ride. "Va bene, Kimberly. Sbrigati, Maddie si è svegliata e vuole te."
"Allora potevi andare a prenderle tu la colazione e i palloncini, no?!" Stacco la chiamata e corro velocemente dentro l'ascensore. "Quarto piano, per favore." Dico, e l'uomo accanto a me annuisce, premendo i tasti.
"Fai visita a un bambino?" Mi chiede, indicando i palloncini.
"Mia sorella, in realtà." Faccio spallucce leggermente.
"Ah, come mai?" Mi guarda tristemente.
Che ti frega? "Ehm, l'hanno operata. Cancro." 
Annuisce. "Mi dispiace." Faccio spallucce.
Mia sorella, che ha solo 13 anni, tra l'altro, è stata operata per cancro quattro volte, ormai. I dottori non sanno mai dire quando e se ci sarà un'ultima volta.
Quando l'ascensore raggiunge il mio piano, mi precipito fuori. Mi incammino lungo il corridoio, cercando di trovare la stanza di mia sorella.
Ma perchè gli ospedali devono essere così grandi?!
Stanza 309, stanza 309, sta-
Sbatto contro qualcuno e balzo indietro velocemente.
"Oddio, scusa." Dico, spostandomi i capelli dalla faccia. Oddio, è Justin Bieber. Perfetto.
Sorride. "Tranquilla." Fa spallucce. "Però abbiamo un problema."
"Cioè?" Inarco un sopracciglio, guardandolo.
Indica i palloncini che stavamo portando. "Si sono aggrovigliati tutti."
Mi batto una mano in fronte. "Sono un disastro." Ride.
"Come mai qui?" Mi chiede poi, e nel frattempo i palloncini volano sul soffitto. 
"Mia sorella è stata operata." Dico velocemente. "Tu?"
"Il figlio di Usher ha avuto un incidente con la moto d'acqua." Spiega, e io annuisco. "Che stanza cerchi?"
"Ehm, 309, credo." Mi passo una mano sulla fronte.
"In fondo al corridoio e a destra." Sorride, e io tiro un sospiro di sollievo.
"Grazie, sei il mio salvatore." Ride. "Oddio, devo andare! Ok, è stato un piacere conoscerti, ciao." Corro via e raggiungo la stanza di mia sorella, entrandoci.
"Ma si può sapere perchè ci hai messo così tanto?!" Mia madre mi prende di mano la scatola della colazione e va da Maddie, seduta sul letto.
"Kimmy!" Maddie mi sorride e io mi siedo accanto a lei.
"Come ti senti?" Le accarezzo il braccio.
Fa una smorfia. "Mi fa male la pancia, ma ho fame."
Rido. "É un buon segno." Mi alzo e prendo mia madre per il braccio, portandomela dietro. "Allora, che hanno detto?"
"Che si riprenderà presto. Il fatto che abbia già fame lo conferma." Fa spallucce leggermente, passandosi una mano sugli occhi.
"Sei rimasta sveglia tutta la notte di nuovo?" Alzo gli occhi al cielo e lei annuisce.
"Si, non volevo che si svegliasse da sola." Sbadiglia.
"Vai a casa, rimango io con lei."
"Sei sicura?" Annuisco e lei sorride. "Grazie, tesoro. Tornerò stasera, probabilmente." Mi da un abbraccio, prende la sua borsa e bacia la fronte di Maddie, poi corre fuori dalla stanza.
Maddie mi fa segno di sedermi accanto a lei e lo faccio. "Dove va mamma?" Mi chiede, mordicchiando un pezzo di ciambella.
"É stanca, tornerà stasera." La giro lentamente e inizio a farle una treccia.
"Sai che dicono che Justin Bieber è in questo ospedale?" Mi chiede, guardandomi.
"Ah, si?" Sorrido, poi mi ricordo di averlo visto. "L'ho incontrato poco fa."
Si gira di colpo e una smorfia di dolore compare sul suo viso. "Ahia, dannazione." Sbuffa per un secondo, prima di sorridere. "Hai visto Justin Bieber?!"
"Si." Rido, annuendo. "Ci siamo scontrati in corridoio."
"Scommetto che è stata colpa tua, Kimmy." Mi lancia uno sguardo di rimprovero.
"Ehi, mamma ha detto di sbrigarmi e non sapevo dove si trovasse la stanza. Te la cambiano ogni giorno." Faccio spallucce e le lego i capelli, alzandomi per farla sdraiare.
Ride. "É vero. Mi hanno detto che devo rimanere qui per questa settimana." Sospira, posando la scatola vuota sul comodino.
"Beh, prendila come un'ennesima vacanza." Faccio spallucce e lei ridacchia.
"Vorrei che fosse alle Maldive, questa vacanza." Appoggia la testa sul cuscino e sospira. "Vorrei anche incontrare Justin, ma dubito che abbia tempo per me."
"Pensa questo: stai respirando la sua stessa aria." 
Ride. "Non è vero, la porta della mia stanza è chiusa!" Sbotta, indicando la porta.
Rido e alzo gli occhi al cielo. "Come vuoi, Mad."
"Senti!" Si siede di colpo e si tiene la mano sulla pancia. "E se tu gli chiedessi di venire qui?!"
"Eh?" Inarco un sopracciglio.
Sorride. "Dai, Kimmy, ti prego! Ti prego, ti prego, ti prego!" 
Alzo gli occhi al cielo. "Mad, ha le sue cose da fare."
Sospira e guarda giù, annuendo. "Già..." Si sdraia di nuovo. "Hai ragione." Si gira e guarda fuori dalla finestra.
Scuoto la testa. "Va bene, vado a cercarlo, ok?"
"Davvero?!" Mi sorride e io annuisco.
"Si, ma dopo. Torna a dormire, ora." Dico, sistemandole il cuscino sotto la testa.
Sbadiglia. "Però quando mi sveglio, Justin sarà qui, vero?"
Annuisco leggermente, poco convinta. Si sdraia sul fianco e si riaddormenta velocemente, mentre io tiro fuori il telefono e compongo di numero di Jessie, sperando che mi risponda.
"Ehi, Kim! Come sta Maddie?" Mi chiede, con la voce squillanete come sempre. 
"Uhm, si, bene. Jes, ho bisogno di aiuto." Sputo fuori velocemente, uscendo dalla stanza di mia sorella.
"Si, spara."
"Ecco, tu ami Justin Bieber, no?"
"Cazzo, si!" Dice con voce sognante e io rido.
"Beh, è qui, e Maddie vuole vederlo, e visto che poco fa mi sono scontrata con lui, non so come incontrarlo di nuovo." Sospiro, massaggiandomi le tempie.
Dio, sto morendo di sonno. Mannaggia a Mike e alla discoteca in cui mi ha trascinata!
"HAI INCONTRATO JUSTIN BIEBER?!" Urla, costringendomi ad allontanare il telefono dall'orecchio.
"Si, Jes, ma non è quello che conta!" Alzo gli occhi al cielo. "Come cavolo posso rivederlo?!"
"E che ne so, io. Non sono un'indovina, potrebbe anche essere già andato via."
Sbuffo. "Ha detto che è andato a visitare il figlio di Usher."
Sospira tristemente. "Si, è stato colpito in testa con una moto d'acqua. Hanno detto che è morto cerebralmente."
"Oh..." Annuisco leggermente. "Mi dispiace."
"Già..."
"Beh... Uhm, Jes, aiutami. Non voglio che Maddie si deprima di più." 
"Kim, non posso farci molto, io! Non so, gira per l'ospedale, vai a prenderti un caffè, parla con gli infermieri carini. Prima o poi spunterà fuori."
"E se non spunta fuori?!"
"Allora porta un poster a Maddie e dille che si deve accontentare!"
Scuoto la testa. "Si, giusto. Farò un tentativo."
"Già. Buona fortuna, ragazza."
"Me ne servirà." Stacco la chiamata e mi alzo, camminando per il corridoio avanti a indietro.
Ma perchè ho detto a Maddie che ho incontrato Justin?!
Ora come lo ritrovo?
Santi numi, la prossima volta sto zitta.

Il mio telefono suona e io sobbalzo, alzandomi dalla sedia di colpo.
"Dimmi, mamma?" Sbadiglio, rispondendo.
"Kimbo, come sta Maddie?"
Alzo gli occhi al cielo. "Kimberly, mamma!" Sbotto, e lei ridacchia. "Sta bene, sta dormendo."
"Oh, bene. Ha mangiato?"
"Si, ha mangiato."
"É andata in bagno?"
"No."
"Uhm... Ok."
"Tu dove sei?"
"A casa, ma non riesco a dormire."
"Mamma, non morirà, forza. Vai a dormire e smetti di chiamarmi ogni venti minuti."
Sospira tristemente. "Si, hai ragione. Ci sentiamo dopo."
"Ok, ciao." Stacco e guardo Maddie. Ovviamente non ho trovato Justin.
Non viviamo mica in un film, sarebbe impossibile trovarlo in questo ospedale.
A meno che... Non chieda in che stanza è il figlio di Usher.
No, sarebbe da stronzi. Non posso essere così insensibile!
E se anche lo scopro, che faccio?
Entro con una scusa e dico semplicemente: "Salve, mi dispiace molto per vostro figlio, ma mi servirebbe la popstar che ha accanto perchè mia sorella mi ha chiesto di vederlo!".
Come minimo mi butteranno fuori dalla finestra, ecco. 
Maddie si muove e apre gli occhi, immediatamente guardando intorno alla stanza.
"Kimmy?" Mi chiama piano e io mi avvicino a lei.
"Mad, non ho trovato Justin." Dico, accarezzandole i capelli.
Annuisce tristemente. "Non importa, va bene anche solo sapere che era qui."
Sorrido appena. "Già. Mamma chiama ogni venti minuti da circa quattro ore, comunque."
Ridacchia. "Dovrebbe calmarsi un po'."
"Già, gliel'ho detto anche io." Alzo gli occhi al cielo e mi sdraio accanto a lei.
"Rimani con me stanotte?" Mi chiede, appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Se vuoi."
"Voglio."
"Allora rimango." Accarezzo i suoi capelli, mentre lei continua a massaggiarsi il braccio su cui si è addormentata.

Ciaaaaaaaaaaao ._.
Cavolo, povero Kyle D:
Mi sono messa a piangere quando ho scoperto che hanno staccato la spina...
Comunque, questo è il primo capitolo della storia, anche se mi sembra un po' insensibile riprendere la morte del figliastro di Usher per farne una storia...
Vabbè, se volete il seguito, recensite :3
Ciao, bellezze.
  
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